MotoGp Yamaha, Lorenzo: «Terzo per i miei sbagli»

ROMA - Con una finale di campionato all'altezza delle sue capacità, Jorge Lorenzo ha in parte salvato la sua stagione, finendo alle spalle di Marc Marquez e Valentino Rossi. «Alla fine un terzo posto nel mondiale non è male - ha detto lo spagnolo a Motorcycle News - sono stato fortunato grazie a qualche errore di troppo fatto da Pedrosa nelle ultime gare, altrimenti sarei arrivato quarto».

NIENTE SCUSE - Lorenzo non accampa però ulteriori scuse e pensa già al prossimo campionato: «Se ho perso il secondo posto è stato per i miei sbagli in Qatar, ad Austin e ad Assen - ha detto ancora il pilota Yamaha - dal Sachsenring in poi sono salito sempre sul podio, con l'eccezione di Valencia. E' un buon segnale da cui ripartire per l'inizio del 2015».

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Superbike, Rea: «Per vincere serve cambiare»

ROMA - «In questi anni penso di non aver sfruttato al massimo le mie possibilità, i risultati ci sono stati, ma ora sentivo il bisogno di cambiare e credo che sia il momento di lottare per un titolo mondiale». Johnny Rea spiega così a Bikesportnews la decisione di lasciare la Honda e di passare a Kawasaki per il prossimo campionato Superbike.

DECISIONE SOFFERTA - «Ho gareggiato con la Honda da quando sono sbarcato in Sbk dal motocross, quindi la decisione non è stata facile - ha detto ancora Rea - ogni scelta ha dei lati positivi e negativi. Rispetto tanto il lavoro della squadra e delle persone in Honda, ma sentivo che mancava qualcosa, degli input e lo sviluppo necessario per poter gareggiare al massimo in un campionato così competitivo. Per vincere hai bisogno di sostegno completo e in Sbk la Kawasaki ha dietro un vero lavoro da factory».

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MotoGp Honda, Marquez: «Da grande voglio essere come Rossi»

ROMA - Valentino rossi resta il modello a cui Marc Marquez continuerà a ispirarsi: il due volte campione del mondo lo ha confermato in un'intervista ad Eurosport. «Quello che ha fatto quest'anno è incredibile - ha detto il campione della Honda - non solo perché ha corso e combattuto a 35 anni, ma soprattutto perché lo ha fatto dopo un biennio non buono in Ducati. Il primo anno del ritorno in Yamaha non è stato così buono, ma nell'ultima stagione ha mostrato quanto ancora è forte in sella a una moto».

RITORNO ALLA GRANDE - «Quando per tre o quattro anni non riesci a fare risultati, è difficile tornare in forma. Invece lui ci è riuscito e lo ha fatto in maniera eccezionale - dice ancora Marc - In Malesia, con 35 gradi in pista, mi è stato col fiato sul collo per tutti gli ultimi tre giri. Lo rispetto tanto e lo dirò sempre. Mi piacerebbe diventare come lui in futuro, ma sarà molto difficile».

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MotoGp: Honda, il segreto è nelle gomme

PETERBOROUGH - L'aderenza delle gomme usurate è stato un vantaggio fondamentale per Marc Marquez nei confronti della Yamaha. E' quanto ritiene Shuhei Nakamoto, vice presidente della HRC. Per il boss della Honda, la migliore aderenza negli ultimi giri delle gare è stata cruciale: «Il punto chiave è che quando il grip scende, è più facile per noi mantenere i tempi perché non abbiamo grande velocità in curva». La Yamaha, spiega Nakamoto a Motorcyclenews, «è chiaramente più veloce e può aprire il gas prima, ma noi siamo più stabili in frenata e svoltiamo più velocemente nelle curve lente. Loro sovraccaricano i bordi della gomma più di noi».

IN ATTESA Non a caso, prosegue Nakamoto, «in gran parte delle gare Marquez ha effettuato i sorpassi negli ultimi giri. A inizio gara è impossibile perché la velocità in curva e l'accelerazione della Yamaha sono migliori. Sembra che Marc si diverta ad aspettare, ma in realtà aspetta che gli pneumatici Yamaha perdano parte della loro efficacia».

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MotoGp Yamaha, Jarvis: «Lorenzo non sbaglierà di nuovo»

ROMA - Un'annata "no", da cui trarre lezioni e motivazioni per tornare al top: secondo Lin Jarvis, boss della Yamaha, Lorenzo è pronto a rimettersi in gioco nella prossima stagione. «A inizio stagione Jorge non stato forte come avrebbe potuto essere e nelle prime gare ha fatto alcuni errori che lo hanno portato troppo indietro - dice Jarvis - Verso la fine del campionato 2013 è stato fenomenale anche dopo la frattura alla clavicola, poi ha avuto interventi e cambi organizzativi che hanno avuto un peso, ma non credo che nel prossimo campionato ripeterà gli stessi errori».

A LIVELLO DELLA HONDA - Ma se per il pilota spagnolo non tutto è andato alla perfezione, Jarvis salva l'annata del team. «Lo scorso anno la Honda è partita da un livello migliore, poi i nostri ingegneri hanno lavorato tanto per arrivare al loro livello e direi che a fine stagione ci siamo avvicinati con performance molto simili, il finale di stagione lo dimostra - ha detto ancora Jarvis - è meglio finire alla grande, piuttosto che partire bene e poi calare. La seconda metà dell'anno è stata buona, Jorge è tornato ai suoi livelli, mentre Valentino Rossi ha proseguito a gareggiare in maniera eccezionale: chiudere con un secondo e un terzo posto non è l'ideale, ma non è neanche così male. Nel complesso per la Yamaha è stata una stagione positiva».

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MotoGp Honda, da Suppo fiducia a Pedrosa

BARCELLONA - Fiducia a Dani Pedrosa, nonostante la stagione al ribasso che lo ha messo in ombra rispetto al compagno di squadra Marc Marquez. Livio Suppo, numero uno del team Honda, ribadisce di credere nel pilota spagnolo, secondo lui in difficoltà per tutta una serie di motivi: «E' stato secondo per gran parte della stagione, poi per un paio di gare andate male - ma in una di queste non aveva responsabilità - ha perso la posizione», ha detto Suppo ad Autosport «Dani resta comunque nel club esclusivo dei "top four", i quattro che sono un passo avanti rispetto agli altri. Vedremo come andrà l'anno prossimo».

CONTRATTEMPI Pedrosa ha firmato il rinnovo fino alla fine del 2016, segno che la squadra crede in lui. «E' stato influenzato molto dal problema al braccio all'inizio della stagione - continua Suppo ricordando l'intervento chirurgico - Le gente dimentica che è stato operato dopo Jerez e che ha corso a Le Mans in condizioni molto difficili. Non è facile dire cos'è andato storto, direi che è una combinazione di fattori».

