Superbike Bmw, Melandri: «L'addio? Me l'aspettavo»

ROMA - «Ormai ho fatto il callo e un po' me lo sentivo»: è il commento di Marco Melandri alla notizia dell'addio della Bmw al campionato Superbike. «Il nuovo capo di BMW Moto, il tedesco di Monaco, non mi è mai sembrato appassionato di corse; nonostante l'avessi incrociato due settimane fa a Garmisch in mezzora non mi ha mai accennato una parola alle corse», ha spiegato.

IL FUTURO - «Però è strano perché di solito le aziende chiudono quando hanno problemi di budget. Loro invece, a parte in Italia e in Europa, stanno facendo grandi numeri con record di fatturati nei primi 6 mesi. Quindi le cose andavano bene. Evidentemente è una scelta strategica», ha aggiunto, senza sbilanciarsi sul suo futuro. «Se firmerò con l'Aprilia? Non lo so».

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MotoGp, Gardner: «Stoner, talento eccezionale»

BARCELLONA - «Rivedere Stoner su una moto mi ha colto di sorpresa, non credevo potesse pensare di tornare a correre». Queste le dichiarazioni di Wayne Gardner, pilota motociclistico australiano vincitore di un titolo iridato nel motomondiale 1987 classe 500, sul ritorno di Casey Stoner in sella a una Honda.

TALENTO UNICO - «Nella maggior parte dei casi con persone che vanno in 'pensione' e poi tornano, si trasforma di solito in un disastro, ma la differenza è che Casey è ancora un talento eccezionale e lui è ancora relativamente giovane in questo sport».
La scorsa settimana Stoner ha confermato che eseguirà diversi test per la Honda, a partire al Twin Ring di Motegi in Giappone il 6-7 agosto.

SORPRESA MARQUEZ - Gardner parla anche dell'attuale campionato, con la sorpresa Marc Marquez su Honda attualmente in testa alla classifica piloti. «Mi ha sconvolto – ha detto l'australiano – sapevo che era un pilota di grande talento, ma sono davvero sorpreso di quanto velocemente si sia adattato a una MotoGp. Forse è ancora un po' grezzo e prende molti rischi, ma fa rendere la moto al massimo. Sta facendo progressi gara dopo gara, è incredibile, mentre Lorenzo e Pedrosa finora sono stati sfortunati», ha concluso Gardner.

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Ryan e Ryde in pista a Silverstone

SILVERSTONE - Saranno Wayne Ryan e Kyle Ryde le due wild card che correranno a Silverstone nella classe Moto3, il prossimo 30 agosto. I due inglesi, rispettivamente di Kent e Nottinghamshire,si uniranno al pilota regolare McPhee per la gara in programma l'ultimo fine settimana di agosto.

IN PISTA - Attualmente sono piloti del CEV Repsol e del CIV italiano dove Ryan ha già assaporato la vittoria (al Mugello per il Campionato Italiano e a Barcellona per il CEV) e si trova in quarta posizione in classifica generale nel CEV. Ryde, debuttante nel CEV Moto3, ha già fatto vedere il proprio potenziale con una terza posizione a Montmeló e attualmente è 14esimo. Entrambi i piloti del KRP/Racing Steps Foundation scendereanno in pista con una Honda KRP con telaio M3-02.

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Smith è convinto: «Resterò in Yamaha»

OXFORD - Se il futuro di Cal Crutchlow è ancora tutto da scoprire, quello di Bradley Smith è di sicuro alla Monster Yamaha Tech 3: almeno così la pensa il giovane pilota britannico. «Nessuno mi ha detto nulla che possa farmi pensare a un mio addio nella prossima stagione - spiega Smith - per quanto mi riguarda non c'è nulla da temere. Conosco il mio contratto e so che sono supportato al 100% dalla squadra».

LO SCENARIO Le voci su un possibile addio di Smith erano state alimentate dall'incertezza sul futuro di Crtuchlow, che - corteggiato da diverse scuderie - ancora non ha deciso se rimanere dov'è o cambiare aria. Se però Cal scegliesse di correre ancora per la Tech 3, allora il posto di Smith sarebbe in discussione, visto che per l'anno prossimo la Yamaha avrebbe già ingaggiato Pol Espargaro dalla Moto 2.

CONCENTRAZIONE «Quello che devo fare ora - prosegue Smith - è concentrarmi solo sul mio lavoro. Più corro veloce e meglio sarà per me». Infine, il pilota britannico ha smentito ogni contatto con la Forward Racing per la prossima stagione.

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Doohan: «Mi aspettavo il ritorno di Stoner»

MELBOURNE - «Non mi sorprende che Casey senta la mancanza della MotoGp, di quell'eccitazione che si ha quando si guidano moto così veloci. Mi piacerebbe molto vederlo tornare a correre». La dedica arriva da Mick Doohan, ex campione del mondo per cinque anni consecutivi nella classe regina, dal 1994 al 1998.
Il ritorno di Stoner nei giorni scorsi su un prototipo della Honda, a nove mesi dal ritiro, non ha sorpreso dunque il connazionale australiano.

GRANDE TALENTO - «So per certo che Stoner era molto determinato nella sua personale decisione di smettere di correre in MotoGP alla fine dello scorso anno, anche se devo ammettere che la cosa mi ha sorpreso visto che lui è ancora molto giovane e veloce – ha detto ancora Doohan -. Io rispetto la sua decisione, ma mi piacerebbe comunque vederlo tornare a correre, anche solo per qualche apparizione come wild-card. Sarebbe una grande cosa per questo sport in Australia, sempre che sia questo ciò che deciderà di fare. Non ho alcun dubbio sul fatto che, se volesse tornare a correre in moto, sarebbe ancora abbastanza veloce per farlo al massimo livello: lui è un sicuramente un grande talento della moto», ha concluso l'australiano.

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Yamaha: «Valentino è tornato competitivo»

TOKYO - «Jorge è il pilota più completo che c'è in questo momento, mentre Valentino è tornato competitivo: siamo decisamente sulla buona strada». A parlare così è Lin Jarvis, il Managing Director  della  Yamaha Factory Racing, che analizza la prima metà della stagione dei suoi due piloti, Lorenzo e Rossi.
«Jorge ha vinto la gara di apertura – ha detto Jarvis - e la nostra moto è piuttosto buona quest'anno: alla fine della scorsa stagione abbiamo fatto fatica contro le Honda, ma il campionato è ancora incredibilmente competitivo. Alcune piste favoriscono la nostra moto, altre la loro».

I RIVALI - Il boss della Yamaha analizza anche l'attuale situazione del pilota spagnolo, dopo il doppio infortunio alla clavicola: «Jorge ha vinto tre gare, stava andando alla grande e sembrava fortissimo, ma si è infortunato due volte alla clavicola e questo gli ha fatto perdere molto terreno. Comunque, da parte di Yamaha, gli diamo pieno credito per essere tornato in pista così in fretta: in termini di prestazione, direi che siamo estremamente soddisfatti di lui Ma adesso non è facile: Marquez sembra davvero veloce, mentre Pedrosa sta avendo un po' di problemi. Sarà una stagione lunga e difficile», ha detto.

ROSSI – Sul ritorno di Rossi in sella alla Yamaha, Jarvis si dice molto soddisfatto: «E' bello avere Valentino di nuovo con noi quest'anno. Penso che vederlo di nuovo su una moto competitiva sia una grande cosa per tutti nella MotoGP, e anche per i tifosi. Lo abbiamo visto iniziare bene la stagione nella gara di apertura in Qatar, dove ha spinto tanto e fatto una grande rimonta per ottenere un bel secondo posto, ma poi c'è stati un leggero calo. Poi si è rivitalizzato ad Assen, la sua prima vittoria dopo due anni e mezzo. Adesso è tornato competitivo – ha concluso il boss della Yamaha - quindi direi che siamo sulla buona strada e soprattutto lui si sta divertendo».

CLASSIFICA - Jorge Lorenzo ad oggi è terzo in classifica con 137 punti, a 26 lunghezze dal leader del Mondiale Marc Marquez su Honda e a 10 da Dani Pedrosa. Dopo i due terzi posti del Sachsenring e di Laguna Seca, Rossi è risalito fino al quarto posto con di 117 punti, uno in più di Cal Crutchlow.

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Bridgestone: da Brno nuova gomma posteriore

ROMA - «Quest'anno le nostre attuali slick in mescola dura per il posteriore non sono gradite ai piloti, e quindi abbiamo deciso di sviluppare una nuova mescola hard». Parola di Masao Azuma, ingegnere capo della Bridgestone, che ha annunciato l'arrivo di nuovi pneumatici posteriori con un nuovo tipo di mescola hard a partire dal MotoGp di Brno, in Repubblica Ceca, in programma il 25 agosto.

TUTTI I TEAM - Nelle otto gare sull'asciutto sin qui disputate nel Mondiale, infatti, l'opzione più morbida per la gomma posteriore è stata sempre scelta da tutti i piloti Honda, Yamaha e Ducati. Una situazione alla quale la Bridgestone vuole dare risposta, consentendo ai piloti di scegliere e fidarsi di pneumatici posteriori hard.

