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Sbk, Biaggi pronto per un test

Written By Unknown on Senin, 29 April 2013 | 22.06

«Tra dieci giorni si torna in moto», annuncia Max su Twitter. A Monza, il 12 maggio, prossima tappa del mondiale

ASSEN - Solo ieri Max Biaggi sembrava irremovibile, stop a ogni ipotesi di ritorno, oggi invece è più possibilista. «Ragazzi, dopo le 1000 speculazioni del mio ritorno, vi dico che non è nei miei piani. Tante parole buttate là, ma il Max pilota ha detto Stop!» scriveva sul suo profilo Twitter il "Pirata". Le parole volano, i tweet rimangono, ma adesso Max cinguetta in tutt'altra maniera. «Ad Assen ci siamo chiariti le idee. Tra 10 gg si torna in moto per un test. Circuito da definire. Ormai quasi certo. domani i dettagli», ha scritto nel pomeriggio, subito dopo le gare della Sbk sul TT Circuit di Assen.

MONZA ALLE PORTE - Tra una decina di giorni il Mondiale si sposta proprio in Italia, sul circuito di Monza, con le gare in programma il 12 maggio. Proprio lì Max - che intanto ha già avviato la sua carriera da commentatore televisivo per la Superbike - potrebbe risalire in sella, resta da vedere in che ruolo e con quali colori sulla carrozzeria.


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Pedrosa attacca: «Ho già i miei record»

ROMA - «Magari ancora non ho vinto un mondiale, ma non sono in tanti ad aver raggiunto il mio stesso numero di record». Dani Pedrosa non ci sta e risponde così alle parole - riportate dai media spagnoli - dell'ex campione di motociclismo Kevin Schwantz. «Penso gli manchi qualcosa per raggiungere un altro livello - avrebbe detto il texano - In otto anni alla Honda non ha vinto niente. Certo, spero provi che sto sbagliando al più presto», poi Schwantz ha anche rincarato la dose, dicendo che «senza Valentino Rossi il Mondiale non avrebbe alcun senso».

CACCIA A SCHWANTZ - Sei volte tra i primi tre nel Mondiale, 22 vittorie nei Gp e 50 podi: alla carriera di Pedrosa manca in effetti solo il titolo in MotoGp. «Mi spiace che Kevin la pensi così, io lo considero come uno dei più grandi piloti da quando ho inizato a seguire questo sport, ma penso che sia andato fuori traccia - dice Pedrosa a Motorcycle News - Spero che guardi meglio le mie statistiche in carriera e poi magari possiamo parlarne di persona: sono molto vicino a raggiungerlo per numero di gare vinte, un risultato che ho ottenuto poprio con in pista Rossi». Ancora sul Dottore, Dani ha aggiunto: «Sappiamo che fa grande il nostro sport, ma se avesse corso da solo non avrebbe avuto l'identico valore. Inoltre ricordo che in questi ultimi due anni, in cui Valentino ha avuto delle difficoltà, ci sono state belle gare e momenti straordinari».


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Assen: prime libere a Sykes, Melandri terzo

Written By Unknown on Sabtu, 27 April 2013 | 22.06

ASSEN - E' Tom Sykes il più veloce nella prima sessione delle prove libere sul circuito di Assen, in Olanda: il pilota della Kawasaki ha concluso il giro più veloce con il tempo di 1.58.947, precedendo l'Aprilia di Sylvain Guintoli e la BMW di Marco Melandri.

MALE LAVERTY - Fuori dai primi tre l'altra BMW di Chaz Davies, finito davanti a Leon Haslam e Jules Cluzel. Settimo e nono posto per le due Ducati di Badovini e Checa: in mezzo si piazza la Suzuki di Leon Camier. Fuori dalla Top 10 l'Aprilia di Eugene Laverty.


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Assen, qualifiche: Sykes vola, Melandri quarto

ASSEN - Tom Sykes si conferma il più veloce anche nelle qualifiche sul circuito di Assen. Dopo aver conquistato il primo tempo nelle prove libere della mattina, il pilota della Kawasaki ha replicato anche al pomeriggio con 1.57.190.

MELANDRI QUARTO - Alle sue spalle le due Aprilia di Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty, seguite dalla BMW di Marco Melandri. Quinto tempo per Davide Giugliano, che precede la Ducati di Badovini (nono il compagno di squadra Carlos Checa). Settimo e ottavo posto per Jonathan Rea e per la Suzuki di Cluzel. Chiude la Top 10 l'altra Suzuki di Leon Camier.


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Assen: prime libere a Sykes, Melandri terzo

Written By Unknown on Jumat, 26 April 2013 | 22.06

ASSEN - E' Tom Sykes il più veloce nella prima sessione delle prove libere sul circuito di Assen, in Olanda: il pilota della Kawasaki ha concluso il giro più veloce con il tempo di 1.58.947, precedendo l'Aprilia di Sylvain Guintoli e la BMW di Marco Melandri.

MALE LAVERTY - Fuori dai primi tre l'altra BMW di Chaz Davies, finito davanti a Leon Haslam e Jules Cluzel. Settimo e nono posto per le due Ducati di Badovini e Checa: in mezzo si piazza la Suzuki di Leon Camier. Fuori dalla Top 10 l'Aprilia di Eugene Laverty.


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Assen, qualifiche: Sykes vola, Melandri quarto

ASSEN - Tom Sykes si conferma il più veloce anche nelle qualifiche sul circuito di Assen. Dopo aver conquistato il primo tempo nelle prove libere della mattina, il pilota della Kawasaki ha replicato anche al pomeriggio con 1.57.190.

MELANDRI QUARTO - Alle sue spalle le due Aprilia di Sylvain Guintoli ed Eugene Laverty, seguite dalla BMW di Marco Melandri. Quinto tempo per Davide Giugliano, che precede la Ducati di Badovini (nono il compagno di squadra Carlos Checa). Settimo e ottavo posto per Jonathan Rea e per la Suzuki di Cluzel. Chiude la Top 10 l'altra Suzuki di Leon Camier.


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Guintoli chiama Biaggi: «Gareggia a Monza»

Written By Unknown on Kamis, 25 April 2013 | 22.06

Con un messaggio postato su Twitter il pilota dell'Aprilia "invita" Max a tornare alle corse

ROMA - «Tornerai a correre con noi a Monza? Spero tu lo faccia, sarebbe un onore correre ancora contro di te #leggenda». Un tweet che più che un invito sembra un'anticipazione: è il messaggio che Sylvain Guintoli ha postato all'ex collega Max Biaggi su Twitter.

RUMORS INSISTENTI  - Il francese dell'Aprilia, dunque, chiama Max Biaggi, che ha annunciato il ritiro alla fine della passata stagione e adesso si sta dedicando alle cronache delle gare commentando il Mondiale di Superbike trasmesso in esclusiva da Italia 1. Un invito che non fa che alimentare i rumors che già da tempo circolano nell'ambiente ma che, al momento, non hanno avuto ancora conferma dal diretto interessato. Il round di Monza del Mondiale Superbike è in programma il prossimo 12 maggio e Biaggi potrebbe usufruire di una wild card.


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Melandri: «Mi sento meglio, sono ottimista»

ASSEN - Il peggio è passato. Marco Melandri è pronto alla sfida di Assen e la spalla va decisamente meglio: «Sono tranquillo perché prima della prossima gara c'è il tempo necessario per risolvere l'infiammazione», ha spiegato il pilota ravennate sul suo sito internet.

PREVISIONI DIFFICILI - Ad Aragon Melandri ha chiuso con un terzo e un quinto posto ma per la prossima gara preferisce non fare previsioni. «La cosa bella della superbike è che gli equilibri cambiano continuamente. In Australia sembrava che l'Aprilia fosse imbattibile poi, ad Aragon, gli equilibri sono di nuovo cambiati. Mi aspetto una gara molto combattuta in cui l'Aprilia, la Kawasaki e anche Chaz (Davies, il suo compagno di squadra, ndr) saranno molto veloci. Io mi sento meglio e sto capendo meglio la moto, sono ottimista e ad Assen non avremo gli stessi problemi», ha concluso il pilota del team BMW Motorrad


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Corti: «A Jerez punto al riscatto»

Written By Unknown on Rabu, 24 April 2013 | 22.06

Il pilota della Ngm Mobile vuole fare meglio dopo il deludente 19esimo posto di Austin

AUSTIN - «È stata una gara difficile. Abbiamo pagato una non perfetta messa a punto della moto». Così Claudio Corti, del team NGM Mobile Forward Racing, analizza i risultati deludenti del Gp di Austin, dove lui è arrivato 19esimo e il suo compagno di squadra Colin Edwards è stato costretto al ritiro negli ultimi attimi di gara dopo due "run of". «Come in Qatar - continua Corti - ho avuto problemi nella fase iniziale, quando il serbatoio è pieno non riesco ad essere incisivo come vorrei e man mano che si svuota ho problemi di sottosterzo sull'anteriore». Corti però, è ottimista per il futuro: «ora torniamo in Europa dove sono facilitato dal fatto di conoscere le piste e sono quindi fiducioso di poter fare bene. Non ho raggiunto le mie aspettative, volevo stare davanti alle due FTR di Avintia e alla PBM di Laverty. Dobbiamo tornare a casa e lavorare, voglio riscattarmi a Jerez».

DELUSIONE EDWARDS Anche Colin Edwards non è soddisfatto del risultato in Texas: «Prima della gara avevo avuto buone sensazioni dalla moto, ma purtroppo non è stato così. Abbiamo avuto grossi problemi di chattering che non avevamo avvisato nei giorni precedenti. Nel pomeriggio si sono presentati alcuni problemi con la trasmissione che abbiamo cercato di risolvere, ma per motivi di sicurezza ho abbandonato la gara. È stata la cosa migliore da fare per evitare un incidente grave».


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Sbk, Melandri e Davies pronti per Assen

I due piloti Bmw si preparano al prossimo fine settimana di gara in Olanda. L'italiano prosegue con la fisioterapia

ROMA - Week end trionfale ad Aragon per il team BMW Motorrad, con la doppietta vincente di Chaz Davies e Marco Melandri che ha chiuso con un terzo e un quinto posto, ma adesso i due piloti pensano già alla prova di Assen, in calendario per il prossimo fine settimana, terza prova del Mondiale.

MELANDRI SPERA NEL BEL TEMPO - Melandri, che ha chiuso fino ad ora due volte sul podio in questa stagione, ha guadagnato una posizione ed ora è quarto nel ranking con 43 punti. Per il pilota italiano Assen «è una bella pista dove mi trovo bene, anche se preferivo il vecchio tracciato, che era più largo. La cosa che più mi preoccupa é il meteo, lo scorso anno non siamo stati molto fortunati, spero invece che quest'anno sia bello e che non faccia molto freddo».
Sulla prestazione di Melandri potrebbe pesare ancora il problema alla spalla, che «ad Aragon ha lavorato bene per quasi tutto il weekend - dice ancora - solo verso la fine di gara 2 ho avuto qualche problemino. La spalla si era un po' infiammata e per compensare ho sforzato di più l'altro braccio, così ho avuto dei crampi. Intanto sto continuando la fisioterapia e l'allenamento per essere in forma per Assen».