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Motogp Honda, da Suppo fiducia a Pedrosa

BARCELLONA - Fiducia a Dani Pedrosa, nonostante la stagione al ribasso che lo ha messo in ombra rispetto al compagno di squadra Marc Marquez. Livio Suppo, numero uno del team Honda, ribadisce di credere nel pilota spagnolo, secondo lui in difficoltà per tutta una serie di motivi: «E' stato secondo per gran parte della stagione, poi per un paio di gare andate male - ma in una di queste non aveva responsabilità - ha perso la posizione», ha detto Suppo ad Autosport «Dani resta comunque nel club esclusivo dei "top four", i quattro che sono un passo avanti rispetto agli altri. Vedremo come andrà l'anno prossimo».

CONTRATTEMPI Pedrosa ha firmato il rinnovo fino alla fine del 2016, segno che la squadra crede in lui. «E' stato influenzato molto dal problema al braccio all'inizio della stagione - continua Suppo ricordando l'intervento chirurgico - Le gente dimentica che è stato operato dopo Jerez e che ha corso a Le Mans in condizioni molto difficili. Non è facile dire cos'è andato storto, direi che è una combinazione di fattori».

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F1 Honda, da Suppo fiducia a Pedrosa

BARCELLONA - Fiducia a Dani Pedrosa, nonostante la stagione al ribasso che lo ha messo in ombra rispetto al compagno di squadra Marc Marquez. Livio Suppo, numero uno del team Honda, ribadisce di credere nel pilota spagnolo, secondo lui in difficoltà per tutta una serie di motivi: «E' stato secondo per gran parte della stagione, poi per un paio di gare andate male - ma in una di queste non aveva responsabilità - ha perso la posizione», ha detto Suppo ad Autosport «Dani resta comunque nel club esclusivo dei "top four", i quattro che sono un passo avanti rispetto agli altri. Vedremo come andrà l'anno prossimo».

CONTRATTEMPI Pedrosa ha firmato il rinnovo fino alla fine del 2016, segno che la squadra crede in lui. «E' stato influenzato molto dal problema al braccio all'inizio della stagione - continua Suppo ricordando l'intervento chirurgico - Le gente dimentica che è stato operato dopo Jerez e che ha corso a Le Mans in condizioni molto difficili. Non è facile dire cos'è andato storto, direi che è una combinazione di fattori».

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MotoGp, Marquez: «A Rossi darei un nove»

BARCELLONA - «A Lorenzo do un sette, così come a Pedrosa, mentre per Rossi dico nove perché è stato molto bravo. Per me e mio fratello nove e mezzo, perché c'è sempre qualcosa da migliorare». Marc Marquez fa le pagelle della stagione nell'intervista natalizia a 'Mundo Deportivo', nella quale fa il bilancio del suo secondo anno in MotoGp e dice la sua sul Pallone d'Oro. Il campione del mondo descrive il momento più bello: «Il fine settimana di Valencia. Ero già campione, ho vinto la gara e mio fratello ha conquistato il titolo in Moto3. E poi il lunedì successivo, quando abbiamo provato la moto insieme». Tra i peggiori, ovviamente, Marquez sceglie «le cadute. Si cerca di evitarle, ma anche da quei momenti si impara». Per il 2015 Marc punta a ripetersi, «ma sarà molto difficile. Soprattutto, però, spero che la mia famiglia stia in salute, è la cosa più importante. Vorrei ancora migliorare professionalmente e spero che mio fratello faccia progressi in Moto2».

VOTO A MESSI Marquez ha anche parlato di calcio. Per il Pallone d'Oro, ad esempio, dice di preferire Messi: «E' difficile scegliere quest'anno. Messi è uno dei migliori in assoluto, ma Cristiano ha fatto davvero bene e Neuer è in un grande momento di forma. Sceglierei Messi, ma devo riconoscere che gli altri due sono stati grandi». Oltre al calcio, Marc dice di seguire con interesse anche il tennis, «specie se gioca Nadal. E poi il basket quando ci sono partite importanti». Marquez trova anche il tempo di scherzare quando gli chiedono chi porterebbe a bordo della sua moto: «Mi piacerebbe una bella ragazza. Forse Irina Shayk, o mia madre, solo per il gusto di sentirla urlare». 

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MotoGp Yamaha, Rossi: «Mai stato così forte»

LONDRA - «Non sono mai stato così forte». Alla fine di un anno che lo ha visto rinascere e guardando a un 2015 dove vuole provare a battere Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi confessa di sentirsi all'apice della sua carriera. Del resto, dopo tre stagioni vissute fra più ombre che luci, il Dottore e' riuscito a tornare protagonista, chiudendo il Mondiale al secondo posto, alle spalle del giovane fenomeno spagnolo. «Ho lavorato tanto quest'anno su tutti i piccoli dettagli - racconta al magazine 'Autosport' - Tutto è cambiato. Prima di tutto i miei avversari, che sono più giovani e più forti di quanto lo fossero in passato. E io sono più vecchio, anche se mi sento al 100%». 

CAMBIAMENTI E SUCCESSI Ma non solo. «Anche le moto sono cambiate, le gomme e i sistemi elettronici sono parecchio diversi e soprattutto il modo di guidare la moto è cambiato tantissimo in questi 10 anni - spiega ancora il 35enne pilota della Yamaha - Ma mi piace provare a migliorarmi, fa parte del gioco». Dopo un 2013 avaro di soddisfazioni, Rossi si era dato sei gare di tempo per decidere se andare avanti o meno e la risposta è stata più che positiva. «Sono davvero felice e orgoglioso, è stata un'ottima stagione perché sono riuscito a migliorare la mia velocità e i miei risultati di tanto rispetto alla stagione passata. Era un obiettivo molto importante per me perché dovevo decidere se continuare o fermarmi. Mi sono divertito tanto, ci sono state molte belle gare e altrettante battaglie». E anche la scelta di divorziare da Jeremy Burgess per affidarsi a Silvano Galbusera si è rivelata vincente: «E' stata una decisione difficile, anche per il rapporto che ci legava, ma è stata anche una decisione coraggiosa della quale ero abbastanza sicuro, anche perché oggi il modo di lavorare in MotoGp è diverso rispetto al passato». 

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Moto2 Italtrans, Kallio: «Obiettivo combattere per il podio»

BERGAMO - «Per me l'obiettivo principale era restare in Moto2 con un team Kalex: cambiare squadra è più facile quando la moto è la stessa». Parola di Mika Kallio, vincitore di tre gare nella passata stagione con il Marc VDS Racing team e ha ottenuto altri sette podi nel 2014.

OBIETTIVO PODIO - Il finlandese si è trasferito alla Italtrans per il 2015. «Ho pensato che questa sarebbe stata l'opzione migliore per me. Sono sicuro che potrò essere forte anche il prossimo anno e l'obiettivo sarà quello di combattere per il podio come ho fatto in quasi ogni gara quest'anno», ha detto.

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SBK, ultima riunione per la Superbike Commission

MADRID - Ultima riunione dell'anno per la Superbike Commission, nel quartier generale della Dorna: la commissione, composta da Javier Alonso (WSBK Executive Director), Ignacio Verneda (FIM CEO) e Takanao Tsubouchi (MSMA Representative), ha trovato l'accordo sui regolamenti sportivi, disciplinari e medici che verranno armonizzati il più possibile con quelli del Campionato del Mondo 2015.