OTTIMISMO - «All'inizio della stagione era già evidente la forte preferenza dei piloti per le slick posteriori di mescola media e morbida – ha detto ancora Azuma - e che quella dura non veniva affatto utilizzata spesso. Fino a quando questo possibile cambiamento non sarà adeguatamente testato e introdotto nella dotazione per i Gran Premi, è stato deciso che i piloti potranno scegliere tra un maggior numero di opzioni 'soft' per il posteriore nei weekend di gara. Stiamo comunque pianificando di introdurre il nostro nuovo pneumatico nel GP della Repubblica Ceca del prossimo mese, e credo che sarà ben accolto».

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Doohan: «Mi aspettavo il ritorno di Stoner»

MELBOURNE - «Non mi sorprende che Casey senta la mancanza della MotoGp, di quell'eccitazione che si ha quando si guidano moto così veloci. Mi piacerebbe molto vederlo tornare a correre». La dedica arriva da Mick Doohan, ex campione del mondo per cinque anni consecutivi nella classe regina, dal 1994 al 1998.
Il ritorno di Stoner nei giorni scorsi su un prototipo della Honda, a nove mesi dal ritiro, non ha sorpreso dunque il connazionale australiano.

GRANDE TALENTO - «So per certo che Stoner era molto determinato nella sua personale decisione di smettere di correre in MotoGP alla fine dello scorso anno, anche se devo ammettere che la cosa mi ha sorpreso visto che lui è ancora molto giovane e veloce – ha detto ancora Doohan -. Io rispetto la sua decisione, ma mi piacerebbe comunque vederlo tornare a correre, anche solo per qualche apparizione come wild-card. Sarebbe una grande cosa per questo sport in Australia, sempre che sia questo ciò che deciderà di fare. Non ho alcun dubbio sul fatto che, se volesse tornare a correre in moto, sarebbe ancora abbastanza veloce per farlo al massimo livello: lui è un sicuramente un grande talento della moto», ha concluso l'australiano.

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De Angelis: «Voglio correre in MotoGp»

ROMA - «Spero di aver dimostrato il mio potenziale, perché come tutti sanno, mi piacerebbe davvero ritornare a correre con la MotoGp». Parola di Alex De Angelis, dopo la performance di Laguna Seca in sella alla Ducati chiusa all'undicesimo posto.Gli infortuni di Ben Spies e Andrea Iannone hanno consentito al pilota sanmarinese di tornare a correre in MotoGp sul circuito statunitense, per lui debutto sulla Ducati del Team Pramac.

POSSIBILITA' - «A Laguna Seca siamo partiti con l'obiettivo di non essere ultimi e ce l'abbiamo fatta. È stata una gara molto bella. Ringrazio Ducati, l'Ignite Pramac Racing Team e il mio team NGM Mobile Forward Racing Team per la possibilità che mi hanno dato», ha concluso De Angelis.

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Moto3: Rins e Salom, test in Slovacchia

BRATISLAVA – Due giorni di test in Slovacchia per Alex Rins, del Team Estrella Galicia, e Luis Salom, del Team Red Bull Ajo, in sella alle loro KTM in Slovacchia sullo Slovakia Ring, circuito che non rientra tra quelli del Mondiale, ma molto tecnico e per questo molto gettonato per testare la moto e acquisire informazioni in ottica mondiale.

DIVERSE SOLUZIONI - I due rider - Salom è primo nel mondiale con 172 punti, mentre Rins è terzo a 142 - hanno provato diverse soluzioni, commentando così la due giorni di test.
«E' stato molto positivo poter fare questo test in Slovacchia, ho un ottimo feeling con la mia KTM – ha detto Rins – dopo due giorni di lavoro le conclusioni sono molto buone, perché siamo stati in grado di testare diversi aspetti. Siamo anche molto felici perché siamo stati in grado di lavorare sul setup di base per Indianapolis».
Gli fa eco Salom: «Sono stati due giorni positivi, ho provato molte configurazioni e abbiamo raccolto molte informazioni. Queste potranno esserci utili nel proseguo del campionato. Il circuito mi è piaciuto. Adesso mi allenerò aspettando il GP di Indianapolis».

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Funerali Antonelli, Zanetti abbraccia famiglia

CASTIGLION DEL LAGO - C'era anche Lorenzo Zanetti al funerale di Andre Antonelli, il pilota della Supersport scomparso domenica scorsa, dopo un incidente. Zanetti nella tragica gara di Mosca aveva investito il collega scivolato a terra, provocandone la morte. Oggi era in prima fila ed anche lui ha avuto attestati di solidarietà da parte della folla presente. Per l'intera cerimonia funebre ha tenuto stretta in mano la maglia di Antonelli e non e' riuscito a trattenere le lacrime.

L'ABBRACCIO Prima del funerale, Zanetti si era incontrato con i genitori di Andrea, il papà Arnaldo e la mamma Rossella. Proprio Arnaldo, che ieri aveva detto di voler tifare ora per lui, lo ha abbracciato e gli ha spiegato «che d'ora in poi avrà un famiglia in più come tifosi in ogni gara, perchè - ha aggiunto - sono certo che Andrea avrebbe voluto che così fosse».

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Ciabatti (PD Ducati): «Tifosi, abbiate pazienza»

BORGO PANIGALE - «È stato un inizio di stagione difficile, abbiamo avuto momenti positivi soprattutto in qualifica e una buona gara a Le Mans sul bagnato dove Andrea Dovizioso ha anche comandato la gara». Così Paolo Ciabatti, Project Director della Ducati in MotoGp, analizza la prima parte del Motomondiale. «D'altra parte - prosegue -  abbiamo avuto anche delle delusioni, nelle ultime gare abbiamo raccolto risultati non all'altezza e al di sotto delle nostre aspettative».

PAZIENZA Ciabatti, dunque, chiede ai tifosi uno sforzo per comprendere la situazione:« Stiamo lavorando tantissimo e speriamo a fine anno di essere un po' più vicini. Chiediamo anche ai nostri tifosi di avere un po' di pazienza» perché ci sono ancora margini di miglioramento: «Sapevamo che sarebbe stata una stagione complicata perché stiamo correndo e sviluppando la moto allo stesso tempo. Con Honda e Yamaha così forti e con piloti così bravi, il nostro compito di colmare il gap con loro non è per nulla semplice».

CIAO HAYDEN Infine Ciabatti dedica un pensiero a Nicky Hayden, che nella conferenza stampa pre Laguna Seca ha annunciato il divorzio con Ducati al termine di questa stagione: «Nicky è stato il nostro pilota per 5 anni, speriamo di trovare una soluzione perché rimanga nella famiglia Ducati anche nel 2014. Per ora pensiamo a dargli il massimo supporto perché chiuda l'annata in crescendo».

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Antonelli, amici vegliano feretro tutta la notte

CASTIGLIONE DEL LAGO - Gli amici hanno vegliato per tutta la notte il feretro di Andrea Antonelli, il giovane pilota morto domenica in un incidente sul circuito di Mosca. 
Lo hanno fatto nella chiesa di Macchie, la frazione di Castiglione del Lago, dove vive la famiglia del venticinquenne motociclista. In tanti, da ieri pomeriggio, stanno rendendo omaggio alla salma. Sulla bara una maglietta bianca con il nome di Antonelli e il numero 8, quello della sua moto. In chiesa anche un grande striscione che ripercorre in foto la carriera di Antonelli. 
La camera ardente rimarra' aperta fino alle 17-17,30 di oggi quando la salma sara' trasferita al campo sportivo di Sanfatucchio, dove alle 18 e' previsto il funerale.

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Nakamoto: «Bene le Honda, ma attenti alle Yamaha»

ASAKA - «Pedrosa e Marquez stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo primi nella classifica piloti e in quella costruttori». A stilare il bilancio della prima metà di stagione nella MotoGp è Shuhei Nakamoto, Executive Vice President della Honda Racing Corporation. «Ci stiamo impegnando al massimo per vincere - aggiunge Nakamoto - ma sappiamo che sarà difficile, perché la Yamaha è vicinissima. Ci sono alcuni circuiti dove loro sono più forti e altri dove noi andiamo più veloci. E le prossime nove gare sono molto adatte a Dani, sono convinto che tornerà più forte di prima».

SORPRENDENTE Poi il vicepresidente della HRC dà un giudizio sull'esordio fenomenale di Marquez in MotoGp: «Sono veramente impressionato da quello che ha fatto Marc - spiega - è cresciuto tantissimo ed è andato più forte di quanto mi aspettassi». Infine Nakamoto conferma che la Honda è già al lavoro sulla moto per il 2014: «È vero, ad Aragon l'abbiamo provata sia con Dani che con Marc. Abbiamo visto cosa andava e cosa no e ora dovremmo fare un nuovo collaudo dopo Misano, a metà settembre».