DAVIES SCATENATO - Con la doppietta in Spagna Davies è salito al secondo posto nella Classifica Piloti, grazie ai 63 punti raccolti nei primi due round della stagione. Adesso il pilota britannico è impaziente di mettere di nuovo le ruote a terra in Olanda. «Aspetto solo la prossima gara di Assen. Ogni volta che vinci una gara, cresce la fiducia e, vincerne due, ti da una carica enorme per quelle successive - dice Chaz - Ora sono a mio agio con il comportamento della RR e mi sento molto bene in sella, inoltre Assen è un circuito che mi piace e dove, in passato, ho fatto bene. Nel 2011 ho festeggiato la prima vittoria in un campionato del mondo, il Mondiale Supersport. L'anno scorso, per la prima volta, sono entrato in Superpole 3 ed ho avuto anche un buon passo con l'asciutto».


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Rossi, con quattro ruote raddoppia in NASCAR

Written By Unknown on Selasa, 23 April 2013 | 22.06

Sale su una Toyota e corre sul Charlotte Motor Speedway. «Tutto diverso, ma poi sono andato sempre più veloce»

CONCORD - Valentino Rossi non ne ha mai abbastanza: dopo aver girato sulla pista di Austin con la Yamaha per la MotoGp, il Dottore si è spostato in North Carolina, a Concord, dove ha corso sul Charlotte Motor Speedway, in una gara della NASCAR - campionato statunitense riservato alle autovetture di serie modificate. Con la Toyota nera griffata "Monster", Valentino all'arrivo ha chiuso nella "metà alta" della corsa.

TUTTO DIVERSO - «Ho un sacco di amici in Europa e in Italia che seguoino la NASCAR - ha detto Valentino a fine gara - E' un modello di corsa completamente diverso da quelli europei, ma era proprio quello che mi aspettavo. Tanta emozione, tanta velocità, un sacco di grip che ti fa stare incollato alla pista». Le difficoltà, almeno nei primi giri, non sono mancate. «All'inizio è stato un po' strano, perchè è difficile andare dritti. Poi dopo qualche giro ho avuto maggiore fiducia e sono stato capace di andare sempre più veloce».

TALENTO INNATO - «Ha fatto proprio una bella gara». Pollice in su per Valentino da parte di Kyle Busch, una leggenda della NASCAR, il pilota che detiene il recordo di 55 gare vinte in questo campionato. «Ha iniziato ad andare sempre più veloce, dopo un inizio lento, ma alla fine ha fatto dei giri che lo metterebbero nella top 15 del campionato assoluto nazionale. Non male per uno che si è appena seduto su un sedile dopo aver lasciato due ruote e una sella».


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FOTO Rossi, con quattro ruote raddoppia in Nascar

Sale su una Toyota e corre sul Charlotte Motor Speedway. «Tutto diverso, ma poi sono andato sempre più veloce»

CONCORD - Valentino Rossi non ne ha mai abbastanza: dopo aver girato sulla pista di Austin con la Yamaha per la MotoGp, il Dottore si è spostato in North Carolina, a Concord, dove ha corso sul Charlotte Motor Speedway, in una gara della NASCAR - campionato statunitense riservato alle autovetture di serie modificate. Con la Toyota nera griffata "Monster", Valentino all'arrivo ha chiuso nella "metà alta" della corsa.

TUTTO DIVERSO - «Ho un sacco di amici in Europa e in Italia che seguoino la NASCAR - ha detto Valentino a fine gara - E' un modello di corsa completamente diverso da quelli europei, ma era proprio quello che mi aspettavo. Tanta emozione, tanta velocità, un sacco di grip che ti fa stare incollato alla pista». Le difficoltà, almeno nei primi giri, non sono mancate. «All'inizio è stato un po' strano, perchè è difficile andare dritti. Poi dopo qualche giro ho avuto maggiore fiducia e sono stato capace di andare sempre più veloce».

TALENTO INNATO - «Ha fatto proprio una bella gara». Pollice in su per Valentino da parte di Kyle Busch, una leggenda della NASCAR, il pilota che detiene il recordo di 55 gare vinte in questo campionato. «Ha iniziato ad andare sempre più veloce, dopo un inizio lento, ma alla fine ha fatto dei giri che lo metterebbero nella top 15 del campionato assoluto nazionale. Non male per uno che si è appena seduto su un sedile dopo aver lasciato due ruote e una sella».


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Lorenzo a quota 100 podi in carriera

Written By Unknown on Senin, 22 April 2013 | 22.06

AUSTIN - Con il terzo posto conquistato ad Austin, in Texas, alle spalle delle Repsol Honda di Marc Marquez e Dani Pedrosa, il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo ha conquistato il 100esimo podio in carriera. «Ieri eravamo lontanissimi da Marc e Dani ma questa mattina abbiamo trovato qualcosa. Le curve che fino a ieri affrontavamo in prima marcia, oggi abbiamo potuto farlo in seconda con l'accelerazione che ne ha beneficiato, anche se non è stato sufficiente. Ancora un paio di decimi e avrei potuto lottare con loro», ha detto al termine di una gara difficile.

BUON TERZO POSTO - «Oggi la terza piazza era il massimo a cui potevamo aspirare. Voglio fare i complimenti a Cal che non ha mollato fino alla fine e ovviamente a Marc che ha fatto storia con questa vittoria. È un fenomeno. Per me è comunque un giorno speciale perché raggiungo i 100 podi in carriera», ha concluso il leader della classifica, che ora divide il primato con Marquez.


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Dovizioso: «Ducati pronta a superare i suoi limiti»

L'italiano soddisfatto dei tempi in gara, non del risultato finale. Nono Hayden, non riesce a trovare sintonia con la moto

AUSTIN - All'esordio sul circuito texano, le due Ducati ufficiali finiscono in Top Ten: settimo Andrea Dovizioso, dopo una gara serratissima con Bautista e Rossi, nono Nicky Hayden, che si piazza davanti la Pramac di Iannone.
«Il settimo posto ovviamente non è troppo soddisfacente, però il mio tempo sulla distanza non è male - ha detto Dovi - Sono riuscito a tenere un buon passo, quasi sempre sotto 2:06', e sono quindi contento per l'aggressività e l'impegno che ci ho messo. Sono riuscito a essere abbastanza costante tranne che a cinque o sei giri dalla fine e gli ultimi giri con Bautista sono stati divertenti: davvero una bella lotta! Sappiamo di dover lavorare ancora molto perché per il momento questi sono i nostri limiti, ma siamo davvero molto motivati a migliorare».

WEEK END DURO PER NICKY - Meno soddisfatto Hayden, che in gara non è riuscito a entrare in sintonia con la Descmosedici. «Per me è stato un weekend veramente duro - ha detto l'americano - La pista di Austin è fantastica, ma purtroppo ho perso un po' di tempo nei primi giri ed ero in difficoltà soprattutto nei cambi di direzione. Non sono mai riuscito a trovare la fiducia nell'avantreno e ad affrontare nel modo migliore le curve. I ragazzi del team avevano fatto un ottimo lavoro per prepararmi il miglior set-up per la gara, e quindi non ho nessuna scusa. Un nono posto non è quello che volevamo oggi, però sono fiducioso per il prosieguo della stagione».


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Obiettivo Bradl: «Stare lì con il gruppo di testa»

Written By Unknown on Minggu, 21 April 2013 | 22.06

Ad Austin punta alla top five ma va all'attacco del primo podio il tedesco della LCR Honda

AUSTIN - Pronto all'attacco del primo podio in carriera in MotoGp. Stefan Bradl insegue le altre Honda nel Gp di Austin e parte dalla seconda fila chiudendo le qualifiche con un ottmo quinto posto. «E' andata decisamente meglio per noi perché siamo riusciti a sfruttare al massimo la gomma dura ed è un segnale positivo. - ha detto il pilota LCR Honda - Nel quarto turno di prove siamo riusciti a fare un long run valutando meglio la reazione del pneumatico».

SI PUNTA ALLA TOP FIVE  - «Siamo sempre costanti e sono soddisfatto delle modifiche fatte fino ad ora perché mi permettono di essere veloce dal primo giro sino alla fine della gara… almeno è quello che spero. - ha concluso Bradl - Le qualifiche sono andate bene ma io non sono contentissimo: certo rientrare nella top five è il nostro obiettivo e credo che riusciremo a stare lì con il gruppo di testa».


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Dovizioso: «Vogliamo ritornare presto in alto»

Sul circuito di Austin il pilota della Ducati partirà dalla seconda fila. Più indietro il compagno di squadra Hayden che scatterà dalla quarta

AUSTIN - Andrea Dovizioso ok, Nicky Hayden più indietro. Fortune alterne per i due piloti della Ducati nelle qualifiche del Grand Prix of the Americas: Dovizioso partirà dalla seconda fila, Hayden dalla quarta sul circuito di Austin.

BELLA PISTA - «Per tutto il weekend siamo andati bene, quindi sono contento. - ha detto Dovizioso che ha segnato il suo miglior tempo al penultimo giro e partirà dal sesto posto in griglia - La pista è molto bella, il grip è diventato quasi normale e quindi anche guidare la mia GP13 è molto divertente. Il distacco dai primi è abbastanza importante, ma lo è per tanti altri piloti. Sarà una gara anomala perché il circuito è nuovo per tutti. Sappiamo di avere ancora dei limiti ma stiamo lavorando bene e vedo ottimismo in squadra perché vogliamo ritornare presto in alto».

HAYDEN ANSIOSO - Decisamente meno soddisfatto Nicky Hayden che durante la sua prima uscita nel turno di qualifica ha percepito una leggera vibrazione al retrotreno e, dopo essere rientrato ai box per cambiare la ruota posteriore, ha segnato il suo miglior tempo all'ultimo giro. «Abbiamo fatto dei progressi stamattina e quindi pensavamo di essere più competitivi nelle qualifiche. Partire in decima posizione su questa pista non è ideale.  - ha spiegato lo statunitense - Vedremo come vanno le cose, soprattutto alla prima curva, dove a mio parere sarà interessante vedere se riusciamo a passare tutti senza problemi. Abbiamo ancora qualche problema all'avantreno, che mi toglie un pò di fiducia, ma ciò nonostante sono ansioso di fare questa gara».


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Austin, fiducia Rossi: «Sono soddisfatto»

Written By Unknown on Sabtu, 20 April 2013 | 22.06

Il pilota della Yamaha: «Il cambio di set up che abbiamo fatto dopo questa prova, mi fa essere più fiducioso»

AUSTIN - Promosso con qualche riserva dopo la prima giornata di prove libere il nuovo tracciato di Austin. Davanti a tutti si è piazzato Marc Marquez, che già nei test privati aveva dimostrato parecchio feeling con questa pista. Honda e Yamaha ci sono ma anche la Ducati sembra funzionare bene e lo conferma un "ex" di lusso. «Le Ducati qui possono avere una possibilità - ha detto Valentino Rossi - in queste condizioni la Desmosedici ha un vantaggio e poi Dovi è stato bravo a interpretare subito questa pista».