REGOLAMENTI - La Commissione Superbike ha poi deciso di emendare i dettagli del regolamento di "Balancing" per migliorare la chiarezza dell'applicazione del metodo e ha deciso di considerare, individualmente, ogni richiesta delle case costruttrici per l'utilizzo del proprio pacchetto elettronico 2014 durante i primi due Round della stagione. Inoltre è stata approvata la creazione di un gruppo di lavoro, inclusa qualunque casa costruttrice interessata, per lo sviluppo di una nuova struttura per una classe cadetta. 

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Moto2 Italtrans, Kallio: «Obiettivo combattere per il podio»

BERGAMO - «Per me l'obiettivo principale era restare in Moto2 con un team Kalex: cambiare squadra è più facile quando la moto è la stessa». Parola di Mika Kallio, vincitore di tre gare nella passata stagione con il Marc VDS Racing team e ha ottenuto altri sette podi nel 2014.

OBIETTIVO PODIO - Il finlandese si è trasferito alla Italtrans per il 2015. «Ho pensato che questa sarebbe stata l'opzione migliore per me. Sono sicuro che potrò essere forte anche il prossimo anno e l'obiettivo sarà quello di combattere per il podio come ho fatto in quasi ogni gara quest'anno», ha detto.

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SBK, ultima riunione per la Superbike Commission

MADRID - Ultima riunione dell'anno per la Superbike Commission, nel quartier generale della Dorna: la commissione, composta da Javier Alonso (WSBK Executive Director), Ignacio Verneda (FIM CEO) e Takanao Tsubouchi (MSMA Representative), ha trovato l'accordo sui regolamenti sportivi, disciplinari e medici che verranno armonizzati il più possibile con quelli del Campionato del Mondo 2015.

REGOLAMENTI - La Commissione Superbike ha poi deciso di emendare i dettagli del regolamento di "Balancing" per migliorare la chiarezza dell'applicazione del metodo e ha deciso di considerare, individualmente, ogni richiesta delle case costruttrici per l'utilizzo del proprio pacchetto elettronico 2014 durante i primi due Round della stagione. Inoltre è stata approvata la creazione di un gruppo di lavoro, inclusa qualunque casa costruttrice interessata, per lo sviluppo di una nuova struttura per una classe cadetta. 

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MotoGp Ducati, Crutchlow: «Non siamo stati competitivi»

BORGO PANIGALE -  «Direi che il punto più basso della scorsa stagione l'ho toccato a Silverstone, dove non siamo stati affatto competitivi. Stavo dando tutto me stesso, ma  semplicemente non era abbastanza veloce. Quello non era il Crutchlow Cal che i tifosi sono abituati a vedere». Lo ha detto il pilota britannico, ripercorrendo la stagione appena conclusa.

FRUSTRAZIONE - «Stavo facendo del mio meglio, ma ero lento. Vedere Andrea Dovizioso quarto e molto vicino al podio, mentre io non riuscivo a centrare alcun risultato, è stata la cosa peggiore», ha spiegato. 

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Moto2 Italtrans, Kallio: «Obiettivo combattere per il podio»

BERGAMO - «Per me l'obiettivo principale era restare in Moto2 con un team Kalex: cambiare squadra è più facile quando la moto è la stessa». Parola di Mika Kallio, vincitore di tre gare nella passata stagione con il Marc VDS Racing team e ha ottenuto altri sette podi nel 2014.

OBIETTIVO PODIO - Il finlandese si è trasferito alla Italtrans per il 2015. «Ho pensato che questa sarebbe stata l'opzione migliore per me. Sono sicuro che potrò essere forte anche il prossimo anno e l'obiettivo sarà quello di combattere per il podio come ho fatto in quasi ogni gara quest'anno», ha detto.

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Dunlop ancora con Moto2 e Moto3

MADRID - Continuerà anche nel 2015 il rapporto tra tra Dorna Sports e Dunlop, fornitore di pneumatici per la Moto2 e la Moto. Oltre alle gomme, l'accordo prevede la presenza del marchio Dunlop sulle moto dei piloti, oltre alla pubblicità in pista. «Siamo lieti di continuare la collaborazione - ha detto Pau Serracanta, direttore dell'area commerciale di Dorna Sports - La Dunlop ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo di Moto2 e Moto3, classi che hanno permesso a piloti del calibro di Marc Marquez di emergere». Soddisfazione anche per la Dunlup: «Puntiamo ad aumentare la nostra attenzione su queste classi nei prossimi anni e cercare di accrescere la visibilità sui talenti nascenti delle corse».

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MotoGp Yamaha, Valentino Rossi chiama Alex Marquez

TAVULLIA - «Alex non è dove si trova ora semplicemente perché è il fratello di Marc. Sono un buon amico di Jack Miller, ma mi piace anche il più giovane dei Márquez. Nell'ultima gara 2014, la situazione è diventata pesante, ma Alex era molto forte. Anche se Jack è stato molto aggressivo, è rimasto calmo. Ha fatto quello che doveva fare». Parola di Valentino Rossi, che dice di ammirare il piccolo dei fratelli Marquez.

IN FUTURO - Se Alex nel 2017 dovesse fare il salto in MotoGP, nella Honda sarebbe il benvenuto, ha detto il vicepresidente Shuhei Nakamoto. Rossi quindi potrebbe avere a che fare con due avversari chiamati Márquez. «In futuro, potrebbe essere un altro avversario forte. Spero di essere ancora nella classe MotoGP quando succederà», ha assicurato Rossi.

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MotoGp: Dal 2016 limite di 22 litri di carburante

MADRID - La Grand Prix Commission ha deciso che tutti i piloti della MotoGP correranno con 22 litri di carburante a partire dal 2016. Si tratta di due litri in più rispetto all'attuale livello per la classe di fabbrica: questo significa che i piloti ufficiali della Honda e della Yamaha otterranno un aumento di carburante per la prima volta da quando sono stati introdotti i limiti. In termini di valore di carburante, la misura dei 22 litri è a metà strada tra i limiti delle Factory e delle Open.

SOFTWARE UNIFICATO - Inoltre «è stato già annunciato che le scuderie della classe MotoGP devono passare all'utilizzo del software unificato con effetto dal 1 ° luglio 2015», si legge in un comunicato FIM. «E' stato confermato che diverse scuderie che utilizzano di macchinari provenienti dalla stessa fabbrica, possono utilizzare diverse versioni del software unificato».

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MotoGp Yamaha, Valentino Rossi chiama Alex Marquez

TAVULLIA - «Alex non è dove si trova ora semplicemente perché è il fratello di Marc. Sono un buon amico di Jack Miller, ma mi piace anche il più giovane dei Márquez. Nell'ultima gara 2014, la situazione è diventata pesante, ma Alex era molto forte. Anche se Jack è stato molto aggressivo, è rimasto calmo. Ha fatto quello che doveva fare». Parola di Valentino Rossi, che dice di ammirare il piccolo dei fratelli Marquez.

IN FUTURO - Se Alex nel 2017 dovesse fare il salto in MotoGP, nella Honda sarebbe il benvenuto, ha detto il vicepresidente Shuhei Nakamoto. Rossi quindi potrebbe avere a che fare con due avversari chiamati Márquez. «In futuro, potrebbe essere un altro avversario forte. Spero di essere ancora nella classe MotoGP quando succederà», ha assicurato Rossi.