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Malagò: «Antonelli era uno di noi»

ROMA - Un minuto di silenzio per ricordare Andrea Antonelli, il pilota della Supersport che ha perso la vita domenica scorsa nel Gp di Mosca. Lo ha proposto il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, invitando le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno nel fine settimana in Italia. Malagò era a Fiumicino questa mattina ad accogliere la salma del pilota, insieme ai genitori e ai parenti e ha poi ulteriormente commentato la sfortunata vicenda del motociclista umbro.

UNO DI NOI «Purtroppo è la seconda volta che perdiamo un italiano in così poco tempo, uno del nostro mondo», ha affermato Malagò in apertura della presentazione Agosto Azzurro, in corso al Salone d'Onore del Coni. «Chi va in motocicletta - ha proseguito - sa che c'è poco da fare quando la fatalità ti é avversa, purtroppo i rischi sono diversi da altri sport. È un fatto tecnico oltre che statistico, perché c'è una parte del corpo, il collo, che non si può proteggere altrimenti non si potrebbe gareggiare». Malagò è poi tornato sulla polemica legata al fatto che in quelle condizioni meteorologiche, a Mosca non si sarebbe dovuto gareggiare: «Si può pensare che fosse giusto o sbagliato farli competere in quelle condizioni - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano - ogni interpretazione è legittima. Parlando con il papà e la mamma di Andrea, la cui semplicità è commovente, ho notato che non hanno neanche il problema di coscienza perché gareggiare era sempre stato il sogno di loro figlio, il suo desiderio: Andrea avrebbe corso in qualsiasi condizione».

LA DEDICA DI PANCALLI Infine, durante la presentazione anche Luca Pancalli, Presidente del comitato paralimpico, ha voluto ricordare Andre Antonelli: «Tutti gli atleti sono uguali: nelle discipline olimpiche e in quelle paralimpiche tutti inseguono i medesimi sogni. Così faceva anche Andrea Antonelli: vorrei che a lui fossero dedicati tutti i risultati che centreranno ad agosto gli atleti olimpici e paralimpici azzurri nelle competizioni continentali e mondiali».

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Bmw saluta: dal 2014 niente Superbike

MONACO - La Bmw abbandonerà la Superbike a fine stagione. Come ha annunciato lo stesso team attraverso un comunicato «Alla fine della stagione 2013 BMW Motorrad terminerà il suo impegno nel FIM Superbike World Championship con l'obiettivo di rafforzare il programma di "customer sport"». La decisione, spiegano, rientra nel «piano di riallineamento strategico di lungo periodo del brand».

RIALLINEAMENTO STRATEGICO - «BMW Motorrad Motorsport alla fine di questa stagione terminerà il suo impegno nel World Superbike Championship» ha spiegato Stephan Schaller, General Director BMW Motorrad, team di Marco Melandri. «Questo passo è coerente con il riallineamento strategico del nostro Brand. BMW Motorrad si concentrerà, ulteriormente, sull'espansione della gamma dei propri prodotti, ora oltre 500cc, nei segmenti sotto i 500 cc, nell'e-mobility e nello sviluppo del potenziale dei mercati nelle economie emergenti, quali il Brasile e l'Asia. Solo chi agisce in maniera coerente oggi, è preparato per le sfide di domani», ha aggiunto.

TEAM FORTE E MOTIVATO - «Il team è composto da persone estremamente professionali e motivate che, sono certo, continueranno a fare di tutto per concludere la stagione ad alti livelli - ha spiegato Andrea Buzzoni, General Manager BMW Motorrad WSBK - Il 2013 è un anno molto buono, il clima nel team è eccezionale e anche i nostri piloti, Marco Melandri e Chaz Davies, stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti sinora e, naturalmente, continueremo a lavorare sodo. Perciò sono convinto che raccoglieremo nuovi successi con Marco e Chaz nel seguito della stagione. Sono dispiaciuto per la decisione, ma capisco la strategia dell'azienda. Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte in questo progetto».

DAL 2009 IN SBK - BMW Motorrad Motorsport ha esordito nel FIM Superbike World Championship nel 2009. Dopo una prima fase di apprendistato, si è affermata tra i team più forti in un campionato estremamente competitivo. A oggi il costruttore tedesco ha conquistato complessivamente 11 vittorie e 33 podi con la versione racing della BMW S 1000 RR.

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Stoner in pista con la Honda

MOTEGI - Casey Stoner torna in sella a una Honda, alimentando così le voci sul suo ritorno in MotoGp. Il pilota australiano proverà una RC213V versione ''Production Racer'' (le nuove moto per i privati del prossimo anno) nella sessione di prove in programma dal 6 al 7 agosto prossimi sul circuito di proprietà della Honda a Motegi.

TEST HONDA - Il test con la Honda sarebbe stato organizzato per verificare il livello di competitività della nuova moto, che fino ad oggi è stata provata solo dai collaudatori della casa nipponica. Per Stoner, che si è ritirato dalla classe regina al termine della scorsa stagione, sarà un'esperienza che «mi permetterà di soddisfare ciò che mi manca di più, andare in sella a una MotoGp».

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Crutchlow: «Mai così male, la moto mi ha deluso»

LAGUNA SECA - «È il mio peggior risultato in questa stagione e sono davvero deluso». Cal Crutchlow non ha preso bene il settimo posto con cui ha chiuso il Gran Premio di Laguna Seca. «Abbiamo perso punti importanti per il Mondiale - aggiunge il pilota della Monster Yamaha Tech 3 - e non è proprio così che sarei voluto arrivare alla pausa estiva». Dopo la gara in California, Crutchlow è stato scavalcato in classifica da Rossi e ora è al quinto posto.

POCO COMODO «La gara è stato il logico epilogo di un week end difficile - spiega poi il britannico - non mi sono mai trovato a mio agio sulla moto. In gara ho spinto al massimo, ma gli altri andavano decisamente più forte. Faccio i complimenti ai tre sul podio (Marquez, Bradl e Rossi, ndr), se lo sono meritato».

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Antonelli, oggi autopsia poi rientro in Italia

MOSCA - Sara' effettuato in giornata a Mosca l'autopsia sul corpo di Andrea Antonelli, il 25enne pilota morto ieri in un tragico incidente nella gara Supersport di motociclismo sul circuito della capitale russa. Il rientro in Italia della salma è prevista entro tre giorni dall'autopsia.

L'INCIDENTE - Il giovane di Castiglione del Lago ha perso il controllo della sua Kawasaki nel corso del primo giro a causa probabilmente della pista molto bagnata ed è caduto venendo investito dalla Honda di Lorenzo Zanetti che non è riuscito ad evitarlo anche per la scarsa visibilità dovuta alle pozze d'acqua sollevate dalle motociclette. Nonostante i soccorsi, il pilota non ha più ripreso  conoscenza ed è morto poco dopo a causa del violentissimo colpo subito alla testa.

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Malagò: «Morte Antonelli, sono senza parole»

ROMA - «Non ci si deve assolutamente approfittare dell'amore che hanno questi ragazzi verso questo sport, che spesso e' una vera e propria fede». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago' in merito alla tragica morte di Andrea Antonelli, che ha perso la vita ieri sul circuito di Mosca in una gara di Supersport.

VICINANZA - «Ieri – rileva il numero uno dello sport italiano a margine dell'inaugurazione del parco giochi Primo Sport 0246 svoltasi a Roma - ho parlato con il presidente della federazione, Paolo Sesti, per dare subito il messaggio di vicinanza da parte del mondo dello sport a questa comunità già ferita dopo l'episodio di Simoncelli. Certo, uno rimane senza parole, ci sono degli aspetti tecnici che adesso so che stanno valutando».

QUADRO COMPLETO - La morte del pilota umbro ha riaperto la discussione sulla possibilità di correre in condizioni avverse, ma Malago' preferisce non unirsi ai commenti: «Credo che bisogna prima avere il quadro completo – dice -. Certo, uno rimane veramente molto perplesso nel vedere quelle immagini e quel contesto, a prescindere da quello che era la passione per questo ragazzo e di tanti ragazzi che probabilmente correrebbero contro qualsiasi avversità e contro qualsiasi condizione meteorologica». 
Malago' ritiene pero' «un'accusa molto chiara e onestamente condivisibile» quella del pilota di Superbike, Marco Melandri, che ieri aveva detto che quella gara non si doveva disputare.

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Antonelli, il medico: «Impossibile rianimarlo»

MOSCA - «Per Andrea Antonelli non c'è stato niente da fare». Sono le parole di Massimo Corbascio medico della Clinica Mobile della Superbike a Sky. Andrea, spiega poi il dottore, «é caduto a 250 km/h ed e' stato colpito. Un pilota colpito da una moto a 250 km/h riceve 38mila chili sul cranio e non c'è niente da fare». 

IMPOSSIBILE Secondo il medico, dunque, «era impossibile rianimarlo. Andrea é rimasto in pista - conclude il Dottor Corbascio - hanno cercato di rianimarlo ma non c'era assolutamente niente da fare».