IMPRESSIONE BUONA - «La pista non è come quando siamo venuti qui nelle prove. - ha proseguito il Dottore che ha chiuso le seconde libere con il quinto tempo -  Ci vuole ancora un po' di tempo, ma sono comunque soddisfatto. L'impressione è buona. Il cambio di set up che abbiamo fatto dopo questa prova, mi fa essere più fiducioso».

MARC BRAVO E GIOVANE - Fiducia ok, ma la Honda sta lì davanti. «Marc è bravo e ha anche 20 anni - ha aggiunto ancora Rossi - è chiaro che sia subito davanti. Riguardo a me, devo ancora prendere tutti gli automatismi su questa pista che continua a non piacermi, soprattutto nelle zone con i tornanti che ci rallentano troppo».


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Team Gresini ricorda Kato, dieci anni dopo

Oggi il 74, il numero indimenticabile del pilota giapponese scomparso dieci anni fa, sarà sulle livree delle Moto3, Moto2 e MotoGp del team

AUSTIN - «Sono ormai dieci anni che manca dal motomondiale il sorriso semplice e sincero di Daijiro Kato. Dieci anni senza il 74, un numero che è rimasto in tutti noi e nel cuore del Team». Fausto Gresini ricorda il campione giapponese morto il 20 aprile del 2003 dopo l'incidente di due settimane prima nel corso del Gp di Suzuka. «Un campione che con le sue straordinarie gare ha regalato forti emozioni e che verrà ricordato per sempre. Oggi il 74, il numero indimenticabile di Daijiro Kato, sarà sulle livree delle Moto3, Moto2 e MotoGp dei team di Fausto Gresini, un omaggio dovuto in ricordo di un grande campione che ha esaltato il motomondiale», hanno spiegato dal team.

IL 74 SULLE MOTO - «Il 20 aprile è per tutti noi una data molto triste. Oggi noi lo vogliamo ricordare come lo abbiamo conosciuto, con il sorriso che ci regalava in quei momenti bellissimi quando vinceva ma anche nelle serate lontano dai Gp. - ha ricordato Fausto Gresini -  La sua semplicità e il suo modo estroso di proporsi erano due straordinarie componenti del suo modo di essere. Oggi il 74 sarà sulle carene delle nostre moto. Un dovuto omaggio - ha concluso Gresini - a un grande campione che resterà per sempre nei nostri cuori e che desideriamo sia ricordato nel tempo».


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Rossi: «In gara serve la testa giusta»

Written By Unknown on Jumat, 19 April 2013 | 22.06

Il Dottore pensa a restare concentrato dopo i disagi per arrivare in Texas: dai ritardi in aeroporto, all'incendio nei box

AUSTIN - Forse Valentino Rossi avrebbe fatto prima ad arrivare in sella alla sua moto. Per arrivare ad Austin, sede del Circuit of the Americas, il pilota italiano ha dovuto superare ogni genere di disavventura, prima tra tutte il ritardo nei voli. «Ho fatto due ore e mezza di fila per il controllo passaporti a Boston - ha detto Valentino - poi sono arrivato ad Houston invece che a Austin e da li abbiamo preso un taxi. Sono 300 km, ma era l'unica opzione possibile per venire qui in tempi ragionevoli».

PROBLEMI AI BOX - Come se non bastasse Rossi ha appreso anche delle difficoltà ai box (incendiato quello della Tech3 per un corto circuito, con disagi anche per Yamha e LCR) e della terribile esplosione che ha praticamente distrutto la cittadina West a sole 120 miglia dal tracciato dove si correrà domenica.
«Non è stato un grande inizio - dice ancora - il viaggio, l'esplosione qui vicino...il box. Speriamo che tutto vada per il meglio e che nell'incendio non si siano rovinati anche i pezzi di ricambio che dovremo usare nelle prossime gare».

LA TESTA ALLA GARA  - Il Dottore, però, resta concentrato sulla gara. «La pista e' bella per il 75%. Poi però ci sono quei classici tornantini alla Tilke (l'ingegnere tedesco responsabile del design ndr) che vanno bene per la Formula 1, mentre per noi non sono il massimo. Riguardo alla gara, bisognerà vedere come andranno le prove. Io non voglio partire con la mentalità di essere già sconfitto o di dovermi solo difendere. Qui Lorenzo ha finito i test dietro alle Honda, ma non è andato poi così male. Poi dopo i test fatti qui, abbiamo cambiato il setting della moto e dalle prove di Jerez e nella gara del Qatar mi sono trovato subito meglio».


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Lorenzo: «Austin mi mette in difficoltà»

Secondo il pilota della Yamaha, il Circuito delle Americhe è uno dei più difficili provati in carriera

AUSTIN - Jorge Lorenzo affronta con la dovuta cautela la vigilia del Gran Premio di Austin. Si correrà sul Circuito delle Americhe, novità assoluta per il Motomondiale, anche se in Texas è andata in scena una sessione dei test invernali, nella quale ha girato anche il pilota della Yamaha. «Qui è stata dura per noi, ma sono curioso di vedere com'è cambiata la pista - afferma il campione del mondo in carica - Proveremo a fare bene, anche se per me quello di Austin è uno dei circuiti più difficili provati in carriera».

MARQUEZ  Ci va cauto anche Marc Marquez, che qui ad Austin nei test ha fatto registrare il tempo migliore: «Probabilmente ci saranno differenze importanti tra chi ha provato qui e chi no, ma scommetto che da sabato già sarà tutto bilanciato - dichiara il pilota Honda -  Il tracciato qui è molto complicato e sarà fondamentale la linea, soprattutto nel primo settore».

CRUTCHLOW Cal Crutchlow invece, è già pazzo della pista: «Ho fatto qualche giro del circuito e devo dire che è fantastico. La prima parte è pazzesca. Daremo il massimo ma sarà quasi impossibile correre con i migliori che hanno provato la pista qui un mese fa» ha commentato il britannico della Monster Yamaha Tech 3. Infine anche Ben Spies, l'uomo 'di casa' (il pilota della Ignite Pramac Racing vive a Long View, in Texas) tesse le lodi del COTA: «L'ho provato con una moto da strada e mi ha impressionato. E poi volete mettere la comodità di raggiungerlo da casa, in macchina?».


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Barberà: «CRT, voglio il primo posto»

Written By Unknown on Kamis, 18 April 2013 | 22.06

Lo spagnolo della Avintia Blusens crede che la novità del circuito texano potrà riservare sorprese positive

AUSTIN - Pista nuova e partenza alla pari per tutti, un vantaggio secondo Hector Barberà, che in Texas punta a primeggiare fra le CRT. «Di solito i nostri avversari hanno i dati e l'esperienza delle stagioni precedenti - dice lo spagnolo parlando del secondo appuntmento del motomondiale - ma ad Austin partiamo tutti da zero e sono convinto che le differenze saranno ridotte».

PRONTO A VINCERE - Il pilota della Avintia Blusens in Qatar è risalito parecchio: 22esimo in griglia di partenza ha chisuo al 13esimo posto. «Ci saranno aggiustamenti per sospensioni ed elettronica da fare, sarà una gara tutta diversa, ma sono fiducioso in una buona prova. Non abbiamo bisogno di aspettare ancora, possiamo vincere già adesso e puntare al primo posto tra le CRT».


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Salom: «Prove libere fondamentali a Austin»

Il leader della Moto3 si prepara ad affrontare la gara di domenica con l'incognita della pista

AUSTIN - «In queste ultime due settimane ho cercato di reperire tutto il materiale per avere la migliore  conoscenza possibile della pista di Austin». Il leader del mondiale di Moto3, Luis Salom, si prepara al MotoGp delle Americhe con il timore, al pari degli altri piloti, di non conoscere a sufficienza il tracciato.

BEL CIRCUITO - «La parte più importante del lavoro la faremo quando ci troveremo lì – ha proseguito il pilota spagnolo – facendo giri di ricognizione a piedi con i nostri tecnici e ingegneri per analizzare il circuito».
Salom crede che le prove libere saranno fondamentali per fare bene anche in gara: «Le prime libere saranno importantissime – ha detto – in quanto faremo molti giri che ci consentiranno di preparare al meglio la gara. Questo circuito è bello e molto divertente, se lo studiamo bene potremo fare una grande gara».


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Ducati, la 'rossa' alla scoperta di Austin

Written By Unknown on Rabu, 17 April 2013 | 22.06

Hayden e Spies hanno girato sul circuito texano con la 1199 da strada, pista tutta nuova per Dovizioso

AUSTIN - L'appuntamento in Texas rischia di essere un salto nel buio per la Ducati: il secondo Gp in calendario per il Motomondiale è un'incognita quasi assoluta per i piloti della 'rossa'.
Hayden, insieme al connazionale del Team Pramac Racing Ben Spies, ha preso parte al lancio internazionale della 1199 Panigale R stradale, avvenuto proprio sul circuito texano. Per il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso invece sarà un vero e proprio battesimo su questo tracciato, che viene considerato da tutti piuttosto difficile da imparare.
La lunghezza del COTA è di 5.513 metri, e il circuito contiene ben venti curve, compresa la prima a sinistra che segue la salita ripida e già famigerata del rettilineo di partenza. La larghezza della pista (15 metri) dà ai piloti diverse possibilità per le traiettorie.

DOVIZIOSO SI ENTUSIASMA - «Non ho mai girato al Circuit Of The Americas, ma da quello che ho visto in video mi sembra un tracciato molto grande, molto bello ma anche molto impegnativo», dice Andrea Dovizioso, che rispetto ai rivali di Honda e Yamaha non avrà a disposizione le informazioni raccolte dai team giapponesi nei recenti collaudi. «Purtroppo noi non abbiamo provato al Cota con la MotoGP, al contrario di altri piloti, e quindi per noi almeno all'inizio sarà più difficile. In ogni modo mi entusiasma l'idea di poter girare su una nuova pista», dice il romagnolo.

NICKY GIOCA IN CASA - Sarà comunque un appuntamento speciale per Nicky Hayden, che giocherà 'in casa'. «Avere tre Gran Premi qui negli Usa per me è quasi un sogno e il Cota è davvero un bellissimo circuito», dice l'americano. Il tracciato, che si aggiunge agli storici Indianapolis e Laguna Seca, «è nuovissimo, sicuro e attrezzato bene. Ci ho già girato con una Ducati stradale quindi conosco il layout, anche se sarà molto diverso provare con una MotoGp», dice prima di soffermarsi sulle caratteristiche della pista. «Il tracciato è molto vario e non è per niente facile. È lungo, abbastanza largo, e molto guidato e da alcune curve strette si esce un pò alla cieca. Mi piacciono le sfide impegnative, e sicuramente questa è una di quelle. Speriamo che i tifosi americani vengano a vederci numerosi per farci sentire il loro supporto», conclude.