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MotoGp Suzuki, Espargarò sarà al via della stagione

MADRID - Il pilota della Suzuki Aleix Espargaro insiste nel dire che sarà di nuovo in sella in tempo per l'apertura dei test pre-stagionali della MotoGP, dopo aver subìto un danno ai legamenti del ginocchio sinistro. L'incidente è avvenuto all'inizio di questo mese, mentre si trovava in bici su una strada sterrata in Spagna, insieme al nuovo compagno di squadra Maverick Vinales.

IN RECUPERO - «Ho visto il dottor Mir, ha fatto le prove necessarie e fortunatamente ha detto che non c'è alcuna necessità di operare. Questa è la buona notizia. Sto facendo fisioterapia tutti i giorni intensamente e in un mese sarò bene», ha detto. I test sono in programma a Sepang, in Malesia, il 4 febbraio.

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MotoGp Honda, Marquez: un fan club nella sua cittÃ

CERVERA - Il fan club ufficiale di Marc Marquez ha aperto la sua nuova sede, nella città natale del due volte campione della MotoGP a Cervera, Spagna. Il club è stato lanciato nel 2010, anno in cui Marquez ha vinto il suo primo titolo nella classe 125, e inizialmente aveva sede in un ristorante a 200 metri da casa sua. Entro la fine del primo anno, il club aveva 300 membri ed è ora cresciuto fino a oltre 1.700.

SORPRESA - «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo. E' fantastico poter visitare questa mostra con tutti questi ricordi. La verità è che sono rimasto sorpreso, è impressionante ed è davvero bello», ha detto il pilota. Ramon Marquez, zio di Marc e del fratello minore Alex, è il presidente del club. «Oggi è un giorno molto speciale per tutti noi che abbiamo trasformato un altro sogno in realtà. Qui possiamo unire tutti i seguaci di Marc e Alex, permettere agli appassionati di far parte del fan club, ottenere contenuti esclusivi o partecipare ai numerosi eventi che organizzeremo nel 2015».

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MotoGp, si lavora a regole per 2016

MADRID - Piccole modifiche al regolamento del Motomondiale 2015, mentre si lavora già a quello della stagione successiva: la Commissione Grand Prix si è riunita nei giorni scorsi a Madrid per iniziare a definire meglio le caratteristiche del prossimo anno in merito alle gare con pioggia e alla partenza dalla pit lane, oltre al costo massimo dei pacchetti tecnici per le scuderie. La novità più sostanziale riguarda l'obbligo per i team ufficiali, a partire da luglio 2015, di iniziare i preparativi per il software unico

A SEPANG SI DECIDE IL FUTURO - Per il 2016 le discussioni sono ancora in corso, in occasione dei prossimi pre test a Sepang: entro il prossimo febbraio verrà comunque presa una decisione sulle modifiche all'elettronica, sul numero di motori e sul peso delle moto, mentre è confermata la capacità massima dei serbatoi a 22 litri.

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MotoGp Honda, Pedrosa: sprint col nuovo team

ROMA - Il cambio nel team tecnico nel box di Dani Pedrosa può dare la pilota spagnolo le giuste motivazioni per tornare a lottare con il compagno di squadra, Marc Marquez: Dani ha chiuso l'ultima stagione in quarta posizione, oscurato per il secondo anno di fila dall'incredibile ascesa del numero 93, ma adesso potrà contare su una nuova squadra per ritrovare lo sprint giusto.

SORPRESA NEL BOX - «Il cambio ha sorpreso anche me, ma a volte può essere un bene perché Dani aveva bisogno di nuove motivazioni» ha detto a Motorcyclenews Shuhei Nakamoto, il boss della HRC. «Dani ha voluto cambiare e io ho supportato la sua idea, anche se questo ha significato perdere dei bravi meccanici. A volte le motivazioni di un pilota contano di più rispetto a qualche decimo». Nakamoto ha bene in mente quanto una rivoluzione nel box possa significare, guardando quanto ha fatto Valentino Rossi lo scorso anno: via lo storico capo tecnico Jeremy Burgess, dentro Silvano Galbusera. «Spero che anche Pedrosa riesca a migliorare. Valentino è un ottimo esempio perchè a 35 anni è ancora in grado di fare progressi e sforzi per imparare. Rossi quest'anno ha vinto due gare, Dani è anche più giovane, speriamo che il cambio gli consenta di fare progressi».

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MotoGp, grandi speciali nelle feste di Sky Sport

ROMA - Un Natale in sella alla MotoGp. Pe rivivere i momenti salienti della stagione appena conclusa, il canale Sky dedicato, Sky Sport MotoGP HD, ha pensato a una programmazione speciale per questo periodo di festa. Dal 25 dicembre al 6 gennaio, infatti, in programma tanti magazine ad hoc e speciali per ripercorrere il Motomondiale 2014.

VALE, CHE NUMERI - In particolare, sul canale 208 di Sky, il giorno della Vigilia di Natale andrà in onda "Vale, che numeri" (ore 21), con i prodigi dell'ultimo, sorprendente anno in pista di Valentino Rossi, le interviste e le immagini.

QATAR 2014 - Il 25 dicembre, poi, viaggio indietro nel tempo, direzione Qatar 2014: dalla prima all'ultima gara, una review completa dell'annata appena conclusa nella classe regina grazie allo Speciale season review 2014: MotoGP (ore 18). A seguire i Gran premi storici raccontati dalle voci di Sky Sport MotoGP HD in Storie di GP – a rotazione sul canale moto il 25, ma anche durante tutti i giorni delle feste - e il film "Sky Racing Team VR46: Talento italiano" (ore 23): un anno di successi tricolore con Romano Fenati in Moto3. E poi l'appuntamento della notte di Capodanno con il magazine Gasss!!! (ore 18): 30 minuti per rivedere tutti i momenti più divertenti della stagione di MotoGP. Santo Stefano, il 26 dicembre, con le imprese della Moto2, raccolte nello Speciale season review 2014: Moto2 (ore 18).

IRON MAN - Inoltre, il 5 e 6 gennaio (ore 21.15) appuntamento con la storia della moto nella rubrica "Iron man", dedicata a Barry Sheene: si comincia lunedì 5 con la prima parte dello speciale sul due volte campione del mondo in classe regina (500) con la Suzuki, chiamato Iron man per la quantità di metallo nelle viti che i chirurghi hanno impiantato per rimediare alle numerose fratture. Martedì 6, sempre alle 21.15, in onda la seconda parte. Le feste di Natale saranno anche l'occasione per rivedere integralmente tutte le principali tappe del 2014 nelle tre classi.

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MotoGp, Suzuki: infortunio al ginocchio per Espargaro

MONTMELO' - Problemi al ginocchio per Aleix Espargaro: il pilota spagnolo, che l'anno prossimo correrà per la Suzuki, ha riportato una lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro, mentre lo scorso 6 dicembre si stava allenando su un circuito di Dirt Track vicino a Montmelò. Ora Espargaro, che ha deciso di non operarsi, dovrà riposare per almeno tre settimane

OK PER SEPANG L'infortunio di Espargaro, però, non dovrebbe pregiudicare la partecipazione del pilota ai primi test ufficiali della prossima stagione, che si terranno a Sepang dal 4 al 7 febbraio del 2015.