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Melandri: «Sbagliato correre con questa pioggia»

MOSCA - «Oggi qui non si doveva correre. La gara non si doveva svolgere, in pista non si vedeva nulla e dovevamo fermarci». Dure le parole di Marco Melandri per commentare la morte di Andrea Antonelli nel Gp di Mosca. Melandri ha vinto gara-1 della Superbike, corsa dopo che c'era stato l'incidente ad Andrea Antonelli nella classe Supersport.

DIFFICILE FERMARE LE CORSE Il pilota ravennate, dunque, polemizza con chi ha deciso che oggi nella capitale russa si dovesse gareggiare, nonostante la forte pioggia. «Oggi la pista era impraticabile - ribadisce - c'é un problema sicurezza, ma è difficile fermare le corse»

SAFETY COMMISSION «La gara della Supersport non doveva partire - insiste Melandri - Io ho cominciato ad alzare la mano e a chiedere la sospensione della gara di Sbk a due giri dalla fine per segnalare che c'era troppa pioggia: percorrevamo il rettilineo a metà gas». Secondo il pilota della Bmw è un problema annoso che «parte dal fatto che i piloti non vengono ascoltati dalla direzione di gara». Melandri da tempo chiede «l'attuazione di una safety commission che si riunisca in ogni gara, come avviene in MotoGp, e discuta in maniera seria e costruttiva della sicurezza. Purtroppo però, non si sono mai fatti passi in avanti in questo senso e anzi io che continuo a battere su questo tasto vengo definito il classico rompiscatole. Spero che ora questa orrenda tragedia faccia aprire gli occhi a tutti, i piloti devono essere maggiormente tutelati…»

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Mosca, Giugliano prende la Superpole

MOSCA - Davide Giugliano partirà dalla prima posizione nel Gp di Mosca in Superbike. Il pilota dell'Althea Racing ha conquistato la Superpole nel Raceway russo girando in 1'34.676. In prima fila assieme a lui, ci saranno Chaz Davies della Bmw (+0.157) e Eugene Laverty dell'Aprilia (+0.258). Marco Melandri (+0.439) ha ottenuto il quinto tempo e partirà dalla seconda fila. Al suo fianco ci saranno Johnny Rea (quarto con +0.382) e Carlos Checa (sesto, +0.544) che ha recuperato dalla caduta di questa mattina.

SYKES SCIVOLA - Il leader del Mondiale Tom Sykes è scivolato con la sua Kawasaki e non ha quindi fatto segnare un tempo valido per la Superpole. Era comunque arrivato alla terza sessione e partirà dal nono posto. Davanti a lui ci sarà Sylvain Guintoli su Aprilia, che ha ancora i postumi di un infortunio alla clavicola e ha ottenuto l'ottavo tempo, a circa un secondo e mezzo da Giugliano.  

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Marquez: «C'è feeling, continuiamo così»

ROMA - È stato timido nei primi giri, poi ha preso subito confidenza con il tracciato di Laguna Seca, sul quale non aveva mai corso. E così Marc Marquez è stato il protagonista delle libere sul circuito californiano. Il piota della Honda ufficiale è stato terzo in FP1 e primo in FP2, mentre i suoi rivali nella corsa mondiale Lorenzo e Pedrosa (ancora alle prese con i postumi degli infortuni) non sono andati oltre il sesto e l'undicesimo posto nella seconda sessione. 

FEELING IMMEDIATO «Mi sono trovato subito bene sulla moto - ha spiegato Marquez - e poi nel pomeriggio le condizioni della pista erano molto meglio rispetto alla mattina (con la temperatura più bassa e un po' di nebbia, ndr). Dopo la FP1 - continua Marquez - abbiamo capito che c'erano dei punti dove bisognava migliorare e quindi siamo andati più forte in FP2». Marquez dunque, spera che anche nelle qualifiche andrà altrettanto bene: «Stiamo facendo bene e speriamo di continuare cosi».

GLI ALTRI ROOKIE Oltre a Marquez, ieri anche altri piloti hanno "assaggiato" per la prima volta l'asfalto di Laguna Seca, il circuito più corto del Motomondiale. Erano Bradley Smith (Monster Yamaha Tech 3), Michael Laverty (PBM), Lukas Pesek (Came IodaRacing Project), Bryan Staring (GO&FUN Honda Gresini) e Claudio Corti (NGM Mobile Forward Racing).

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Hayden lascia la Ducati

LAGUNA SECA - «Lascio la Ducati a fine stagione». L'annuncio arriva direttamente da Nicky Hayden, durante la conferenza stampa prima del Gp di Laguna Seca in California. «Ancora non ho deciso cosa farò l'anno prossimo - ha spiegato il pilota statunitense - ma sto considerando diverse soluzioni interessanti». E quando gli è stato chiesto se il suo futuro sarà ancora in MotoGp o in qualche altra classe motociclistica Hayden ha risposto, scherzando: «Non so se la Honda verrà a bussare alla mia porta, ma di sicuro la MotoGp è la mia vera passione. Devo però valutare le opzioni che avrò. I miei risultati negli ultimi anni non sono stati quelli che speravo».

DOVI C'È - Hayden, che ha vinto un titolo Mondiale con la Honda nel 2006, è arrivato in Ducati nel 2009. Per il 2014 Andrea Dovizioso resterà nel team di Borgo Panigale, che non ha ancora deciso sul sostituto di Nicky Hayden.

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Lorenzo: «A Laguna Seca voglio finire la gara»

LAGUNA SECA - «A Laguna Seca sarà molto importante riuscire a finire la gara e perdere meno punti possibile». Nonostante i due incidenti che hanno condizionato questa parte della stagione, Jorge Lorenzo tiene duro e si prepara alla prossima gara in calendario, in programma sul circuito statunitense nel weekend. 
«In questo momento mi sento meglio rispetto ad Assen, ma un po' peggio rispetto alla Germania», ha detto il pilota della Yamaha.

OTTICA MONDIALE - «Ho subìto la seconda operazione  alla clavicola sinistra in meno di un mese – ha detto il pilota spagnolo - pensavo che non sarei riuscito a correre qui a Lacuna Seca, ero stanco di questi infortuni in così breve tempo. Ho pensato di restare a casa, ma poi quando ho visto che anche Dani Pedrosa ha avuto difficoltà, ho capito che avrei avuto più possibilità in ottica mondiale se avessi corso», ha concluso Lorenzo.

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Pedrosa in viaggio per la California

BARCELLONA - Prima una seduta di fisioterapia, a Barcellona, poi la partenza per gli Stati Uniti dove nel week end si corre il Gp di Laguna Seca. Dani Pedrosa ci sarà, lo conferma ufficialmente la Honda Repsol. Lo spagnolo aveva saltato la gara in Germania dopo una caduta nelle libere e una microfrattura alla clavicola. Dani è dunque già in viaggio: «Fortunatamente, dopo qualche giorno di riposo, si sente meglio e partirà per la California giovedì, così da sottoporsi a un'ulteriore seduta di fisioterapia» spiega una nota del team. 

DI NUOVO IN PISTA Del resto, lo stesso Pedrosa ieri aveva lasciato intendere di essere in buona forma: «Dopo un brutto week end in Germania - aveva affermato - adesso mi sento meglio. Proverò a scendere di nuovo in pista per vedere come va, sperando di passare un fine settimana migliore».

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Checa: «Al lavoro per ottimizzare il grip»

MOSCA - «Durante i test a Misano mi sono trovato bene con la moto e ora spero che la base che abbiamo identificato lì possa diventare una vera base con cui poter affrontare sia le gare di Mosca che quelle successive». Carlos Checa si prepara ad affrontare l'ottavo round del Mondiale Superbike 2013 sul Moscow Raceway, il nuovo circuito che è stato inaugurato poco più di un anno fa.

CIRCUITO PARTICOLARE - «La pista di Mosca è molto particolare, piccola, stretta ed è un tracciato dove la potenza conta tanto per il lungo rettilineo in salita. Una volta lì dovremo lavorare per ottimizzare la ciclistica, il grip e la maneggevolezza della moto nella parte mista della pista. Spero di raffinare il set-up della mia 1199 partendo dalla nostra base e lavorare bene per la gara», ha spiegato il pilota della Ducati.

BUONE CONDIZIONI FISICHE - «A livello fisico mi sento bene; lavoro molto in palestra con il mio preparatore atletico. Un dato molto positivo è che, nonostante i 1400km percorsi fra Imola e Misano, la spalla non mi ha dato grossi problemi e quindi da quel punto di vista sono contento».

BADOVINI OTTIMISTA - E' carico anche il compagno di squadra Ayrton Badovini. «Non mi è andato tanto bene l'anno scorso, non ero in forma e, vedendo la pista di Mosca per la prima volta, non so perchè ma non ho trovato il giusto feeling», ha spiegato.

AL 100% DELLA FORMA - Quest'anno invece «mi sento molto preparato, sia fisicamente che mentalmente. Posso dire di essere al 100% della forma. Quindi sono molto più fiducioso rispetto al 2012, e forse sarà più piacevole guidare in quella pista stretta con una moto a due cilindri piuttosto che a quattro».