DOPPIO LAVORO NEL WEEK END - Vittoriano Guareschi, team manager della casa di Borgo Panicale, si prepara a scoprire «una pista completamente nuova per noi e da come è stata descritta da Nicky, che ci ha già potuto girare con la Panigale R stradale, sarà anche molto difficile da interpretare». «Le sue caratteristiche sono i rettilinei veloci, le staccate brusche con tornantini molto stretti e, in alcune parti, i curvoni da raccordare», prosegue. «Dato che il nostro team non ha provato al Cota, nella prima parte del weekend texano ci sarà un doppio lavoro da svolgere, alla ricerca del setup generale e della messa a punto dell'elettronica. Avremo bisogno di buone condizioni meteo in tutti i turni. Per noi sarà un weekend tutto da scoprire, ma siamo fiduciosi», conclude.


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Edwards: «Con NGM potenziale infinito»

«Rispetto allo scorso anno siamo cresciuti di un trilione» dice il texano, pronto a far dimenticare il pessimo esordio

AUSTIN - Colin Edwards in Texas ci è nato e per il prossimo appuntamento della MotoGp, sul circuito di Austin, è pronto a far dimenticare il pessimo esordio in Qatar, dove si è ritirato per un problema meccanico. «Dobbiamo ancora fare tanto lavoro e abbiamo poco tempo - dice il pilota della NGM, compagno di scuderia di Claudio Corti - ma rispetto allo scorso anno abbiamo un potenziale migliore di un trilione di volte. Quando facciamo una modifica, che sia meglio o peggio per la moto, alla fine della giornata riusciamo a capire se abbiamo fatto un passo nella direzione giusta. E' bello avere una moto che puoi modificare e 'sintonizzare' a piacimento».

20 ANNI IN SELLA - Venti anni di carriera e il titolo di 'nonno' del Mondiale - ne ha 39 - Edwards ha passato più di metà della sua vita in sella a una moto da competizione, con in bacheca anche due titoli mondiali della Superbike, ma ancora non ha perso nulla dell'entusiasmo per il mondo delle due ruote. «Mi piacciono le modifiche che dovrebbero arrivare nel campionato del prossimo anno - ha detto ancora in un'intervista a MotoGp.com - renderanno le corse più competitive, mi fanno venire voglia di salire su una moto con cui posso spingere al massimo».


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Marquez: «Ad Austin piedi per terra»

Written By Unknown on Selasa, 16 April 2013 | 22.06

Il rookie della Honda sta vivendo un sogno, ma pensa già a lavorare in vista del secondo appuntamento

AUSTIN - Marc Marquez non vuole perdere il contatto con la realtà. «Sto vivendo un sogno, ma è il momento di tornare con i piedi per terra - dice dopo il podio all'esordio nel Gp del Qatar - e di concentrarci sul lavoro che ci attende». Il prossimo appuntamento della MotoGp riserva un circuito tutto nuovo, in Texas. Marquez però ha potuto testare la pista con la Honda.

CHICANE DECISIVE - «Austin sarà interessante, abbiamo già girato lì e abbiamo trovato la base per le nostre scelte. Le condizioni - ha detto ancora - saranno differenti e noi dovremo prepararci nel miglior modo possibile». Secondo Marquez «La prima parte del tracciato, dove ci sono le chicane, sarà il punto in cui si potrà fare la differenza - ha aggiunto - Penso che sia lì che si giocherà la parte decisiva della gara perchè è la parte della pista che ti chiede più sforzo e una forza costante».


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Pedrosa: «In Texas pronto al riscatto»

Il vice campione del Mondo dovrà far dimenticare il Qatar. «In test in Texas, una buona base per l'assetto della moto»

AUSTIN - Dani Pedrosa non avrà più scuse dal prossimo Gp: in Qatar è arrivato quarto, dietro il suo nuovo compagno di squadar Marc Marquez, in Texas dovrà riscattare il suo rango di vice campione del Mondo. L'obiettivo è fissato: cancellare la delusione della prima gara.
«So quale è stato il problema, ora è tutto a posto per la prossima gara. Siamo stati a Austin poco più di un mese fa - dice Pedrosa ripensando ai test - e sono sicuro che i collaudi ci serviranno come punto di partenza per la scelta dell'assetto».

GARA DIVERSA DAI TEST - «Questo tracciato - ha detto ancora - presenta molte curve strette, il ritmo cambia da un settore all'altro. Certo, con tante moto in pista la situazione sarà diversa rispetto a quella dei test. L'asfalto sarà più gommato, speriamo che la moto funzioni a dovere». Pedrosa deve riprendere il comando all'interno del team, visto che il connazionale Marquez all'esordio nella classe regina gli ha soffiato il terzo gradino del podio.


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"Brindisi" speciale per la Fondazione Simoncelli

Written By Unknown on Senin, 15 April 2013 | 22.06

43 mila euro raccolti all'asta benefica di bottiglie Luis Franciacorta in edizione speciale, autografate dai piloti della MotoGp, da personaggi dello spettacolo e dello sport

RICCIONE - Ben 43 mila euro raccolti, destinati dalla Fondazione Marco Simoncelli alla ristrutturazione della ex casa vacanza Santa Marta di Coriano per farne un centro di accoglienza diurno per ragazzi disabili. E' il risultato dell'asta benefica di bottiglie Luis Franciacorta in edizione speciale, autografate dai piloti della MotoGp, da personaggi dello spettacolo e dello sport, che si è svolta sabato scorso sul lago di Como. Alla serata hanno partecipato anche Andrea Dovizioso, Simone Corsi, Mattia Pasini, Flavia Pennetta, Bernardo Corradi con Elena Santarelli, Bobo Vieri, e molti altri. Assente per motivi lavorativi Valentino Rossi che ha partecipato virtualmente con un videomessaggio. Proprio la bottiglia autografata dal Dottore è stata quella battuta al prezzo più alto, 9 mila euro, seguita dall'esemplare firmato da Balottelli che è arrivato a 3.300 euro.

VERSO IL SIC DAY - Le bottiglie di Luis Franciacorta Brut Brindiamo con Sic58 prodotte dalla Cantina Le Due Querce in 5858 pezzi di vetro rivestito in fibra di carbonio rivetrificato con etichetta celebrativa in titanio sono ora acquistabili on line sul sito www.cantinaleduequerce.it: anche il ricavato della vendita on line andrà tutto a favore della Onlus. A fine mese - il 27 e 28 aprile - in arrivo il secondo motomemorial Sic Day: attesi oltre 6 mila bikers nella Coriano del Sic.


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MotoGp ad Austin, Lorenzo favorito

Il campione del mondo ha una marcia in più con Rossi e Marquez. Bradl punta alla top five

AUSTIN - A Losail lo spettacolo è stato di alto livello e dopo il debutto pieno di scintille la MotoGp si sposta negli Stati Uniti per la seconda tappa del Mondiale. Dopo aver dominato i Qatar, ad Austin Jorge Lorenzo parte di nuovo favorito. Per altro sarà uno dei pochi ad aver provato questo nuovo tracciato, insieme ai Rossi e Marquez. Outsider, ma non troppo, un Dani Pedrosa  che punta al riscatto dopo un esordio deludente.

BRADL E GLI ALTRI Nessun dubbio su chi dovrebbe giocarsi la top five insieme a questi quattro: Stefan Bradl (LCR Honda) è l'unico pilota non ufficiale ad aver provato il tracciato di Austin circa un mese fa, e almeno nelle libere e in qualifica dovrebbe avere la meglio su Cal Crutchlow e gli altri. Anche il tedesco e l'inglese avranno cercano la rivincita dopo le sfortunate prestazioni di Losail (fuori per una caduta e un dritto), mentre Alvaro Bautista (GO&FUN Gresini) vorrà confermare la sesta piazza ottenuta una settimana fa.

DUCATI Sarà interessante vedere come reagiranno le Ducati al nuovo layout. La potenza della Desmosedici GP13 potrebbe essere un fattore determinante, ma senza dati di partenza, potrebbe essere un fine settimana difficile per la scuderia di Borgo Panigale. Dovizioso e Iannone hanno comunque stupito in Qatar e si attendono conferme, mentre per Spies l'aria familiare potrebbe giovare parecchio.

ESPARGARO' In CRT la pista sembra non essere un fattore quando c'è Aleix Espargaró: il suo feeling con la ART del Team Power Electronics è al momento senza rivali. De Puniet (Power Electronics Aspar), Barberá (Avintia Racing MotoGP) e Yonny Hernandez (PBM) sono i primi chiamati a rispondere al dominio di Losail dello spagnolo, ma occhio anche a Petrucci (Came Iodaracing) e Corti (NGM Mobile Forward Racing Team), senza contare che Edwards (NGM Mobile Forward Racing Team) corre in casa.


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Aragon, Gara 2: doppietta Davis, Melandri 5°

Written By Unknown on Minggu, 14 April 2013 | 22.06

ARAGON - Chaz Davies su Bmw si conferma al primo posto anche in Gara 2 ad Aragon, davanti a Sylvain Guintoli e Tom Sykes. Fuori dal podio Davide Giugliano, autore di un'ottima prestazione, e l'altra Bmw di Marco Melandri, quinto. Giornata no per Eugene Laverty che non riesce a concludere la gara.

TOP 10 - Sesta piazza per la Kawasaki di Baz, seguita dalla Suzuki di Cluzel. Ottavo posto per la Ducati di carlos Checa, mentre Badovini si piazza in decinma posizione. Tra i due la Honda di Leon Haslam.


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Gara 1: vince Davies, Melandri terzo

ARAGON - E' Chaz Davies il vincitore della Gara 1 di Superbike ad Aragon. Il pilota della Bmw ha preceduto la Aprilia di Sylvain Guntioli e il compagno di squadra Marco Melandi. Ai piedi del podio la Honda di Jonathan Rea che si piazza davanti alla Kawasaki di Baz e alla Suzuki di Cluzel. Settimo posto per Carlos Checa, decima piazza per l'altra Ducati di Andrea Badovini.

FUORI PISTA - Non riescono a concludere la gara due dei favoriti, Tom Syker - autore della superpole - ed Eugene Laverty. Sfortunato anche Davide Giugliano che si arrende a pochi metri dal traguardo, quando si trovava in quarta posizione.


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Biaggi: «Rossi è resuscitato»

Written By Unknown on Sabtu, 13 April 2013 | 22.06

ROMA - «Rossi è resuscitato dalle ceneri, lo scorso anno non era nemmeno un lontano parente di quello di domenica». Parola dell'eterno rivale Max Biaggi, che in un'intervista ha riconosciuto i meriti del pilota di Tavullia. «E' stato un inizio scoppiettante».

MARQUEZ E DOVIZIOSO - «Bravo anche Dovizioso, quarto in qualifica: non mi ricordavo la Ducati così davanti da tanto tempo. Poi, in gara, ha sofferto degli stessi problemi dello scorso anno», ha ammesso l'ex pilota, ora commentatore tv. «Marquez è una bella scoperta e ad Austin prevedo già che possa fare primo o secondo».


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Aragon: superpole a Sykes, Melandri ottavo

ARAGON - Tom Sykes conquista la sua prima superpole stagionale nella seconda tappa del mondiale Superbike, sul circuito di Aragon. Con il tempo 1'56''339 si lascia alle spalle la Aprilia di Eugene Laverty e la Bmw di Chaz Davies. Solo ottava l'altra Bmw di Marco Melandri.