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MotoGp Ducati, Dall'Igna: «Nel 2014 abbiamo superato le aspettative»

BORGO PANIGALE Il bilancio della Ducati in MotoGp nel 2014 è andato oltre ogni più rosea aspettativa. Parola di Gigi Dall'Igna, il Direttore Generale arrivato dall'Aprilia a ottobre 2013. «Onestamente non mi aspettavo che saremmo riusciti a centrare una pole position in questa stagione - ha spiegato Dall'Igna alla rivista inglese Motorcyclenews - Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo raggiunto. Il nostro obiettivo era rimanere sotto i dieci secondi dal vincitore e ci siamo riusciti a Silverstone e Misano. Saremmo rientrati nel margine anche a Motegi se Andrea Dovizioso non avesse rallentato nell'ultima parte della gara».

STARE CON I MIGLIORI Dunque, ripartendo da quanto di buono è stato fatto in questo mondiale che si è appena concluso, Dall'Igna punta a migliorare ancora nella prossima stagione, per tenere il passo dei migliori: «L'obiettivo del 2014 è stato raggiunto - conclude Dall'Igna - adesso dobbiamo dare di più e provare a stare lì davanti. So che c'è ancora un gap, ma stiamo lavorando duro per eliminarlo».

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MotoGp Yamaha, Jarvis: «Espargarò è il futuro»

ROMA - Tutto rimandato per Pol Espargarò: il giovane pilota della Tech 3, dopo un anno nel team satellite, sperava di poter salire su una Yamaha ufficiale al più presto, un sogno che però si è infranto con il rinnovo biennale che la scuderia ha siglato sia con Jorge Lorenzo che con Valentino Rossi. Il suo ingresso nei box che contano è dunque rinviato, ma la Yamaha è convinta di poterlo convincere a restare in "casa" per dargli una moto nel 2017.

DUCATI E SUZUKI IN AGGUATO - Sul pilota avrebbero già messo gli occhi la Suzuki (pronta al rientro in MotoGp dalla prossima stagione) che la Ducati. «Tutto dipende dalle opzioni che Pol avrà dal prossimo anno - spiega il boss Yamaha, Lin Jarvis - ma lui è un pilota intelligente e sa che in ogni caso per stare nel gruppo di testa dovrà guidare una Honda o una Yamaha ufficiali, dove però i posti sono bloccati. A questo punto è chiaro che si guarderà intorno e Suzuki o Ducati potrebbero essere due approdi possibili. Ma lo farà davvero? Non lo so, ma mi piacerebbe vedere Pol restare in Yamaha, sta facendo bene, ha ancora tanto da imparare, ma è bello averlo nel nostro gruppo e vederlo competere».

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MotoGp, Lorenzo vince su Ferrari

ABU DHABI - Jorge Lorenzo campione anche di endurance a quattro ruote: il pilota maiorchino, alla guida di una Ferrari 458 GT3 Challenge Evo, si è imposto nella categoria Gentleman nella 12 ore endurance disputatasi lo scorso fine settimana sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi. «E' stata un'esperienza incredibile e abbiamo trionfato nella nostra categoria», ha detto il pilota spagnolo della MotoGP, che ha chiuso 18° nella classifica generale. Il vincitore assoluto è stato Michele Rugolo, su un'altra Ferrari 458 GT3 del team AF Corse, che ha completato la bellezza di 315 giri.

SFIDA DI RESISTENZA - Una sfida basata tutta sulla resistenza. Lorenzo ha diviso le 12 ore di guida insieme a 3 compagni di squadra: il maiorchino, col suo solito "99" e con il supporto di Monster Energy, ha gareggiato nel team di Kessel Racing accompagnato da Liam Talbot, Marco Zanuttini e Jacques Duyver.
Lorenzo è stato il vincitore nella categoria Gentleman, nonostante un dritto che ha richiesto l'intervento della safety-car.

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Moto, il Coni premia Agostini

ROMA - Giacomo Agostini ha ricevuto oggi il Collare d'Oro al Merito Sportivo alla carriera. La cerimonia si è svolta questa mattina nella Sala d'Onore del Coni a Roma. Il riconoscimento è andato ad atleti, uomini di sport e società, che si sono particolarmente distinti nel corso del 2014 e della loro carriera.
Insieme ad Agostini sono stati consegnati dei riconoscimenti, per il motociclismo italiano, ad Antonio Cairoli e Kiara Fontanesi, che - accompagnati dal Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti - hanno ricevuto per aver conquistato quest'anno i rispettivi Campionati del Mondo di Motocross (MXGP e Mondiale Femminile).

ESEMPIO PER I GIOVANI - Terminata la cerimonia, il Presidente della FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato: «Vedere premiati Agostini, Cairoli e Fontanesi è fondamentale per tutto il nostro movimento perché rappresentano appieno i valori dello sport. Inoltre, la consegna dei Collari d'Oro da parte del Coni  a tre piloti è la dimostrazione di come il motociclismo sia ormai parte integrante del tessuto sociale italiano. Mi auguro che i giovani prendano esempio da questi tre campioni, arrivati così in alto grazie all'impegno e ai sacrifici fatti all'insegna della passione».
Giacomo Agostini è il pilota che vanta il maggior numero di titoli mondiali conquistati: quindici. Tra il 1966 e il 1975 è stato capace di vincere 7 Campionati del Mondo nella classe 350 cc e 8 nella 500 cc. Nella sua carriera, ha ottenuto oltre 300 vittorie.
Durante la consegna dei Collari d'Oro ai piloti, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha sottolineato l'impegno della Federazione Motociclistica Italiana nel sostenere i giovani emergenti nelle varie specialità con il progetto "Team Italia", che va dal Motomondiale con il San Carlo Team Italia e ora  si concretizza anche nell'offroad.

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SBK Grillini, Ponsson: «L'obiettivo è imparare e fare punti»

BOLOGNA - «Sono super felice. Quest'anno è stato davvero difficile, quindi tutto mi aspettavo tranne di poter correre in un campionato tanto prestigioso. Dopo l'ultima gara del 2014 la mia intenzione era quella di staccare un po', ma questo avrebbe significato un'ulteriore diminuzione delle mie chance di trovare una buona moto per il prossimo anno. Da un momento all'altro mi sono ritrovato a parlare con il Team Grillini grazie a Fabien Raulo di Kawasaki Europe. Abbiamo subito lavorato in questa direzione ed eccoci qui. Vorrei ringraziare il Team Grillini per questa opportunità e per tutti coloro che l'hanno resa possibile». Così Christophe Ponsson commenta l'ingaggio da parte della scuderia per il mondiale Superbike.