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Lorenzo pronto per Laguna Seca

BARCELLONA - Aveva detto di volersi prendere del tempo per recuperare dall'infortunio alla spalla, ma evidentemente ci è riuscito subito. Jorge Lorenzo quasi parteciperà quasi certamente al Gp degli Stati Uniti, in programma domenica sul circuito di Laguna Seca. Dopo le indiscrezioni della stampa spagnola, una conferma arriva dallo stesso campione del mondo della Yamaha, operato sabato scorso per la seconda volta nel giro di due settimane alla clavicola sinistra fratturata in Olanda. Su Twitter Lorenzo ha postato una foto mentre prepara una valigia e scrive: «Quasi pronto per Laguna Seca».

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Vale verso Laguna Seca: «Sempre più vicini ai primi»

ROMA - «Laguna è un circuito davvero speciale, ed è molto importante per me perché lì ho corso una delle mie migliori gare in carriera, nel 2008». Valentino Rossi è pronto alla gara di Laguna Seca, in programma questo weekend. «Al di là di quell'episodio, ho sempre sofferto lì e spero di fare meglio questa volta», ha aggiunto il Dottore che ha acquisito fiducia dopo gli ultimi risultati.

SEMPRE PIU' VICINI AI PRIMI - «Abbiamo fatto dei grandi progressi e adesso stiamo lottando più vicini ai primi, ma - ha concluso - abbiamo bisogno di un ulteriore 'step' per lottare per altre vittorie».

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Rossi: «Laguna Seca? Lorenzo ci sarà »

SACHSENRING - Al Sachsenring si è corso con due grandi assenti, Pedrosa e Lorenzo hanno pagato gli infortuni delle ultime gare, ma Jorge potrebbe tornare. «E' una mia impressione, ma mi aspetto di vederlo in America - ha detto Valentino Rossi - So cosa scatta nella mente quando sei a casa e vedi gli altri correre, oltretutto in Germania si è fermato anche Pedrosa e questo potrebbe convincerlo a non perdere l'occasione di anticipare il rientro».
 
IL DOTTORE IN LAGUNA - Valentino si è "accontentato" del podio in Germania, ma è pronto a dare il massimo per il prossimo appuntamento, a Laguna Seca. «Il posto è bellissimo e mi piace molto correre lì - ha spiegato Valentino parlando della prossima gara - ma se escludiamo il 2008 (ai tempi del duello con Stoner al "cavatappi" ndr), gli altri anni non è che sia andato sempre benissimo. Per me la gara del Sachsenring e quella di Laguna Seca sono molto importanti. In Germania non ho potuto combattere con Marquez e resistere a Crutchlow perchè la mia moto non va ancora come vorrei. Comunque ho fatto un podio che va benissimo. A Laguna farò del mio meglio, ma so che Marquez impara molto velocemente le piste».

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Bautista: «A Laguna Seca faremo progressi»

SACHSENRING - I progressi ci sono, ma c'è ancora molto da lavorare. Alvaro Bautista fa un bilancio dopo la tappa della MotoGp in Germania, dove per la prima volta in stagione è entrato nella top 5, proprio al quinto posto. Il pilota del Team Gresini partiva ottavo, ma non è riuscito a portare più in là sua rimonta: «Tutto sommato non è stato un grande risultato, ma dopo un ottimo inizio non sono stato in grado di stare dietro ai piloti più avanti di me - ha spiegato - Abbiamo avuto molti problemi di trazione nel secondo settore, quello in cui ho perso di più e ho potuto solo stringere i denti negli altri. Ho provato ad avvicinarmi ma non ce l'ho fatta, comunque il quinto posto è un passo in avanti rispetto ad Assen. Sono sicuro che a Laguna Seca faremo ulteriori progressi, stiamo facendo un ottimo lavoro».

STARING GIU' Più che i problemi tecnici, Brian Staring soffre di qualche risultato deludente di troppo. L'australiano non è riuscito a concludere la gara a causa di una caduta: «In questo momento la mia fiducia è sotto i tacchi - ha ammesso - Quattro incidenti in un solo fine settimana sono troppi e quello della gara è stato particolarmente stupido. Sono dispiaciuto per la squadra».

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Rossi: «Laguna Seca? Lorenzo ci sarà »

SACHSENRING - Al Sachsenring si è corso con due grandi assenti, Pedrosa e Lorenzo hanno pagato gli infortuni delle ultime gare, ma Jorge potrebbe tornare. «E' una mia impressione, ma mi aspetto di vederlo in America - ha detto Valentino Rossi - So cosa scatta nella mente quando sei a casa e vedi gli altri correre, oltretutto in Germania si è fermato anche Pedrosa e questo potrebbe convincerlo a non perdere l'occasione di anticipare il rientro».
 
IL DOTTORE IN LAGUNA - Valentino si è "accontentato" del podio in Germania, ma è pronto a dare il massimo per il prossimo appuntamento, a Laguna Seca. «Il posto è bellissimo e mi piace molto correre lì - ha spiegato Valentino parlando della prossima gara - ma se escludiamo il 2008 (ai tempi del duello con Stoner al "cavatappi" ndr), gli altri anni non è che sia andato sempre benissimo. Per me la gara del Sachsenring e quella di Laguna Seca sono molto importanti. In Germania non ho potuto combattere con Marquez e resistere a Crutchlow perchè la mia moto non va ancora come vorrei. Comunque ho fatto un podio che va benissimo. A Laguna farò del mio meglio, ma so che Marquez impara molto velocemente le piste».

23.36 | 0 komentar | Read More

Bradl: «Peccato per il podio»

SACHSENRING - «È stato un weekend produttivo e, nonostante sia sfumato il podio, siamo soddisfatti del nostro lavoro». E' stata ottima la partenza di Stefan Bradl al Sachsenring: il pilota tedesco, scattato dalla quarta posizione ha iniziato a battagliare con il gruppo di testa ma alla fine della gara non è riuscito a salire sul podio. «Ho fatto una partenza impeccabile e, per qualche giro, ho anche dominato la gara ma poi, quando gli altri mi hanno passato, mi sono accorto che avevano una migliore percorrenza in curva soprattutto nel settore due che è stato il nostro punto debole per tutto il weekend».

POTENZIALE - Nonostante il quarto posto, il tedesco non si arrende. «E' un peccato non aver raggiunto il podio ma non mi arrendo perché il potenziale c'è e vedremo che succederà a Laguna Seca. Devo ringraziare i miei fan che qui mi hanno sostenuto e incoraggiato come non mai», ha concluso.

23.36 | 0 komentar | Read More

Crutchlow: «Grande battaglia con Rossi»

SACHSENRING - Non ha mai mollato, anche dopo una partenza che l'ha fatto scivolare in quinta posizione. Cal Crutchlow ha chiuso al secondo posto il Gp di Germania, al termine di una gara condotta all'assalto. «Ho cercato di prendere Marquez, ma non ce l'ho fatta - ha detto il britannico ai microfoni di Italia 1 - Sono comunque contento perché è un altro podio. Ho avuto una buona partenza, sono contento soprattutto della battaglia con Valentino Rossi che ha dimostrato di essere ancora un buon contendente al titolo». La sua capacità di battersi senza paura ha conquistato anche parecchi tifosi italiani: «Li ringrazio, mi supportano nonostante il duello con Valentino». Un incoraggiamento in più visto che le sue condizioni fisiche non erano al top: «Sto di mer…», ha scherzato Crutchlow.

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Marquez: «Vincere era importante»

SACHSENRING - Quarta vittoria consecutiva al Sachsenring, la seconda nella sua prima stagione di MotoGp. Marc Marquez diventa sempre più un serio pretendente al titolo mondiale, anche se in Germania è stato agevolato dall'assenza di Lorenzo e del compagno di squadra Pedrosa: «Senza di loro in pista non è lo stesso, con loro è più bello ed è più bello anche lo spettacolo per i tifosi», ha detto il rookie della Honda, comunque felice di aver vinto. «E' stata una una gara totalmente diversa, difficile, perché Crutchlow è andato bene nel finale. Sono venticinque punti per il campionato, era importante».

NERVOSISMO Il nuovo leader in classifica ha ammesso che era preoccupato: «Prima della gara ero nervoso perché sapevo che un'opportunità così non capita sempre. Peccato per la partenza, poi mi sono rilassato ed è andata bene. Ora sono primo, ma alla fine per me è lo stesso, vado gara per gara». Marquez ha spiegato perché è andato fortissimo anche quando era abbondantemente davanti: «Ho continuato spingere come all'inizio perché è un modo per mantenere la concentrazione, al Mugello mi sono rilassato e sono caduto».

22.06 | 0 komentar | Read More

Moto2, prima pole per Simeon

SACHSENRING - Una pole a sorpresa, ancora più bella perché è la prima della sua carriera. Xavier Simeon conquista il miglior tempo nelle qualifiche di Moto2 del Gp di Germania, con un giro veloce da 1:24.665. Il pilota della Desguaces la Torre fa meglio di Jordi Torres (primo nelle ultime libere), secondo ad appena 13 millesimi. Al terzo posto Pol Espargaró, anche lui vicinissimo (+0.039).