TOP 10 - Quarto tempo per la Aprila di Sylvain Guintoli, poi Cluzel su Suzuki e Baz su Kawasaki. Settimo Davide Giugliano, con la Honda di Jonathan Rea e la Ducati di Carlos Checa che chiudono la Top 10.


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MotGp, Rossi torna sulla pista di Tavullia

Written By Unknown on Jumat, 12 April 2013 | 22.06

TAVULLIA - 'The Doctor is in'. Valentino è tornato. E come nei giorni migliori, di derapate al Ranch di Tavullia se ne vedono in gran quantità. Ancora protagonista nel MotoGp, dopo l'esaltante rimonta che ha fatto sognare in Qatar, Vale ha fatto la sua apparizione nella pista 'di casa'. 

CARICO - E per rafforzare ancora il sodalizio con il territorio, il campione ha invitato all'allenamento il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci. Ricci, arrivato a bordo pista con i sindaci di Tavullia Bruno Del Moro e di Pesaro Luca Ceriscioli, ha assistito in diretta allo show del 'Dottore', che dopo la 'prima' stagionale è carico a mille. E gia' scalda i motori in vista del prossimo appuntamento in Texas, insieme al fratellino Luca e ai giovani centauri amici Mattia Pasini, Niccolo' Antonelli, Franco Morbidelli, Niccolo' Bulega. 

ORGOGLIO - Allegria, battute, clima da abbraccio collettivo. «Sei l'orgoglio di Pesaro e Urbino. Ci tenevamo a festeggiarti - ha detto Ricci al campione - dopo la gara esaltante in Qatar. Vogliamo trasmetterti tutta la felicità del territorio nel vederti di nuovo lottare per il titolo. Anche perchè, in un momento come questo, riporti il talento italiano sulla vetta del mondo».
«La moto va - ha confermato Rossi - quest'anno ci divertiamo, come ai vecchi tempi».


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Aragon, Melandri vola nelle libere

ARAGON - Doppietta Bmw nelle prime prove libere della Superbike sul circuito di Aragon: a far segnare il miglior tempo è stato Marco Melandri (1'58''510), seguito da Chaz Davies (+0.531) e dalla Kawasaki ZX-10R di Tom Sykes (+0.767).

DOPPIETTA BMW - Fuori dai primi tre la Aprilia RSV4 di Eugene Laverty (+1.141), finito al quarto posto davanti alla Suzuki GSX-R1000 di Leon Camier (+1.238). Al sesto e al settimo posto si piazzano le Honda CBR1000RR di Jonathan Rea e Leon Haslam. Chiudono la top ten la Kawasaki di Loris Baz, l'Aprila di Sylvain Guintoli e la Ducati 1199 Panigale R di Carlos Checa.


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Lorenzo: «Io e Rossi come Senna e Prost»

Written By Unknown on Kamis, 11 April 2013 | 22.06

Il campione del mondo: «Io e Valentino un po' più amici. Oggi controlliamo il nostro ego per il bene della Yamaha. Lui è da titolo»

MILANO - Jorge Lorenzo ha la faccia sorridente di chi, all'esordio stagionale, è riuscito a mostrare la sua superiorità. In Qatar ha fatto gara a sé: lui davanti e gli altri a inseguirlo. Ad Austin magari sarà un'altra storia, ma intanto lo spagnolo racconta le sue sensazioni e spiega il rapporto con Valentino Rossi, qualche anno fa suo acerrimo nemico nonostante dividessero il paddock e adesso valido appoggio per far volare la Yamaha. Lorenzo paragona la coppia che forma con Valentino a quella che ha fatto le fortune della McLaren a fine anni 80 (Senna-Prost) e spera che la doppietta di domenica sia «la prima di una lunga serie. A fine stagione sarebbe bello avere tre piloti Yamaha nelle prime tre posizioni». Ieri il campione del mondo era a Milano per presentare l'accordo triennale raggiunto con la Sector (guarda le foto dell'evento ): sarà ambasciatore internazionale della famosa casa di orologi e del "No Limits Team". L'Italia gli piace e qui inizia a sentirsi di casa, anche perché è stimato da tutti. Carlo Pernat, ex manager di Capirossi, lo ha paragonato come stile a Max Biaggi. «Mi ha fatto un grande complimento - ha ammesso - perché era il mio idolo in gioventù». Parole sincere come quando ha elencato i suoi pregi («In pista sono sempre concentrato e conosco i miei limiti») e ha confessato i suoi difetti: «Nella vita di tutti i giorni sono disordinato e poco puntuale». Con quello che fa durante le gare, i suoi tifosi lo perdoneranno.

Lorenzo, quella in Qatar è stata la sua gara perfetta?
«La gara perfetta non esiste, ma ammetto che è stata una delle migliori della mia carriera. Conosco bene la moto e tutto il team ha lavorato alla grande. Con la Yamaha in Qatar abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più degli altri».

Lei davanti a fare corsa a sé, gli altri a lottare alle sue spalle: per un pilota, il massimo.
«Stare in testa ed evitare i duelli è meglio, ma non potrà essere sempre così. In Qatar sono stato costante e concentrato, ma tra me e gli altri non c'è un abisso. Ad Austin sarà tutto diverso: ci saranno un'altra pista, un'altra temperatura e altri assetti da gara. Può succedere di tutto».

Chi dice che Lorenzo è il favorito numero uno per il titolo si sbaglia?
«Ho 25 punti e ci sono da correre altri 17 GP. Per me è sbagliato anche restringere la corsa al titolo ai soli Lorenzo, Rossi, Marquez e Pedrosa, perché ci sono pure altri piloti che vanno forte».

Il pericolo numero 1 è Valentino Rossi?
«Sarei felice se il testa a testa per il titolo fosse con lui perché è il mio compagno di scuderia. Per la Yamaha sarebbe stupendo. La Honda, però, va forte e ad Austin nei test Marquez ha dimostrato di essere il più veloce. Nel prossimo GP sarà lui il favorito, ma non cambierò il mio modo di guidare e la mia mentalità: punterò a vincere».

Com'è adesso il suo rapporto con il Dottore?
«Molto molto migliorato rispetto al passato, quando il nostro ego non ci permetteva di comunicare. Magari non diventeremo mai amici per la pelle, ma sicuramente lo siamo un pochino in più rispetto a 5-6 anni fa».

Il muro eretto in passato all'interno del vostro paddock non c'è più.
(Sorride) «Non era un vero e proprio muro, ma lo abbiamo tolto perché entrambi siamo cresciuti e più maturi. La prima volta che siamo stati compagni io avevo 20 anni, ero piccolo e avevo meno certezze. Valentino ne aveva 28, ma adesso anche lui vede le cose in maniera diversa. Entrambi abbiamo capito che per l'evoluzione della moto il dialogo tra due piloti è importante».

Vuole farci credere che adesso in Yamaha l'atmosfera è idilliaca?
«Siamo d'accordo su quasi tutto e questo aiuta perché abbiamo uno stile di guida simile. Tra due sportivi ambiziosi che puntano a vincere è naturale che non possa esserci amicizia vera, ma un rapporto tranquillo sì».

Non crede che con i suoi "suggerimenti" potrebbe aiutare Rossi a superarla e a vincere il titolo?
«Che sia uno dei favoriti l'ho detto prima dell'inizio della stagione e lo ribadisco adesso, dopo la prima gara nella quale ha dimostrato di andare molto forte. Valentino è tornato quello dei tempi d'oro: come pilota è quasi perfetto e se la MotoGP ha acquistato tutta questa popolarità nel corso degli anni, buona parte del merito è di Rossi. Con la sua simpatia e la sua popolarità ha fatto crescere il numero degli appassionati. Tutti i piloti dovrebbero ringraziarlo».

Un bell'attestato di stima per Valentino.
«Il suo modo di fare può piacere o no, ma come pilota non si discute. Tecnicamente è completo e nel corso degli anni ha mostrato una costanza di rendimento e una competitività notevoli. E' uno che stacca forte ed è difficile da battere».

A 34 anni Rossi può davvero puntare a vincere il decimo titolo?
«L'età non conta se hai il fisico e la testa giusta. Lui ha entrambe le cose, alle quali unisce una grande esperienza».

Nel mondo dei motori c'è mai stata una coppia forte come quella Lorenzo-Rossi?
«Mi vengono in mente Senna e Prost, compagni nella McLaren (nel 1988 e nel 1989; ndr). Erano due fuoriclasse e avevano grandi macchine. E per giunta, come noi in passato, non sempre andavano d'accordo».

Qual è stata la più grande sorpresa in Qatar?
«Marquez, strepitoso. Fa paura anche nella lotta per il titolo. E' un talento impressionante e finora ha mostrato una capacità di imparare incredibile. Ad Austin potrebbe andare ancora più forte».

Pedrosa rischia di essere oscurato da Marquez?
«Dani è stato un po' troppo criticato nella prima gara. Dopo il primo giorno era decimo o giù di lì, ma è partito dalla terza posizione dimostrando una buona progressione. In gara era arrivato secondo, poi Rossi e Marquez lo hanno superato, ma Pedrosa rimane Pedrosa».

In cosa deve migliorare la Yamaha?
«Il motore non è uno dei nostri punti forti. Stiamo provando a superare questo handicap, ma ci vuole del tempo. Come stabilità in frenata e nelle curve veloci invece le cose vanno bene e questo ci ha permesso di guadagnare almeno un decimo rispetto al passato».

Nel 2014 scade il suo contratto. Cosa farà Lorenzo?
«Nella vita non ho mai scartato nessuna ipotesi, neppure quella di correre nella Superbike. Vedremo...».

Andrea Ramazzotti


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Lorenzo: Io e Valentino un po' più amici

«Oggi controlliamo il nostro ego per il bene della Yamaha Forti come Senna e Prost alla McLaren. Lui è da titolo»

MILANO - Jorge Lorenzo ha la faccia sorridente di chi, all'esordio stagionale, è riuscito a mostrare la sua superiorità. In Qatar ha fatto gara a sé: lui davanti e gli altri a inseguirlo. Ad Austin magari sarà un'altra storia, ma intanto lo spagnolo racconta le sue sensazioni e spiega il rapporto con Valentino Rossi, qualche anno fa suo acerrimo nemico nonostante dividessero il paddock e adesso valido appoggio per far volare la Yamaha. Lorenzo paragona la coppia che forma con Valentino a quella che ha fatto le fortune della McLaren a fine anni 80 (Senna-Prost) e spera che la doppietta di domenica sia «la prima di una lunga serie. A fine stagione sarebbe bello avere tre piloti Yamaha nelle prime tre posizioni». Ieri il campione del mondo era a Milano per presentare l'accordo triennale raggiunto con la Sector: sarà ambasciatore internazionale della famosa casa di orologi e del "No Limits Team". L'Italia gli piace e qui inizia a sentirsi di casa, anche perché è stimato da tutti. Carlo Pernat, ex manager di Capirossi, lo ha paragonato come stile a Max Biaggi. «Mi ha fatto un grande complimento - ha ammesso - perché era il mio idolo in gioventù». Parole sincere come quando ha elencato i suoi pregi («In pista sono sempre concentrato e conosco i miei limiti») e ha confessato i suoi difetti: «Nella vita di tutti i giorni sono disordinato e poco puntuale». Con quello che fa durante le gare, i suoi tifosi lo perdoneranno.