PRIMI TEST A GENNAIO - Tante le novità per il prossimo anno: «in primis il campionato ma anche il fatto di correre fuori dall'Europa. È tutto molto interessante per me, ma dovrò mostrare un buon livello di maturità in questa stagione ed ottenere il massimo. Il mio obiettivo sarà quello di imparare e di andare a punti il maggior numero di volte possibile», ha continuato. «Proveremo ad Aragon il 19 e 20 gennaio. Questo test è organizzato da Kawasaki, quindi saremo lì, dopodiché ci sposteremo in Australia per i test ufficiali ed il round di apertura», ha spiegato il pilota francese.

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Moto, Superprestigio: Marquez chiude alla grande

BARCELLONA - E' Marc Marquez il vincitore del Superprestigio al Palau Sant Jordi di Barcellona, la gara che ha messo a confronto 10 campioni del mondo delle più diverse discipline motociclistiche di tutto il mondo. Nella serata di ieri si sono sfidati in otto nel finale di 12 giri, ma alla fine l'ha spuntata lo spagnolo. Sul podio salgono anche il campione in carica AMA Jared Mees e Kenny Noyes.

BENE ANCHE RABAT E MARQUEZ JR - Gli altri finalisti sono stati gli spagnoli Gerald Bailo e Dani Ribalta, gli inglesi Oliver Brindley e Bradley Smith (vincitore di 2 manche), con Chareyre fanalino di coda. Il vincitore della scorsa edizione di gennaio, Brad Baker non ha potuto prendere parte alla gara perchè si è slogato la spalla sinistra durante le prove. Buone le prestazioni dei campioni delle classi Moto2 e Moto3, Tito Rabat e Alex Marquez, e di Scott Redding.

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SBK Grillini, Ponsson: «L'obiettivo è imparare e fare punti»

BOLOGNA - «Sono super felice. Quest'anno è stato davvero difficile, quindi tutto mi aspettavo tranne di poter correre in un campionato tanto prestigioso. Dopo l'ultima gara del 2014 la mia intenzione era quella di staccare un po', ma questo avrebbe significato un'ulteriore diminuzione delle mie chance di trovare una buona moto per il prossimo anno. Da un momento all'altro mi sono ritrovato a parlare con il Team Grillini grazie a Fabien Raulo di Kawasaki Europe. Abbiamo subito lavorato in questa direzione ed eccoci qui. Vorrei ringraziare il Team Grillini per questa opportunità e per tutti coloro che l'hanno resa possibile». Così Christophe Ponsson commenta l'ingaggio da parte della scuderia per il mondiale Superbike.

PRIMI TEST A GENNAIO - Tante le novità per il prossimo anno: «in primis il campionato ma anche il fatto di correre fuori dall'Europa. È tutto molto interessante per me, ma dovrò mostrare un buon livello di maturità in questa stagione ed ottenere il massimo. Il mio obiettivo sarà quello di imparare e di andare a punti il maggior numero di volte possibile», ha continuato. «Proveremo ad Aragon il 19 e 20 gennaio. Questo test è organizzato da Kawasaki, quindi saremo lì, dopodiché ci sposteremo in Australia per i test ufficiali ed il round di apertura», ha spiegato il pilota francese.

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Moto, Superprestigio: Marquez chiude alla grande

BARCELLONA - E' Marc Marquez il vincitore del Superprestigio al Palau Sant Jordi di Barcellona, la gara che ha messo a confronto 10 campioni del mondo delle più diverse discipline motociclistiche di tutto il mondo. Nella serata di ieri si sono sfidati in otto nel finale di 12 giri, ma alla fine l'ha spuntata lo spagnolo. Sul podio salgono anche il campione in carica AMA Jared Mees e Kenny Noyes.

BENE ANCHE RABAT E MARQUEZ JR - Gli altri finalisti sono stati gli spagnoli Gerald Bailo e Dani Ribalta, gli inglesi Oliver Brindley e Bradley Smith (vincitore di 2 manche), con Chareyre fanalino di coda. Il vincitore della scorsa edizione di gennaio, Brad Baker non ha potuto prendere parte alla gara perchè si è slogato la spalla sinistra durante le prove. Buone le prestazioni dei campioni delle classi Moto2 e Moto3, Tito Rabat e Alex Marquez, e di Scott Redding.

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Superprestigio Barcellona su Sky MotoGp Hd

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MotoGp Aprilia, Albesiano: «Melandri fondamentale per lo sviluppo»

NOALE - Il ritorno in MotoGp sarà più facile grazie a due piloti di grande esperienza come Alvaro Bautista e Marco Melandri. Parola di Romano Albesiano, direttore della gestione sportiva Aprilia, che commenta così la line up della casa di Noale per la prossima stagione. Tra Melandri e Bautista, infatti, si contano oltre 400 Gp, un bagaglio importante che sarà decisivo nello sviluppo della moto.

ESPERIENZA «Per noi è cruciale aver ingaggiato due piloti così esperti - spiega Albesiano - Ne volevamo uno con un'esperienza recente su una top bike (e Alvaro l'ha avuta con la Honda) e un altro con tanti Gp sulle spalle, come Marco». In particolare su Melandri, l'Aprilia fa affidamento per il suo feeling con la scuderia. «Abbiamo lavorato con lui in Superbike e sappiamo quanto sia abile nello sviluppare la moto. È fondamentale per un progetto nuovo come il nostro»  

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MotoGp Ducati, Dovizioso: «Sorpreso dei miglioramenti»

BORGO PANIGALE - «Sono sorpreso perché mi aspettavo di migliorare, ma non così tanto. Sono davvero felice di questo risultato e sono davvero entusiasta del nuovo progetto. Il grande punto interrogativo è come sarà la nuova moto e fino a quando non scenderò in pista non lo saprò mai, ma sono molto ottimista visto come Gigi Dall'Igna ha lavorato in questa stagione, quindi vedremo». Parola di Andrea Dovizioso, che debutterà in pista con la nuova GP15 Desmosedici il prossimo febbraio insieme al compagno di squadra Andrea Iannone.

SORPRESA DUCATI - Nella passata stagione, il pilota si è piazzato per 11 volte nei primi sei posti,  tra cui il terzo posto ad Austin e il secondo ad Assen, e ha ammesso che non si aspettava di essere così competitivo.  Dovizioso ha lavorato a stretto contatto con il tecnico Gigi Dall'Igna per migliorare la Desmosedici, che è stata aggiornata con un nuovo motore, oltre a telaio, forcellone e serbatoio del carburante per tutta la stagione.

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MotoGp, Baz: un casco per Alessia Polita

ROMA - In attesa di debuttare in MotoGp, con la NGM Forward, Loris Baz ha deciso di lanciare un'asta di solidarietà: l'obiettivo è raccogliere dei fondi da destinare alla fondazione creata da Alessia Polita, la giovane pilota italiana rimasta paralizzata dopo un incidente a giugno 2013, durante le prove ufficiali del campionato italiano Superstock 600. L'asta è iniziata l'8 dicembre con una base di 450 euro e in poche ore aveva già raggiunto la cifra di 905 euro: ci sarà tempo fino al prossimi 18 dicembre per rilanciare.

SEMPRE VICINO «Se c'è un pilota che non ha mai smesso aiutarmi da quando mi sono infortunata è Baz - ha detto Alessia - Non mi ha mai deluso e mi ha sempre aiutato. Mi ha scritto molte volte per chiedermi come stavo e come stava andando. E' un bravo ragazzo ed è la terza volta che sta mettendo qualcosa di suo all'asta».