GLI ALTRI Thomas Luthi lotta per la pole fino all'ultimo ma domani partirà solo dalla quarta posizione con 175 millesimi di ritardo dal belga. Simone Corsi e Julian Simon saranno accanto a lui. Il leader del mondiale Scott Redding deve invece accontentarsi dell'ottavo posto seppur il ritardo sia minimo dalla vetta (3 decimi).

22.11 | 0 komentar | Read More

Lorenzo operato, intervento ok

BARCELLONA Intervento riuscito per Jorge Lorenzo, operato oggi a Barcellona. Il pilota spagnolo della Yamaha, vittima di una caduta ieri nelle prove libere del Gp di Germania, è stato sottoposto all'intervento necessario per sostituire la placca di titanio applicata due settimane fa alla clavicola sinistra dopo la frattura rimediata nelle prove libere del Gp d'Olanda. 

RINGRAZIAMENTI Poco prima dell'operazione, Jorge Lorenzo ha voluto ringraziare tutti i suoi fan per il sostegno ricevuto: «Grazie per tutti i vostri messaggi di appoggio! Ci vediamo presto», il messaggio postato su Twitter dal campione spagnolo.  

22.11 | 0 komentar | Read More

Lorenzo è out, niente Gp di Germania

SACHSENRING - Jorge Lorenzo non correrà il Gp di Germania dopo la caduta nelle seconde libere al Sachsenring. Lo spagnolo, impattando con l'asfalto, ha danneggiato la placca in titanio applicata nella clavicola della spalla sinistra inserita dopo la caduta di Assen. Lorenzo verrà di nuovo operato a Barcellona già nella serata di oggi.

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Rossi: «Dobbiamo migliorare il passo»

SACHSENRING - «Sono piuttosto contento della giornata di oggi perché comunque siamo lì, sono abbastanza veloce, il passo non è male, ma meglio stamattina che oggi pomeriggio». Così  Valentino Rossi analizza la prima giornata sul circuito di Sachsenring. «Con più temperatura facciamo più fatica con la dura ma con la soffice è comunque difficile, siamo tornati indietro, ho fatto tempi abbastanza buoni ma dopo qualche giro la moto si muove un po' troppo. Dobbiamo migliorare il passo sulla lunga durata», ha commentato il Dottore.

CONTERA' PASSO A FINE GARA - «Abbiamo ancora da lavorare, ci sono 5-6 piloti che hanno un passo buono - ha aggiunto Rossi - Dobbiamo stare con le Honda il più possibile, quello che mi preoccupa non è la velocità in 4-5 giri ma la durata e il passo a fine gara. Ogni pista ha i suoi dubbi, - ha concluso - curve che vengono bene e altre che vengono male. E' difficile, ci sono state tante cadute, c'è una curva veloce giù a destra che è pericolosa. Bisognerà stare attenti ed essere comunque veloci».

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Crutchlow: «Lorenzo più forte degli altri»

ROMA - «Mentalmente, Jorge Lorenzo è il più forte di tutti». Parola di Cal Cratchlow, che rende onore alla grande prova dello spagnolo della Yamaha ad Assen dopo l'infortunio alla clavicola nelle libere di giovedì.
«Lorenzo ha grande forza e lo ha dimostrato. Non solo corre in modo fantastico, ma è riuscito anche a conquistare un prezioso quinto posto. Ha dato prova di essere il migliore e il principale candidato alla vittoria del Mondiale», ha detto l'inglese.

ECO BAUTISTA - Gli fa eco Alvaro Bautista, che si è così espresso su Lorenzo: «Ha fatto una grandissima corsa, in quelle condizioni non era affatto facile e davanti al quinto posto ottenuto dobbiamo solamente toglierci il cappello. E' riuscito a cogliere questo risultato a meno di 48 ore dopo l'operazione, è stato incredibile».

BRADL - Anche Bradl loda lo spagnolo: «Jorge ha fatto bene non solamente per il risultato ottenuto, ma soprattutto perché nonostante la rottura della clavicola ha preso la decisione di correre, che alla fine si è rivelata quella giusta», ha fatto sapere il tedesco.

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Lorenzo: «In Germania sarà molto dura»

BARCELLONA - «Ci vorrà del tempo prima che la mia clavicola recuperi pienamente». Nonostante l'ottimo quinto posto ottenuto sul circuito di Assen a meno di 48 ore dalla rottura della clavicola, Jorge Lorenzo frena gli entusiasmi su un suo pronto recupero, nonostante da più parti sia stato indicato come il candidato numero uno alla vittoria del titolo mondiale.

ALL'ATTACCO - «Sachsenring sarà un circuito molto impegnativo dopo la mia caduta ad Assen – ha detto il pilota della Yamaha – ma spero di passare un buon weekend. Sicuramente sto meglio rispetto alla gara in Olanda, potrò attaccare un po' di più, anche se questa non è una delle mie piste preferite. In ogni caso, l'importante per me è arrivare alla fine a ogni corsa e ottenere il massimo». Attualmente Lorenzo è secondo nella classifica piloti, a nove punti dal leader del Mondiale Dani Pedrosa.

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Dovizioso: «Al Sachsenring decisi a far bene»

SACHSENRING - «Non so ancora come potrà essere per noi il Sachsenring, perché come è già successo su tante altre piste quest'anno, anche questo tracciato sarà del tutto nuovo per me con la Ducati». Così Andrea Dovizioso rimane con i piedi per terra in vista dell'appuntamento con il Gran Premio di Germania, al Sachsenring.

BISOGNA FAR BENE - «E' un circuito corto ma molto complicato - ha spiegato il pilota della Ducati - non mi fa impazzire ma sono curioso di vedere come si comporterà qui la mia Desmosedici. Sapevamo che la pista di Assen non sarebbe stata una delle più facili per noi, ma certamente abbiamo ottenuto un risultato molto deludente in Olanda e quindi andiamo al Sachsenring decisi a far bene». In Germania, per la prima volta della stagione 2013 Dovizioso avrà a disposizione la versione evoluta della Desmosedici, mentre Nicky Hayden continuerà ad utilizzare la sua consueta GP13.

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Rossi: «Voglio vincere anche in Germania»

SACHSENRING - Valentino Rossi è carico prima del Gp di Germania. A lanciarlo è stata la vittoria di Assen, un toccasana dopo quasi due anni di digiuno. E ora che è tornato al successo, il Dottore ci ha preso gusto e vuole vincere ancora: «Al Sachsenring correrò con uno spirito nuovo - spiega il pilota di Tavullia - l'obiettivo ora è lottare costantemente per le posizioni importanti della classifica, stare davanti e giocarmela con i primi». E subito dopo la Germania arriverà un altro Gp congeniale a Rossi.

A LAGUNA SECA «Il Sachsenring mi piace - aggiunge Valentino - e poi sarà la volta di Laguna Seca. Saranno due fine settimana molto, molto importanti. Dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la moto come abbiamo fatto alla perfezione ad Aragon».

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Poncharal: «Crutchlow tentato dalla Ducati»

PROVENCE - Tutti lo vogliono per il prossimo Mondiale in MotoGp, ma Cal Crutchlow non ha ancora deciso se resterà alla Monster Yamaha Tech 3 o se cambierà moto. Il rumour più insistente è quello che lo vede alla guida della Ducati nel 2014, indiscrezioni commentate di recente da Herve Poncharal, il boss della Monster Yamaha Tech 3, in un'intervista rilasciata a MotorCycleNews. «Sono sicuro che Cal sta considerando la sfida che rappresenterebbe andare in Ducati. Anche se Dovizioso racconta che le cose non sono semplici lì, vincere partendo da dietro e costruire il successo passo dopo passo è una sfida che intrigherebbe Cal, il quale tra l'altro non ha mai negato che il suo obiettivo è quello di guidare una moto ufficiale». 

PUO' RESTARE Il britannico sarebbe comunque disposto a rimanere in Tech 3, ma per restare ancora dov'è ha posto delle condizioni chiare riguardo al budget da destinare allo sviluppo nella prossima stagione. «Sappiamo che gli piacerebbe restare - ha spiegato Poncharal - ma è stato chiaro su questo punto. E purtroppo noi non abbiamo disponibilità economiche infinite. Non sappiamo se riusciremo a convincerlo, aspetteremo di parlare con la Monster e la Yamaha e vedremo. L'unica cosa sicura - ha concluso Poncharal - è che ormai tutti quanti hanno visto il vero valore di Cal».