Lorenzo, quella in Qatar è stata la sua gara perfetta?
«La gara perfetta non esiste, ma ammetto che è stata una delle migliori della mia carriera. Conosco bene la moto e tutto il team ha lavorato alla grande. Con la Yamaha in Qatar abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più degli altri».

Lei davanti a fare corsa a sé, gli altri a lottare alle sue spalle: per un pilota, il massimo.
«Stare in testa ed evitare i duelli è meglio, ma non potrà essere sempre così. In Qatar sono stato costante e concentrato, ma tra me e gli altri non c'è un abisso. Ad Austin sarà tutto diverso: ci saranno un'altra pista, un'altra temperatura e altri assetti da gara. Può succedere di tutto».

Chi dice che Lorenzo è il favorito numero uno per il titolo si sbaglia?

«Ho 25 punti e ci sono da correre altri 17 GP. Per me è sbagliato anche restringere la corsa al titolo ai soli Lorenzo, Rossi, Marquez e Pedrosa, perché ci sono pure altri piloti che vanno forte».

Il pericolo numero 1 è Valentino Rossi?
«Sarei felice se il testa a testa per il titolo fosse con lui perché è il mio compagno di scuderia. Per la Yamaha sarebbe stupendo. La Honda, però, va forte e ad Austin nei test Marquez ha dimostrato di essere il più veloce. Nel prossimo GP sarà lui il favorito, ma non cambierò il mio modo di guidare e la mia mentalità: punterò a vincere».

Com'è adesso il suo rapporto con il Dottore?
«Molto molto migliorato rispetto al passato, quando il nostro ego non ci permetteva di comunicare. Magari non diventeremo mai amici per la pelle, ma sicuramente lo siamo un pochino in più rispetto a 5-6 anni fa».

Il muro eretto in passato all'interno del vostro paddock non c'è più.
«Non era un vero e proprio muro, ma lo abbiamo tolto perché entrambi siamo cresciuti e più maturi. La prima volta che siamo stati compagni io avevo 20 anni, ero piccolo e avevo meno certezze. Valentino ne aveva 28, ma adesso anche lui vede le cose in maniera diversa. Entrambi abbiamo capito che per l'evoluzione della moto il dialogo tra due piloti è importante».

Vuole farci credere che adesso in Yamaha l'atmosfera è cambiata?
«Siamo d'accordo su quasi tutto e questo aiuta perché abbiamo uno stile di guida simile. Tra due sportivi ambiziosi che puntano a vincere è naturale che non possa esserci amicizia vera, ma un rapporto tranquillo sì».

Non crede che con i suoi "suggerimenti" potrebbe aiutare Rossi a superarla e a vincere il titolo?
«Che sia uno dei favoriti l'ho detto prima dell'inizio della stagione e lo ribadisco adesso, dopo la prima gara nella quale ha dimostrato di andare molto forte. Valentino è tornato quello dei tempi d'oro: come pilota è quasi perfetto e se la MotoGP ha acquistato tutta questa popolarità nel corso degli anni, buona parte del merito è di Rossi. Con la sua simpatia e la sua popolarità ha fatto crescere il numero degli appassionati. Tutti i piloti dovrebbero ringraziarlo».

Un bell'attestato di stima per Valentino.
«Il suo modo di fare può piacere o no, ma come pilota non si discute. Tecnicamente è completo e nel corso degli anni ha mostrato una costanza di rendimento e una competitività notevoli. E' uno che stacca forte ed è difficile da battere».

A 34 anni Rossi può davvero puntare a vincere il decimo titolo?
«L'età non conta se hai il fisico e la testa giusta. Lui ha entrambe le cose, alle quali unisce una grande esperienza».

Nel mondo dei motori c'è mai stata una coppia forte come quella Lorenzo-Rossi?
«Mi vengono in mente Senna e Prost, compagni nella McLaren . Erano due fuoriclasse e avevano grandi macchine. E per giunta, come noi in passato, non sempre andavano d'accordo».

Qual è stata la più grande sorpresa in Qatar?
«Marquez, strepitoso. Fa paura anche nella lotta per il titolo. E' un talento impressionante e finora ha mostrato una capacità di imparare incredibile. Ad Austin potrebbe andare ancora più forte».

Pedrosa rischia di essere oscurato da Marquez?
«Dani è stato un po' troppo criticato nella prima gara. Dopo il primo giorno era decimo o giù di lì, ma è partito dalla terza posizione dimostrando una buona progressione. In gara era arrivato secondo, poi Rossi e Marquez lo hanno superato, ma Pedrosa rimane Pedrosa».

In cosa deve migliorare la Yamaha?
«Il motore non è uno dei nostri punti forti. Stiamo provando a superare questo handicap, ma ci vuole del tempo. Come stabilità in frenata e nelle curve veloci invece le cose vanno bene e questo ci ha permesso di guadagnare almeno un decimo rispetto al passato».

Nel 2014 scade il suo contratto. Cosa farà Lorenzo?
«Nella vita non ho mai scartato nessuna ipotesi, neppure quella di correre nella Superbike. Vedremo...».


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Domenicali: «Valentino ha ancora molta fame»

Written By Unknown on Rabu, 10 April 2013 | 22.06

Il team principal della Ferrari commenta il ritorno di Rossi ai grandi livelli in sella alla Yamaha

MARANELLO - «Valentino è arrivato alla Yamaha con una motivazione pazzesca. Ho parlato con lui e mi ha detto che ha ancora molta fame». Dalle quattro alle due ruote, Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, ha così commentato il ritorno del Dottore in sella alla Yamaha, che nella prima gara della stagione 2013 gli è valso un secondo posto alle spalle del compagno di squadra Jorge Lorenzo.

NULLA DA IMPARARE - «Valentino mi ha detto che non voleva che la sua carriera finisse mestamente (dopo due deludenti anni alla Ducati, ndr), era stanco di non vincere e allo stesso tempo non ha nulla da imparare», ha proseguito Domenicali. «Una cosa è certa: per gli spagnoli sarà molto dura batterlo».

PAROLA DI LORIS - Al team principal della Ferrari fa eco Loris Capirossi, che punta sul forte su Rossi: «Sono stato uno dei primi a sostenere che con il ritorno in Yamaha Valentino sarebbe andato forte sin da subito e che avrebbe lottato per il titolo. Il talento non invecchia, né si perde. In questa stagione sarà un rivale molto scomodo per chiunque voglia puntare al titolo», ha concluso Capirossi.


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MotoGp, a luglio test in Argentina

ROMA - La MotoGp sbarcherà già nel 2013 in Argentina. Dall'1 al 5 luglio, piloti e team si sposteranno da Assen in Argentina per testare il tracciato di Santiago del Estero. In più i piloti parteciperanno ad attività promozionali non solo a Santiago del Estero, ma anche a Buenos Aires.

STUDIO DEL TRACCIATO Diverse squadre prenderanno parte ai test, tra  Honda, Ducati e Yamaha. Il programma prevederà due giorni di test per raccogliere dati sul tracciato che ospiterà il Gran Premio de la República Argentina nel 2014. I dettagli sulle e sulle attività verranno diffusi in seguito.


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Melandri ottimista: «La spalla va meglio»

Written By Unknown on Selasa, 09 April 2013 | 22.06

JEREZ - Due settimane fa aveva ammesso di essere preoccupato per il recupero troppo lento della spalla infortunata. Dopo i test a Jerez della Superbike, Marco Melandri è invece sembrato più ottimista. Sulla sua BMW è stato in grado di chiudere 101 giri in due giorni, un risultato decisamente buono visti i dolori che lo affliggevano. «Il recupero si sta rivelando positivo - ha detto il pilota italiano  - Per il momento fatico ancora un po' e mi mancano forza e flessibilità, ma sento molto meno dolore. Credo di essere sulla strada del completo recupero».

VERSO ARAGON L'efficienza fisica ha aiutato Melandri a provare alcune soluzioni tecniche in vista della gara di Aragon: «Ho usato il test per lavorare su me stesso e per provare alcune soluzioni elettroniche. Siamo riusciti a percorrere qualche giro sull'asciutto anche se le condizioni sono state per difficili per gran parte del tempo. Sono contento perché abbiamo trovato buone idee per il futuro e credo che stiamo facendo un ottimo lavoro».


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Con l'impresa di Rossi ascolti alle stelle

La rimonta di Valentino in Qatar incolla gli italiani davanti alla tv: l'hanno vista in oltre 6 milioni, per uno share del 17,5%

ROMA - Adrenalina pura, anche in tv. Le emozioni del primo Gran Premio della stagione in MotoGp hanno trascinato alle stelle gli ascolti della gara sul circuito di Losail, dove Valentino Rossi è stato protagonista di una delle più belle rimonte della sua carriera. Lo share del primo Gran Premio - si legge sul sito ufficiale della MotoGp - è stato praticamente da record ovunque. E il picco di ascoltatori lo ha raggiunto proprio l'Italia, incollata allo schermo a vedere le imprese del "Dottore". Per la tv italiana si è registrata una punta massima di 6,63 milioni di ascoltatori per uno share del 17,5%. La gara del Qatar è andata forte anche in Spagna, dove il picco di ascolti, grazie alle gesta di Marc Marquez, ha raggiunto i 5,2 milioni di utenti, per uno share del 25,2%.

CRUTCHLOW DA RECORD Nei test pre-stagionali è andato fortissimo, prendendosi i titoli dei giornali e delle tv britanniche. Cal Crutchlow, pilota della Monster Yamaha Tech 3 che ha poi chiuso al quinto posto, ha fatto schizzare in alto gli ascolti tv della MotoGp nel Regno Unito. Gli spettatori che hanno deciso di vederlo sono stati "appena" 1,7 milioni (con un picco di 2 milioni), ma rispetto alla stessa gara dell'anno scorso si tratta di un aumento del 75%.  
È rimasto deluso chi, in Germania, ha fatto il tifo per Stefan Bradl: il tedesco è uscito all'ottavo giro, dopo aver ceduto il passo a Rossi. Per lui gli spettatori sono stati appena 410mila.


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Lorenzo: «In Texas un'altra grande gara»

Written By Unknown on Senin, 08 April 2013 | 22.06

Lo spagnolo, dopo la vittoria nella prima gara stagionale, loda Rossi e guarda già avanti

BARCELLONA - «Gli avversari sono stati molto forti, non bisogna lasciarsi ingannare dal vantaggio che ho accumulato alla fine della gara». Jorge Lorenzo si gode la vittoria nella prima corsa della stagione, ma rende l'onore delle armi ai rivali che gli hanno dato battaglia.