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Sbk, Suzuki: con Lowes e De Puniet già competitiva

ROMA - «Dopo essere stato impegnato nello sviluppo della GSX-RR per il ritorno di Suzuki in MotoGP, Randy De Puniet non vede l'ora di tornare alle corse vere e proprie ed è molto fiducioso sul fatto di poter diventare un pretendente al titolo ed al podio ad ogni round». E' quanto conferma Paul Denning, Team Principal di Crescent Suzuki, in vista della partenza del Mondiale Superbike, in cui De Puniet affinancherà Alex Lowes. «Pur continuando il suo lavoro come tester MotoGP, soprattutto in vista dell'arrivo di un nuovo fornitore di pneumatici in MotoGP, per Randy il Mondiale Superbike sarà la priorità», ha detto ancora Denning.

TEST POSITIVI - «Il test di Jerez è stato positivo, nonostante la volontà del meteo di rovinarci i piani - ha detto ancora il manager - La versione 2015 della GSX-R1000 Crescent Suzuki ha già mostrato una notevole competitività e costanza di rendimento. Le nuove regole, come da aspettative, stanno creando un maggiore equilibrio tra le varie moto. Alex ha fatto segnare il tempo più veloce tra i piloti presenti, sia con pneumatici da gara che da qualifica, sull'asciutto, mentre Randy ha familiarizzato con la GSX-R1000 Superbike velocemente e si è detto fiducioso ed a suo agio in tutte le condizioni di pista».

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MotoGp, Abu Dhabi: Lorenzo in pista su Ferrari

ABU DHABI - Jorge Lorenzo sarà alla guida di una Ferrari 458 GT3 preparata per la "Gulf 12 Hours", gara in programma il prossimo fine settimana asul circuito di Yas Marina, ad Abu Dhabi, tappa del campionato di Formula Uno.

PROVA DI ENDURANCE - Alla gara di endurance prenderanno parte circa 90 vetture, Lorenzo sarà in squadra con Liam Talbot e Marco Zanuttini per il Kessel Racing Team. Le prime prove si terranno venerdì mattina, mentre la corsa - in due manche da sei ore ciascuna - è prevista sabato.

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Sbk, Baiocco pronto al ritorno

ROMA - Matteo Baiocco è pronto a fare il suo ritorno a tempo pieno nel mondiale di Sbk, dopo tre anni di assenza e qualche gara come wild card. Il marchigiano sarà nel team Althea Racing insieme allo spagnolo Nico Terol, in sella a una Ducati 1199 Panigale R. «Il team Althea è un team di alto livello e per questo motivo non era la prima volta che ci siamo messi in contatto - ha detto Baiocco - Alcune stagioni fa siamo stati vicini ad un accordo, ma credo che in questa occasione avevo tutte le carte in regola. L'aver chiuso già ad ottobre mi ha dato molte motivazioni e serenità per allenarmi». Baiocco è «molto felice e motivato. Credo che io la mia maturazione sportiva sia ai massimi livelli ed avevo quindi bisogno una struttura che mi permettesse di lottare per obbiettivi ambiziosi».

PIU' POTENZA - «Nelle ultime stagioni le Ducati erano competitive ma soffrivano sempre molto per le grandi differenze di potenza con le altre case. Diciamo che per il 2015 le cose si dovrebbero equilibrare e questo vedrà diversi costruttori lottare per la vittoria» spiega il pilota, che anche nel Campionato Italiano di Velocità era in sella a una Ducati. Rispetto a quella moto però «ci sono differenze enormi: elettronica motore e ciclistica sono diverse. La versione WorldSBK è molto più bella da guidare e ti dà maggior spazio di lavoro. Ho fatto molti chilometri con il Ducati Test Team Superbike, ma nel lavoro di sviluppo si lavora in modo diverso rispetto ad un normale week end di gara. Infatti molti mi dicono che io la moto la conosco molto, ma in fondo con "vera" moto del Mondiale Superbike io non fatto nemmeno una gara».

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SBK BMW, Barrier: «Sarà una stagione ai massimi livelli»

PARIGI - «Sono davvero felice di restare nel BMW Motorrad Italia SBK Team. La stagione appena conclusa è stata difficile per me a causa degli incidenti e degli infortuni che mi hanno costretto a rinunciare a molte gare. La mia squadra però mi è sempre rimasta vicina e questo mi ha aiutato a superare i momenti più complicati»: lo ha detto il francese Sylvain Barrier che tornerà in pista la prossima stagione. «Ogni volta che siamo scesi in pista abbiamo conquistato i migliori risultati nella classe EVO. Con i nuovi regolamenti sono certo che, grazie alle capacità tecniche della mia squadra ed alla competitività della mia BMW, potremo disputare una stagione ai massimi livelli», ha spiegato.

OTTIMI RISULTATI - «Il campionato mondiale 2014 è stato per noi difficile e anche sfortunato, ma alla fine abbiamo comunque ottenuto degli ottimi risultati. Guardiamo quindi con fiducia alla prossima stagione, forti di uno staff tecnico di primordine, di un pilota giovane e talentuoso e di una moto completamente rinnovata. La BMW S 1000 RR in versione 2015 ha già dato ottimi responsi, a noi quindi il compito di lavorare per svilupparla in pista, soprattutto per quanto riguarda la parte elettronica. La squadra è molto motivata ed abbiamo tutti una grande voglia di tornare a correre per cogliere i migliori risultati possibili, in un campionato che torna ad essere unico e non più diviso in due categorie», ha aggiunto Andrea Buzzoni, General Manager del team BMW Motorrad Italia.

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Sic Supermoto Day, tante stelle in pista

LATINA - Andrea Dovizioso, Max Biaggi, Mattia Pasini, Niccolò Antonelli, Matteo Ferrari, Chris Iddon, Niccolò Canepa e Leon Haslam: sono alcune delle stelle del motociclismo che hanno preso parte alla terza edizione del Sic Supermoto Day, evento che si è svolto lo scorso week end sul circuito 'Il Sagittario' di Latina. Un evento in cui si è ricordato sia Marco Simoncelli (il ricavato della manifestazione è stato devoluto alla fondazione che porta il nome del pilota scomparso), che Doriano Romboni, il pilota ligure deceduto proprio su questo stesso tracciato lo scorso anno a seguito di un tragico incidente.

BIAGGI SEMPRE SUL PODIO - Max Biaggi in gran forma nelle prove miste: nella gara 'MotoGP vs SBK' di sabato il pilota romano è arrivato terzo alle spalle di Iddon e Dovizioso, mentre nella gara di endurance di domenica ha conquistato il gradino più alto del podio grazie all'accoppiata con il finlandese Mauno Hermeunen.

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MotoGp, Miller: «Passo avanti incredibile»

ROMA - «La nuova moto che ho provato in Malesia è di un altro livello. Si tratta di un notevole passo avanti, è incredibile! Non sto ancora utilizzando l'anti-impennata o il controllo di trazione, per avere piú feeling con la moto senza troppi aiuti elettronici all'inizio». Queste le prime sensazioni di Jack Miller, pronto al doppio salto di categoria: il vie campione del mondo della Moto3 debutterà in MotoGp con il team CWM LCR Honda.

