SAN DIEGO - Entrare nel team Ducati per realizzare le proprie ambizioni: questo l'obiettivo dichiarato di Cal Crutchlow, che dal prossimo mondiale sarà in sella alla "rossa" di Borgo Panigale, al posto di Nicky Hayden. Proprio l'offerta di un posto in una scuderia ufficiale è stata la molla che ha fatto scattare il pilota britannico, determinante per dire addio alla Tech3: nessuno spazio per lui nella scuderia ufficiale, almeno non a breve, visto che Lorenzo e Rossi sono ancora ritenuti indispensabili allo sviluppo della Yamaha. Ecco allora che Cal ha preso una decisione sofferta, ma inevitabile.
POSTI PIENI - «Nella scuderia ufficiale Yamaha i posti sono già occupati - dice Crutchlow a Motorcyclenews, spiegando le ragioni che gli hanno fatto dire si alla proposta Ducati mentre è in vacanza in California, vicino San Diego - e mi hanno detto che Jorge e Valentino potrebbero restare, se lo volessero, anche dopo il 2014. Con la Yamaha non avevo possibilità di crescere: mi trovavo al posto sbagliato nel momento sbagliato». Una scelta che però non fa dimenticare a Cal gli anni trascorsi: con la Yamaha la sua storia risale al 2009, quando ha vinto il campionato Supersport con una R6. «In un altro momento forse sarei riuscito ad arrivare nella squadra ufficiale, ma non sono arrabbiato con loro. E' una cosa che non posso cambiare e comunque voglio davvero ringraziare la Tech 3 per quello che ha fatto per la mia carriera, senza loro non sarei entrato in un "factory team"».
DUCATI AL 100% - Crutchlow è pienamente convinto della sua scelta: «Come pilota ufficiale Ducati mi daranno il 100% e lo stesso farò per loro. Credo che riuscirò a lottare per le prime posizioni, magari non proprio dalla prima gara del prossimo anno, ma di certo è l'obiettivo per il futuro. Il progetto mi esalta e darò tutto me stesso. Claudio Domenicali (il CEO della Ducati ndr) ha fatto tanto per portarmi in squadra, hanno tanta fiducia nelle mie possibilità e voglio ripagarli». Il problema principale per Cal sarà sviluppare la moto. «Sarà la parte più difficile, ma guardo avanti e sono pronto alla sfida: se penso da dove sono partito e dove sono arrivato in MotoGp in così poco tempo, non c'è motivo di credere che non potrò essere ancora competitivo».
VINCERE IN TECH 3 - Crutchlow se ne va dalla Tech 3 senza polemiche, anzi. «Alla fine sarò solo nel garage a fianco e poi Poncharal (boss della Tech3 ndr) ha detto che per me in futuro la porta sarà sempre aperta - ha concluso - Adesso però penso solo a finire il lavoro per questo campionato, magari vincendo un Gp. Ora che ho un contratto per il prossimo anno, posso concentrarmi sul resto della stagione per combattere al massimo».