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Effetto Crutchlow, Silverstone quasi sold out

SILVERSTONE - Il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi ad Assen e l'ennesima grande gara di Cal Crutchlow. Due fattori che, insieme, hanno fatto impennare vertiginosamente le vendite di biglietti per il Gran Premio di Silverstone, in calendario il primo settembre sul circuito britannico. A spiegarlo al sito di motogp.com è il Managing Director Richard Phillips: «Le vendite stanno già andando benissimo - ha commentato - grazie a un avvio di stagione fantastico, con tanti vincitori diversi, l'exploit di Marc Marquez, il ritorno al successo di Rossi, ma soprattutto grazie ai numeri strepitosi di Cal Crutchlow, il primo pilota britannico a conquistare una pole (quella di Assen, ndr) dopo dodici anni».

SMITH E REDDING Altri fattori che stanno contribuendo a risvegliare l'interesse oltremanica nei confronti del Motomondiale, secondo Phillips, sono anche la buona stagione di "Bradley Smith (il compagno di Crutchlow in Yamaha Tech 3, ndr) e la grande annata di Scott Redding, il pilota di Moto2 in testa al mondiale. Abbiamo già esaurito quasi tutti i posti a sedere - ha concluso il Managing Director - e anche i "pacchetti famiglia" stanno andando fortissimo nelle vendite».

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Debutto in pista per la Ioda TSR 404

MAGIONE - La Ioda TSR 004 fa il suo debutto in pista. Dopo la presentazione ufficiale della scorsa settimana, la nuova Moto3 di Iodaracing è stata testata in Italia, sul circuito di Magione, in Umbria. In sella per il primo "shakedown" c'era Armando Pontone, che con una IodaTR001 ha vinto la Coppa Moto3 nel Campionato Italiano Velocità edizione 2011. Un test decisivo per verificare il comportamento generale della moto prima della seduta di prove intensiva, in programma nelle prossime settimane con Johann Zarco 

BUONE SENSAZIONI Le sensazioni raccolte da Armando Pontone sono state estremamente positive, soprattutto riguardo alla nuova ciclistica. Anche dal punto di vista dinamico la nuova TSR 004 ha soddisfatto le aspettative dei suoi progettisti in questo primo collaudo.

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Poncharal: «Crutchlow tentato dalla Ducati»

PROVENCE - Tutti lo vogliono per il prossimo Mondiale in MotoGp, ma Cal Crutchlow non ha ancora deciso se resterà alla Monster Yamaha Tech 3 o se cambierà moto. Il rumour più insistente è quello che lo vede alla guida della Ducati nel 2014, indiscrezioni commentate di recente da Herve Poncharal, il boss della Monster Yamaha Tech 3, in un'intervista rilasciata a MotorCycleNews. «Sono sicuro che Cal sta considerando la sfida che rappresenterebbe andare in Ducati. Anche se Dovizioso racconta che le cose non sono semplici lì, vincere partendo da dietro e costruire il successo passo dopo passo è una sfida che intrigherebbe Cal, il quale tra l'altro non ha mai negato che il suo obiettivo è quello di guidare una moto ufficiale». 

PUO' RESTARE Il britannico sarebbe comunque disposto a rimanere in Tech 3, ma per restare ancora dov'è ha posto delle condizioni chiare riguardo al budget da destinare allo sviluppo nella prossima stagione. «Sappiamo che gli piacerebbe restare - ha spiegato Poncharal - ma è stato chiaro su questo punto. E purtroppo noi non abbiamo disponibilità economiche infinite. Non sappiamo se riusciremo a convincerlo, aspetteremo di parlare con la Monster e la Yamaha e vedremo. L'unica cosa sicura - ha concluso Poncharal - è che ormai tutti quanti hanno visto il vero valore di Cal».

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Porto per il ritorno: «Ancora voglia di correre»

TERMAS DE RIO HONDO - Non solo i piloti della MotoGp e di Moto2: nella due giorni di test a Termas de Rio Hondo, in Argentina, si è vista anche una vecchia conoscenza del Motomondiale: Sebastian Porto. Il pilota argentino ha corso nella 250cc per 11 stagioni, e nel 2004 ha centrato 5 vittorie e 4 ulteriori podi con il titolo di vice campione del mondo alle spalle di un Dani Pedrosa.

VOGLIA DI TORNARE - «Ho corso su quattro ruote in Europa fino allo scorso anno, ma mi è improvvisamente tornata la voglia di correre in moto - ha spiegato Porto - Sono tornato in Argentina, sto correndo il campionato nazionale è ho già vinto varie gare nella categoria Supersport 600. Farò qualche test importante a fine stagione in Europa - ha anticipato - e stiamo parlando con qualche team per vedere se ci sono possibilità. Parlo inizialmente di un test con una Moto2, per vedere com'è e come sto. Poi valuteremo. So di avere una certa età, -  ha concluso - sono passati vari anni, però la voglia è quella di sempre o ancora più forte. Faremo di tutto per provare ad essere nuovamente nel paddock del Campionato».

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Checa: «Ok test, pronto a Mosca»

MISANO - «Abbiamo lavorato bene, ma i risultati li vedremo una volta in pista a Mosca. Penso di aver una buona base dalla quale partire e spero che quando arriveremo in Russia potremo fare dei piccoli aggiustamenti che mi permettano di guidare al meglio, come ho potuto fare qui a Misano». E' il bilancio di Carlos Checa dopo la due giorni di test del Team SBK Ducati Alstare a Misano. Il team ha lavorato sul bilanciamento dei pesi della moto, sulla posizione di guida, sul nuovo anti-wheelie e sul set-up in generale.

RISOLTO PROBLEMA ALLA SPALLA - «Abbiamo lavorato sul set-up, sulla mia posizione in sella, e siamo intervenuti anche per migliorare delle piccole cose - ha aggiunto Checa che sembra aver risolto i suoi problemi fisici - Sono molto contento che la spalla non mi abbia dato fastidio, nonostante il fatto che fra Imola e Misano ho percorso circa 1400km in moto. Spero davvero che questi problemi facciano ormai parte del passato».

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Baz punta al podio: «A Mosca ci proveremo»

ROMA - A venti anni è il più giovane tra i piloti Sbk quest'anno e adesso Loris Baz punta a migliorare ed arrivare a lottare per le prime tre posizioni ad ogni gara. Una spettacolare caduta a Imola per il pilota del Kawasaki Racing Team ma adesso, garantisce, è tutto ok. «Ho solo un'unghia rotta, due distorsioni, una al piede e l'altra ad un dito della mano e tante contusioni e lividi. Le due gare sono state molto difficili perché avevo male ovunque, ma ho fatto del mio meglio per dimenticarmi del dolore, specialmente in gara 2. Vorrei ringraziare lo staff della Clinica Mobile per l'extra lavoro che gli ho causato lo scorso fine settimana», ha raccontato Baz in un'intervista al sito ufficiale della Superbike.

VERSO MOSCA - Una pausa e poi occhi puntati sul prossimo appuntamento del Mondiale, tra due settimane a Mosca. «E' decisamente importante, questo fine settimana rimarrò a riposo per far sì che il fisico recuperi, da settimana prossima tornerò ad allenarmi in maniera intensiva in vista della trasferta di Mosca», ha detto il pilota francese.

PICCOLO PASSO AVANTI  - «Sono contento, siamo andati a punti in quasi tutte le gare, tranne quando sono stato buttato fuori da Chaz in gara 2 a Phillip Island - ha aggiunto facendo un piccolo bilancio della stagione - e questo era uno degli obiettivi di Kawasaki. Sono andato anche a podio in un'occasione e spesso ho lottato per un posto tra i primi cinque. Ora dobbiamo fare un piccolo passo in avanti per essere nelle condizioni di puntare alla top-3 con costanza, c'era la possibilità di farlo ad Imola ma la fortuna non è stata dalla nostra parte. Ci proveremo di nuovo a Mosca».

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Yamaha, applausi a Vale: «Può ancora vincere»

ROMA - Un gradito ritorno che si spera sia l'inizio di un nuovo trend. La Yamaha si congratula con Valentino Rossi, tornato al successo nel Gp di Assen, lo scorso weekend, e spera che il campione italiano riesca a tornare al top in vista della stagione 2014. «E' stato davvero fantastico rivedere Valentino sul gradino più alto del podio - ha raccontato a Motorcyclenews Lin Jarvis, boss della Yamaha - Sapevamo che stava migliorando e che c'era la possibilità di rivederlo vincere, soprattutto dopo gli ultimi test di Aragon».

GRANDE PILOTA - Jarvis, insomma, non ha mai avuto dubbi, nonostante i due anni "neri" di Vale alla Ducati. «Ha ritrovato le giuste sensazioni con la parte anteriore della moto - ha aggiunto il numero uno di Yamaha parlando ancora di Rossi - Per me non è stata una sorpresa vederlo vincere e sono molto contento per lui». Un grande ritorno per un nuovo inizio. «Ancora non sappiamo se Valentino ha il potenziale per vincere ancora un campionato: ci sono tanti giovani veloci e molto bravi, e non è facile competere con loro a 34 anni - ha aggiunto - Ma può ancora vincere le gare, essere un grande pilota, un grande ambasciatore per questo sport: questo è un dato di fatto e ne siamo sempre stati convinti».