I RIVALI - «Valentino è un pilota che ha vinto più di cento gare e nove mondiali – ha detto il pilota della Yamaha a proposito del compagno di squadra, che ha centrato un ottimo secondo posto - è logico che quando è in possesso di una moto sulla quale si trova a suo agio è molto veloce e sono contento per lui, perché ha avuto due anni bui alla Ducati e invece ora ha dimostrato di saper andare ancora forte».
Sui rivali della Honda, che ha piazzato Marquez e Pedrosa rispettivamente al terzo e quarto posto, Lorenzo ha detto: «La Honda ha fatto bene, è migliorata ma la cosa più importante, soprattutto su questo circuito, è restare costanti nei risultati».

MOTO MIGLIORE - Infine il campione del mondo in carica guarda alla prossima sfida, tra due settimane sul circuito di Austin in Texas: «Il circuito ha lunghi rettilinei e forse faremo più fatica rispetto al Qatar, ma la moto è migliorata rispetto allo scorso anno e sapremo sicuramente fare una grande gara», ha concluso lo spagnolo.


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Pedrosa: «Ho fatto quel che ho potuto»

Lo spagnolo parla dopo il quarto posto in Qatar: «Non sono riuscito a fermare Rossi»

LOSAIL - La stagione non è iniziata come avrebbe sperato, visto che in Qatar ha rimediato solo il quarto posto, dietro Rossi e il compagno di squadra Marquez. Dani Pedrosa ammette le difficoltà: «Ho fatto quello che potevo, ma non è stato abbastanza - ha detto lo spagnolo al termine della corsa - La gara è stata buona in parte. Ho guidato a un buon livello, anche se ho dovuto combattere per parecchio tempo con la mancanza di grip. Ho visto subito che Lorenzo andava molto più veloce e ho cercato di mantenere la posizione».

ROSSI TROPPO VELOCE «Ho cercato al massimo di resistere - continua Pedrosa - Ma poi Rossi è arrivato velocissimo e non sono riuscito a fermarlo». Sulle cause che lo hanno rallentato, il vicecampione in carica spiega: «Forse è stato un problema sul posteriore, ci ha dato noie durante tutto il week-end. E' un peccato essere fuori dal podio, considerati i buoni test pre-stagione».


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Crutchlow mette paura a Lorenzo

Written By Unknown on Minggu, 07 April 2013 | 22.06

Il britannico della Yamaha Tech3 è «esplosivo», parola di Jorge. Per Cal oggi la gara se la giocano in sette

LOSAIL - «È stata dura perché Cal è un pilota esplosivo e velocissimo sul giro, ho dovuto metterci tutto me stesso». Parola di Jorge Lorenzo, che per ottenere la pole in Qatar, all'esordio del MotoGp 2013, ha dovuto fare i conti con uno scatenato Crutchlow. Il pilota britannico con la Tech3 avrebbe preferito «una Q2 più corta, adesso sarei in pole», ha detto scherzando al termine della sessione di qualifica.

SETTE IN LOTTA PER LA VITTORIA - Cal oggi si aspetta «una bella sfida. Ne sono sicuro perché ci sono almeno sette piloti che possono lottare per la prima posizione, sarà una gara combattuta». Quindi per Crutchlow anche Valentino potrebbe essere ancora un'insidia. Anche se secondo avrà il vantaggio di partire dalla prima fila, per questo dice di essere «felice. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro durante tutto il fine settimana».


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Hayden: «Bravo Dovi, ora recupero»

Lo statunitense della Ducati frenato da chattering e traffico, adesso prenderà 'esempio' dal compagno di squadra

LOSAIL - Undicesimo su dodici non è un buon risultato per Nicky Hayden, soprattutto se davanti ti trovi la Ducati Pramac di Iannone e l'altra rossa ufficiale, con Dovizioso finisce quarta in qualifica. «Certamente non posso ritenermi soddisfatto, soprattutto perché un anno fa qui ho girato un secondo più veloce. Purtroppo io non sono riuscito a fare un buon lavoro» ha ammesso lo statunitense.

CHATTERING E TRAFFICO - «Nella mia prima uscita ho sofferto di parecchio chattering, e sono stato costretto a tornare al box - ha spiegato - Sono uscito con gomme nuove e quando stavo per iniziare il mio giro veloce mi sono trovato davanti altri piloti appena usciti dai box ed ho fatto troppi errori in mezzo al traffico».

COMPLIMENTI PER DOVI - Adesso però Nicky è pronto a prendere 'esempio' da Dovizioso. «Voglio fare i miei complimenti ad Andrea per la sua ottima prestazione. Credo che i nostri set-up siano molto vicini, e certamente dovremo dare un'occhiata anche ai suoi dati».


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Lorenzo: «Aspetto le qualifiche»

Written By Unknown on Sabtu, 06 April 2013 | 22.06

Il pilota Yamaha è sereno, un millesimo di distacco da Marquez non lo turba ed è pronto a fare di più

LOSAIL - Jorge Lorenzo è sereno, stare dietro di un millesimo a Marquez nelle libere non lo sconvogle più di tanto «Sono molto curioso di vedere come va la qualifica con la nuova formula, ci sarà solo da concentrarsi su fare quattro giri veloci», dice il Campione del Mondo in carica. Oggi il team Yamaha deciderà se montare nella Q2 il telaio vecchio o quello nuovo, fino a qui alternato nelle libere, «non abbiamo ancora deciso quale sia più adatto».

SODDISFATTO DELLE MODIFICHE - «Sono molto soddisfatto delle modifiche che abbiamo fatto sulla moto perché è migliorata molto - ha detto ancora Jorge - Negli ultimi istanti anche la pista è migliorata, mentre all'inizio era davvero sporca» ha detto riferendosi alle libere sulla pista del Qatar, dove è pronto a lottare per la pole e a «fare ancora di più».


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Rossi: «Obiettivo restare davanti»

Valentino vuole la prima fila con la Yamaha e per la gara «la scelta delle gomme sarà importante»

LOSAIL - «Siamo pronti per le qualifiche con l'obiettivo di iniziare il più avanti possibile, magari in prima fila». Valentino Rossi è pronto a scendere in pista, dopo aver superato «un mal di testa molto forte, quindi non ero al 100%». Per la sessione di qualifica - la Q2 in programma oggi dalle 20 alle 20.15 - sta già meglio ed è pronto a «dare il massimo».

GOMME DETERMINANTI PER LA GARA - Lo sguardo di Vale va già oltre. «Le prove non sono andate così male, stiamo continuando a lavorare per la gara. Dobbiamo ancora decidere quali pneumatici utilizzare, che sarà molto importante per domenica». Valentino è arrivato in Q2 grazie al quarto tempo registrato nelle tre sessioni di prove libere.


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Lorenzo sempre primo: «Buon segnale»

Written By Unknown on Jumat, 05 April 2013 | 22.06

LOSAIL - «Iniziare in questa maniera, con tre Yamaha nelle prime tre posizioni, è davvero un buon segnale. Significa che la pista è ottima per la nostra moto e oggi è andato tutto per il verso giusto». E' il bilancio di Jorge Lorenzo che, nelle prime prove sul circuito di Losail ha fatto segnare il miglior tempo, precedendo per 58 millesimi Cal Crutchlow e per 70 il suo compagno di squadra Valentino Rossi.

DA MIGLIORARE - «Dobbiamo però migliorare in tre aspetti: innanzitutto la pista e lo stile di guida, e credo che anche sulla moto si possa fare qualcosa», ha continuato. Oggi sono in programma altre due sessioni di prove, alle 17 e alle 19.55 (ora italiana).


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Dovizioso quinto all'esordio in Qatar

LOSAIL - «Sono contento del quinto tempo soprattutto perché ho fatto tre giri con lo stesso passo e avrei potuto farne uno ancora più veloce, se non fossi stato disturbato dal traffico in pista». Andrea Dovizioso è soddisfatto della prestazione della sua Ducati sul circuito di Losail anche se ammette che «ci sono sicuramente margini di miglioramento».

GOMME - «Quelli davanti a me hanno usato gomme morbide mentre io sono stato l'unico a usare una gomma dura», sottolinea il pilota italiano, che si prepara ad affrontare le due nuove sessioni di prove di oggi, «in cui cercheremo di concentrarci un po' di più sul passo di gara».

IL CIRCUITO - «Il primo turno qui in Qatar - spiega Dovizioso - è sempre un po' particolare e questi non sono tempi di riferimento per il passo, perché la pista di Losail è un po' estrema per quanto riguarda le traiettorie a causa della sabbia che c'è fuori dalla linea ideale». Il compagno di squadra Nicky Hayden ha avuto qualche problema, «ma non sono ancora sicuro della causa. Abbiamo quindi cambiato moto, montando gomme diverse, e il feeling è subito migliorato permettendomi di ottenere buoni riscontri. Mentre la pista diventava sempre più pulita, sono migliorato anch'io anche se perdevo alcuni decimi nelle ultime tre curve a destra».

OTTIMISMO - Lo statunitense, comunque, è ottimista. «Se riusciremo ad affrontare meglio l'ultima parte del circuito ed a ridurre la tendenza ad impennare, penso di poter abbassare il mio tempo in modo significativo. Per me non è stato esattamente un buon inizio, ma sono sicuro che possiamo migliorare e difenderci bene qui in Qatar».


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MotoGp, in Qatar al via le nuove qualifiche

Written By Unknown on Kamis, 04 April 2013 | 22.06

Con il nuovo formato 3 sessioni libere di 45 minuti saranno determinanti: oggi si parte alle 18.55 ora italiana

LOSAIL - Il primo appuntamento con la MotoGp 2013, in calendario questo week end in Qatar, sarà anche l'occasione di testare le nuove regole per le qualifiche ufficiali. Le novità più importanti riguardano proprio la classe regina e il formato di libere e qualifiche.

LE LIBERE - Il nuovo formato prevede 3 sessioni libere di 45 minuti che saranno determinanti per accedere alle qualifiche: vista la differenza di fuso orario con il Qatar, la prima free practice sulla pista di Losail si svolgerà alle 18.55 di oggi, le altre due sessioni saranno domani alle 17 e alle 19.55. La differenza quest'anno riguarderà i tempi  di queste sessioni che permetteranno  di creare la griglia dei partecipanti alle Q1 e Q2.