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Test Argentina: Bradl fa il bis

TERMAS DE RIO HONDO - È ancora una volta Stefan Bradl il più veloce nei test sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina. Il tedesco della LCR Honda MotoGp ha fatto registrare il miglior tempo anche nella seconda sessione di ieri e con 1:44.188 ha abbassato di circa tre secondi il tempo ottenuto nella prima uscita.

BAUTISTA SI FA SOTTO Gira bene anche Alvaro Bautista della GO&FUN Honda Gresini: per lui circa 35 centesimi da Bradl. Più a rilento la Yamaha Tech 3 di Cal Crutchlow (+0.982) a quasi un secondo dal giro migliore, Hector Barbera su Avintia Blusens prende invece 3,7" da Bradl. Chiudono la griglia dei test i due piloti Moto 2: Esteve Rabat della Tuenti HP 40 (+4.404) e Nicolas Terol del Mapfe Aspar Team (+5.914).

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MotoGp, accordo triennale: dal 2014 in Argentina

TERMAS DE RIO HONDO - La MotoGp tornerà in Argentina: dopo un'assenza che durava dal 1999, il massimo campionato motociclistico avrà una prova nel paese sud americano. L'accordo - triennale a partire dal campionato 2014 - è stato ufficializzato dal ministro per il turismo argentino, Enrique Meyer, e dal direttore per gli eventi Dorna, Javier Alonso.

TERRA DI SPORT - «Siamo onorati di ricevere un altro grande evento sportivo - ha detto il ministro Meyer - già ospitiamo alcune tappe del Dakar Rally, con la MotoGp speriamo che gli argentini possano divertirsi e godere di un grande spettacolo. Faremo tutto il possibile per mantenere l'appuntamento in Argentina il più a lungo possibile». Il riscontro avuto dai piloti - che ieri hanno effettuato qui dei test - è stato «molto positivo - ha aggiunto Meyers - ci sono parecchie curve veloci in cui possono sfoggiare le loro abilità». Anche il pubblico sembra essere già pronto a fare la sua parte sugli spalti. «Vedere tutti i tifosi che sono venuti ad assistere ai test di MotoGp e Moto2 è la prova concreta che sport e turismo sono due strumenti che devono essere sfruttati insieme per dare il massimo risultato ad ognuna delle regioni argentine».

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«Crutchlow alla Ducati». Ma arriva la smentita

ROMA - Un annuncio a sorpresa, smentito però subito. Un piccolo giallo ha coinvolto Cal Crutchlow quando la Bennets - una delle maggiori compagnie assicurative per moto del Regno Unito - ha annunciato su Twitter un'offerta della Ducati per il pilota della Tech3, da ufficializzare nel weekend di Sachsenring. Una 'bomba' a cui però Crutchlow ha ribattuto con una smentita decisa, sempre sul social network: «Le vostre fonti sbagliano. Potrei farlo oggi o domani come tra un anno o dieci».

NESSUN ACCORDO Inizialmente si è pensato a una maldestra indiscrezione di uno dei suoi sponsor, ma poi Crutchlow è tornato sull'argomento con un altro tweet: «Non ho firmato accordi con squadre per la prossima stagione  - ha scritto ieri il pilota britannico - la Bennets non è mio sponsor, né una fonte attendibile». La questione si è chiusa qui, anche se la casa di Borgo Panigale rimane una delle opzioni più concrete per Crutchlow, che già lo scorso anno andò vicino alla firma con la Ducati. Lo stesso Cal aveva spiegato che a fine stagione potrebbe lasciare la Tech3.

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Lorenzo: «Ho rischiato grosso»

BARCELLONA - Ha corso con una spalla appena operata ed è arrivato quinto: a pochi giorni da Assan, Jorge Lorenzo ha commentato la sua impresa. «Sono orgoglioso perché sono stato il primo nella storia del motociclismo a correre così poco tempo dopo l'operazione. Sono stato un pazzo e un incosciente: mi sono assunto molti rischi perchè, se fossi caduto di nuovo, mi sarei rotto di nuovo la clavicola e la mia carriera sarebbe stata a rischio. Però non potevo rinunciare e dovevo essere in pista se volevo restare in gara per il Mondiale», ha ammesso.

L'OPERAZIONE - «I medici avrebbero voluto aspettare un paio di giorni per l'intervento chirurgico, ma la clavicola mi faceva così male che l'operazione non poteva più aspettare. Non c'erano sale operatorie libere e quindi ho preso un aereo privato per Barcellona». Dopo la caduta, ha raccontato, «pensavo di essere fuori dal Mondiale, ma prima dell'operazione ho pensato che poi avrei potuto correre e infine ho deciso che dovevo provare».

LA GARA - Prima di poter scendere in pista, però, il pilota della Yamaha ha dovuto superare i test dei medici del circuito. «Mi hanno fatto alzare il braccio in alto, quindi ho fatto alcune flessioni su un tavolo». Chiudere la gara al quinto posto «è stato incredibile. Avevamo programmato di fare una buona partenza e superare un paio di piloti: era un piano super-ottimista, ma ne ho sorpassati 5 nei primi giri. Non me lo aspettavo». Le condizioni di Lorenzo sono in via di miglioramento in vista del prossimo appuntamento della MotoGp in Germania. «E' una pista dove non ho mai vinto», ha concluso.

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Lorenzo: nessun danno ulteriore

BARCELLONA -  Jorge Lorenzo è in recupero e la clavicola fratturata ad Assen non ha subito ripercussioni: è l'esito dei controlli a cui il pilota della Yamaha si è sottoposto ieri presso l'Hospital General de Catalunya (HGC) a Sant Cugat, appena fuori Barcellona, con la presenza della dottoressa Teresa Sola.

RIENTRO IN PISTA - «Lo sforzo fisico compiuto nel GP d'Olanda non ha causato ulteriori repercussioni»,  ha spiegato a seguito di vari esami. Il campione del mondo era sceso in pista a poche ore dall'operazione e aveva conquistato ben 11 punti: visto il buono stato della clavicola, sarà sicuramente presente al Sachsenring per l'ottavo appuntamento della stagione.

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Imola, Rea vola nei test

IMOLA - E' Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) il più veloce nei test della Superbike all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola: il nordirlandese ha fermato il cronometro sull'1.46.625, precedendo Davide Giugliano (Althea Racing Aprilia).

TEST - I piloti dell'Aprila Racing Team, Sylvain Guintoli e Eugene Laverty, hanno lavorato principalmente sull'assetto delle moto, mentre Marco Melandri e Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet) hanno testato soluzioni di ciclistica e nuove componenti, oltre ad aggiornamenti dell'elettronica, per migliorare la stabilità della BMW S 1000 RR in frenata e riuscire ad avere una maggiore velocità in ingresso di curva.

DUCATI AL LAVORO - Settimana intensa per i piloti del Team Ducati Alstare, Carlos Checa e Ayrton Badovini, che hanno completato rispettivamente 56 e 47 giri e che hanno in programma un ulteriore test di due giorni in programma al Misano World Circuit domani e giovedì.

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Laguna Seca, De Angelis al posto di Spies

ASSEN - Sarà Alex De Angelis il sostituto di Ben Spies a Laguna Seca, approfittando della pausa del campionato Moto2. Michele Pirro, invece, continuerà a sostituire il pilota texano fino al Sachsenring, ma non potrà prendere parte alla gara americana perchè sarà impegnato in una sessione di test di sviluppo prevista a Misano dal 23 al 25 luglio.

RIABILITAZIONE - Spies tornerà in pista con la Ducati Desmosedici GP13 dell'Ignite Pramac Racing Team soltanto a Indianapolis: per ora sta seguendo un programma di riabilitazione, dopo il riacutizzarsi dei dolori alla spalla che lo tormentano dall'incidente avvenuto lo scorso anno in Malesia. De Angelis, attualmente in forze al NGM Mobile Forward Racing Team, avrà l'opportunità di salire sulla Desmosedici GP13 in occasione dei prossimi test Ducati previsti a Misano la prossima settimana.

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Bradl: «Mi aspettavo un risultato migliore»

ASSEN - «Sinceramente non siamo felicissimi: ci aspettavamo un risultato migliore ma il sesto posto non è la fine del mondo. Solo che ci mancava qualcosa per stare lì davanti». E' l'analisi di Stefan Bradl al termine della gara di Assen. Il pilota della LCR, per la prima volta nella sua carriera, partiva dalla prima fila, e ha guadagnato altri 10 punti in classifica.

GAP IMPOSSIBILE DA RIDURRE - «Sentivo la moto più pesante in curva e questo problema ci ha fatto perdere un po' di tempo. Nei primi giri gli altri mi hanno passato perché in staccata non riuscivo a trovare il punto giusto di frenata e ho faticato a trovare la mia linea. Era impossibile ridurre il gap con il gruppo di testa», ha ammesso. «Adesso andiamo in Argentina per 2 giorni di test e sono curioso di vedere com'è la pista e poi finalmente il mio GP di casa: non vedo l'ora di gareggiare con il supporto dei miei fan», ha concluso.

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