QUALIFICHE - La Q1 (in programma sabato alle 19.35) includerà tutti i piloti che hanno girato con tempi fuori dalla top 10 e sarà di 15 minuti. I due più veloci entreranno di diritto nella Q2 (alle 20), mentre gli altri troveranno spazio a partire dalla 13esima posizione sulla griglia di partenza. Per ovviare ad improvvisi cambi, ci saranno a disposizione 30 minuti di libere 4 che si terranno appena prima delle due session di qualifica (fra le 18.55 e le 19.25 di sabato). Queste non conteranno a livello di tempi per l'ingresso in Q1 o Q2.

di seguito gli orari completi
Giovedì
4 Aprile 2013

Moto3FP1

17:00 - 17:40

Moto2FP1

17:55 - 18:40

MotoGPFP1

18:55 - 19:40

Moto3FP2

19:55 - 20:35

Moto2FP2

20:50 - 21:35

Venerdì
5 Aprile 2013

MotoGPFP2

17:00 - 17:45

Moto3FP3

18:00 - 18:40

Moto2FP3

18:55 - 19:40

MotoGPFP3

19:55 - 20:40

Sabato
6 Aprile 2013

Moto3QP

17:00 - 17:40

Moto2QP

17:55 - 18:40

MotoGPFP4

18:55 - 19:25

MotoGPQ1

19:35 - 19:50

MotoGPQ2

20:00 - 20:15

Moto3WUP

20:40 - 21:00

Moto2WUP

21:15 - 21:35

Domenica
7 April 2013

MotoGPWUP

17:00 - 17:20

Moto3RAC

18:00

Moto2RAC

19:20

MotoGPRAC

21:00


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Ezpeleta: «Rossi ancora numero uno»

LOSAIL - «Nonostante negli ultimi due anni non abbia ottenuto risultati eccezionali, Valentino Rossi resta il numero uno in MotoGp». Parola di Carmelo Ezpeleta, Ceo di Dorna, che ha elogiato così la capacità del Dottore di attirare l'affetto dei fan anche quando non corre al massimo. «I media cercano sempre lui e l'anno scorso, nel Gp di Spagna, da solo ha venduto più gadget e prodotti collegati di tutti gli altri piloti messi insieme».

PER IL TITOLO Poi le parole di Ezpeleta si spostano sulla stagione di MotoGp che sta per cominciare: «Credo che Valentino, a parte le prove di Jerez, non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Sono sicuro che nella lotta al titolo combatterà anche lui. Questo perché in Yamaha sono pronti ad accogliere le sue richieste sulla modifica della moto».

QATAR SCELTA VINCENTE Infine il boss della MotoGp si è soffermato - durante la celebrazione del decimo anniversario del Gp del Qatar - sulla scelta di portare un Gran Premio nel Paese mediorientale e sui progressi fatti dalla prima edizione. «All'inizio, ricordo che tutto il personale di gara, come ad esempio gli ufficiali, veniva da fuori. Ora sono tutti locali. L'idea migliore, comunque, è stata quella di correre il Gran Premio in notturna, davvero una scelta vincente». 


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Pedrosa: «Mi sento pronto a gareggiare»

Written By Unknown on Rabu, 03 April 2013 | 22.06

Il pilota della Honda, tra i favoriti alla vittoria del titolo 2013, è carico in vista del Gp del Qatar

BARCELLONA - «Sarà molto interessante vedere come funziona il nuovo sistema di qualifiche. Non vedo l'ora di iniziare la gara». Dopo mesi di attesa e settimane di test, la MotoGp è a un passo dal debutto della stagione 2013 sul circuito di Losail, in Qatar e Dani Pedrosa parte come uno dei favoriti al successo finale.

SONO PRONTO - «Dopo lunghi test, mi sento finalmente pronto a gareggiare – ha detto il pilota spagnolo della Honda – credo che come squadra abbiamo lavorato duro per riuscire ad arrivare in testa già a inizio stagione e personalmente sono molto soddisfatto della mia condizione fisica».

INGEGNERE DI PISTA - Sulla stessa lunghezza d'onda anche Mike Leitner, ingegnere di pista di Pedrosa, che ha detto: «Dani prova moltissimo, a volte i risultati sono buoni, altre volte meno, ma la strada giusta  è questa. Con il passare degli anni ho imparato ad ascoltare i piloti per migliorare le prestazioni e con lui abbiamo creato un forte feeling», ha concluso l'ingegnere Honda.


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Lorenzo: «Sarà dura restare in cima»

Il pilota Yamaha sa che la concorrenza è ancora agguerrita: «Stupito da Marquez, Vale carico, Pedrosa velocissimo»

LOSAIL - «Il mio obiettivo sarà ovviamente riconfermarmi, ma sarà dura. Ci sono tanti piloti veloci». Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica, mette le mani avanti prima del week end di gara in Qatar, che darà il via al campionato MotoGp 2013.
Sono tre i principali antagonisti individuati dal pilota spagnolo: «Sono rimasto sorpreso dall'esordio da Marquez, poi  c'è Valentino che al ritorno in Yamaha è carico e motivato, e non dimentichiamoci di Pedrosa che è stato molto, molto veloce nella seconda parte della stagione 2012».

PRONTI A MIGLIORARE - Lorenzo sa che con idee chiare, obiettivi precisi e la giusta dose di consapevolezza - dei propri limiti e della pericolosità degli avversari - il titolo potrebbe restare sulla sua carena.
«Ci restano delle aree dove migliorare, ma complessivamente non siamo messi così male rispetto ai nostri rivali: in realtà sono convinto che abbiamo tutto il potenziale per puntare alla vittoria. Jerez è stata una tappa positiva dopo e i long run effettuati dimostrano che Yamaha può stare davanti».
La pista di Losail piace al numero 99, e iniziare da lì sarà sicuramente un buon punto di partenza.
«Sono entusiasta di tornare in Qatar e iniziare qui la stagione 2013. I test sono andati molto bene, abbiamo un buon ritmo e siamo soddisfatti delle nostre performance».


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Dovizioso: «Gap importante da colmare»

Written By Unknown on Selasa, 02 April 2013 | 22.06

BORGO PANIGALE - La Ducati sogna un debutto speciale domenica prossima sul circuito del Qatar, dove spera di ridurre il gap con i big del Motomondiale. «Sappiamo che il nostro passo non è così lontano dai primi con le gomme nuove e quindi possiamo senz'altro lottare per una buona posizione in griglia, ma in configurazione gara abbiamo ancora un gap importante da colmare», ha spiegato Andrea Dovizioso, che ha preso il posto di Valentino Rossi nella scuderia di Borgo Panigale. «Purtroppo nei test non siamo mai riusciti a fare una intera simulazione di gara, quindi per me il consumo delle gomme è ancora un punto interrogativo», dice.

IN QATAR - Il pilota può contare su un buon feeling con il circuito. «Losail è una pista che mi piace, ho sempre fatto delle belle gare. Credo che le caratteristiche della Ducati siano particolarmente adatte a questo circuito, per cui ci andremo sicuramente determinati a fare bene», conclude. «Non vedo l'ora che inizi la nuova stagione. Cercherò di affrontarla con un passo più veloce e costante, e credo che abbiamo fatto buoni progressi durante i test invernali», aggiunge il compagno di squadra Nicky Hayden.

OTTIMI TEST - «La squadra ha sfruttato bene ogni momento in cui abbiamo girato con pista asciutta e siamo riusciti a ottenere dei buoni riscontri nel recente test di Jerez, soprattutto considerando che ero reduce ad un piccolo intervento al polso», continua lo statunitense che dimostra di apprezzare il tracciato. «L'asfalto di Losail è abbastanza liscio, senza grosse ondulazioni, e quindi dovrebbe adattarsi bene alla GP13, e correre sotto i riflettori nella prima gara è sempre un'esperienza affascinante».


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Pedrosa e Marquez al top per il Qatar

LOSAIL - «In Qatar ci aspetta un lungo fine settimana, con il calendario spalmato su 4 giorni». Parola di Dani Pedrosa, che scalda i motori a Losail, dove le prime prove libere sono in programma giovedì. La prima gara dell'anno in Qatar sarà anche l'occasione, per i piloti della Repson Honda, per prendere confidenza con il nuovo sistema 'a eliminazione' che caratterizzerà le qualifiche: «Sarà interessante vedere come va con il nuovo format, non vedo l'ora», dice Pedrosa che, dopo l'addio dell'australiano Casey Stoner, è il 'senatore' del team.

MARQUEZ ENTUSIASTA - E' entusiasta il rookie Marc Marquez, campione del mondo uscente della Moto2, che ha sorpreso tutti durante i test, centrando il miglior tempo in 3 giornate di collaudi. «Abbiamo lavorato bene durante l'inverno, adesso si fa sul serio», spiega. «Il Qatar non è uno dei miei tracciati preferiti, ma mi piace comunque». Sul tracciato «ci sono molti fattori da prendere in considerazione. La sabbia che arriva dal deserto, ad esempio, condiziona il grip degli pneumatici. E poi, stiamo sempre parlando di una gara notturna», e l'adattamento alla MotoGp non è ancora completo: «Una MotoGp è molto diversa rispetto ad una Moto2: ci vorrà un po' di tempo, vediamo quanto ne servirà».


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Dovizioso: «La Ducati ha fatto progressi»

Written By Unknown on Senin, 01 April 2013 | 22.06

BORGO PANIGALE - La Ducati si prepara al Mondiale 2013 con ottime chance e performance in progresso. «Abbiamo fatto dei passi avanti molto importanti - ha detto Andrea Dovizioso, pilota di punta del team ufficiale - dimezzando lo svantaggio dai primi test», nell'ultima giornata di test a Jerez, la Ducati di Dovi è arrivata a otto decimi dalla Yamaha di Crutchlow, che ha segnato il miglior tempo.
«Purtroppo abbiamo avuto poco tempo per provare in assetto di gara, ma sono sorpreso in maniera positiva, sappiamo di non essere troppo distanti dagli altri, almeno con le gomme fresche. Il meteo non ci aiutato a fare una vera simulazione di gara, quindi non sappiamo come la moto si comporterà con le gomme usurate».

HAYDEN MOTIVATO - Nicky Hayden conferma la linea tracciata da Dovizioso. «Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, ma siamo tutti molto motivati per il Qatar - dice il pilota statunitense - di certo possiamo lottare per una buona posizoiune in griglia di partenza, ed è importante, abbiamo qualche certezza in meno per la gara».


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Jarvis (Yamaha): «Più Gp extraeuropei»

Il Managing Director vuole uno sviluppo del campionato in altri Paesi: «Tanti fan e buone prospettive economiche»

ROMA - L'attuale calendario della MotoGp, con tanti appuntamenti su circuiti europei, non riflette l'interesse per questo sport, che sta crescendo in altre aree del pianeta, le stesse che hanno anche un peso sempre più importante nelle vendite delle case produttrici. E' quanto dice Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Factory Racing, che sarebbe favorevole a «dedicare più Gp in altri Paesi che rappresentano mercati in grossa crescita, in particolare nel sud est asiatico». Al momento l'unico appuntamento nella regione è il Gp di Sepang, mentre su diciotto gare complessive ben undici sono posizionate in Europa, oltre alle gare in Qatar, Giappone e Australia.

SUD EST ASIATICO, NUOVO OBIETTIVO - «Mi piacerebbe vedere le gare anche in altre regioni, in particolare dove il mercato è in crescita, come ad esempio in Asia - dice Jarvis - Sarebbe l'occasione di rendere il campionato davvero Mondiale. Servirebbe riportare le gare in Sud America, tornare in Africa e appunto in Asia: sono zone in cui l'economia è meno in crisi e la MotoGp potrebbe avere dei benefici economici. Sono tutte aree in cui c'è un grande seguito per il nostro sport. Dobbiamo discuterne con Dorna e con gli altri team e la FIM». Di certo un ritorno e un nuovo continente sono già in calendario per il 2014, quando la MotoGp sarà di scena in Argentina, dove manca dal 1999.


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