PRONTO A NUOVI TEST - Jack ha rimosso dalla spalla sette viti e due piastre, souvenir di un incidente passato e dopo i test di Valencia e Sepang ed è pronto a tornare a girare in Malesia a febbraio. «Abbiamo un bel po' di tempo davanti. Sono molto contento perché abbiamo già potuto girare lì. E' bel tempo e fa caldo laggiù, mi sono divertito molto. E' stata la più grande esperienza che abbia mai avuto su una moto. Sui rettilinei si va molto più veloce rispetto alla precedente Moto3 e si sta molto meno rannicchiati in carena: questo è sicuro».
«Io vengo dal dirt track - ha detto ancora - quindi mi sto divertendo a giocare con la potenza e con la posizione in sella, per raggiungere uno stile adatto e riuscire a uscire dalla curva il piú veloce possibile. In Malesia ad esempio, come alla curva3, è possibile fare un po' di controsterzo, rendendo la guida molto più divertente».

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MotoGP, Nadal: «Valentino è un mito dello sport»

BARCELLONA - «Quello che ha fatto Marquez è incredibile: al primo anno in Motogp ha vinto il titolo e al secondo anno ha battuto tutti i record possibili. Ho una grandissima ammirazione per lui». A parlare così e a celebrare il bicampione del mondo è un altro spagnolo che di record e vittorie se ne intende, Rafa Nadal.
Il tennista, in una intervista concessa a Movistar Tv, parla a ruota libera del mondo delle due ruote, dicendo la sua anche su Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.
«Marc, oltre a essere un talento innato, ha una calma e una tranquillità mentale che gli consentono di correre e prendere rischi senza paura, consapevole che può vincere in ogni gara. A livello mentale è il più forte».

LORENZO - «Lorenzo, anche se non ha vinto, non deve dimostrare niente a nessuno. E' un campione, questo non si discute, e quest'anno è stato solamente sfortunato, oltre ad aver gareggiato contro un Marquez in stato di grazia. Sono convinto che già dalla prossima stagione tornerà quello di prima e potrà lottare fino alla fine per la conquista del titolo», ha detto Nadal.

ROSSI - Parlando di Valentino Rossi, il tennista spagnolo lo paragona a un mito del tennis, Roger Federer: «Valentino è un mito nel mondo dello sport e si vede che corre per il piacere di farlo. Come Roger, anche se entrambi sono un po' là con gli anni, non hanno perso il gusto e il divertimento di gareggiare e lottare sempre per le prime posizioni. Se sta a posto fisicamente, Rossi non ha nulla da temere da nessuno», ha concluso Nadal.

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MotoGp: Marquez beffa fisco ed emigra ad Andorra

MADRID - Il campione del mondo della MotoGP ha spostato la sua residenza da Cervera, nei pressi di Barcellona, al Principato di Andorra. Secondo quanto scrive il quotidiano 'El Mundo', Marquez avrebbe una convenienza fiscale non trascurabile nella sua nuova residenza. Il campione della Honda, che dovrebbe aver ottenuto dalle sue imprese sportive circa 10 milioni di entrate, pagherà nel principato tra la Francia e la Catalogna, circa 30 mila euro di tasse in totale.

PRECEDENTI - Quello delle residenze estere per i campioni dello sport, spagnoli e non, è una cosa comune. I due fratelli Espargarò, Pol e Aleix, anche loro catalani, sono residenti in Andorra. In Svizzera è invece la residenza di Jorge Lorenzo, a Lugano come il ciclista Alberto Contador. Tra i nostri piloti, ci sono gli ex Max Biaggi e Loris Capirossi, da anni residenti nel Principato di Monaco, mentre ben più famoso fu il tentativo di Valentino Rossi, che scelse Londra per stabilirvi la sua società ormai chiusa "Great White London", che gli costò un salatissimo contenzioso con il fisco italiano.

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MotoGp Yamaha, Lorenzo: «Marquez non è imbattibile»

BARCELLONA - «Devo lavorare duro per riuscire a batterlo, ma Marc Marquez non è imbattibile». Jorge Lorenzo lancia la sfida e infiamma la prossima stagione, dopo il secondo titolo consecutivo ottenuto dal giovane pilota della Honda. In una intervista a 'Elite sport', il maiorchino aggiunge: «Le basi per il prossimo anno sono buone. Quest'anno io e Valentino abbiamo ottenuto due vittorie a testa, ma nel 2015 possiamo fare sicuramente meglio».
Tornando a parlare di Marquez, Lorenzo dice: «Il motociclismo non è una scienza esatta, i risultati dipendono da molti fattori. Quest'anno alle Honda è andato tutto molto bene, ma non è detto che sia così anche la prossima stagione».

FUTURO - Sul proprio futuro, Lorenzo ha le idee chiare: «La Yamaha mi ha dato tanto in questi anni, forse la moto non è ancora perfetta ma abbiamo un alto profilo. E' una squadra unica, siamo una grande famiglia, vengono incontro a tutte le mie richieste. Vorrei chiudere qui la mia carriera, sarebbe qualcosa di bellissimo».

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Moto2, Bartholemy: «Con Rabat vinceremo ancora»

BARCELLONA - «Rabat è un gran lavoratore in una squadra di lavoratori». Queste le parole di elogio del team principal della Marc VDS Racing, Michael Bartholemy, sul neo campione del mondo di Moto2, Tito Rabat.
«Lavorare con Tito è piacevole, è una persona splendida. Dicono che sembra arrogante, ma è il contrario, il fatto è che è molto timido. Lui è perfetto perché si combina al meglio con la moto e con la squadra, per questo abbiamo vinto. E' stata una grandissima stagione, sarà difficile ripetersi anche il prossimo anno, ma ce la metteremo tutta. Il nostro obiettivo è di far debuttare Rabat in MotoGp nel 2016», ha rivelato Bartholemy.

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Moto3 Mapfre Aspar, Guevara: «Ottimo progetto con Mahindra»

MADRID - «Nei test il team è stato in grado di dedicarsi completamente a me. Mi sono state date ante attenzioni per migliorare le mie caratteristiche di pilota. Ora che ho maturato esperienza, condividere il box con Bagnaia e Martin sarà fantastico. Entrambi sono piloti molto veloci e sono convinto che ci motiveremo a vicenda. Mahindra ha messo su un gran progetto con tre giovani piloti tra le sue fila». Parola di Juanfran Guevara, confermato nella struttura Mapfre Aspar e in sella alla Mahindra: «La moto gira forte, si riesce subito a scendere con i tempi e, soprattutto, la messa a punto è relativamente semplice. Mi piace la sua maneggevolezza. Avere una casa ufficiale che si dedica completamente è un fattore positivo, ci si può migliorare ed evolvere più velocemente».

IN RECUPERO - Dopo l'incidente nel test di Valencia, il pilota è in ripresa: «Ho sofferto una distorsione di secondo grado, ma il recupero sarà un po' più lungo del previsto, perché nella caduta sono stati coinvolti legamenti, tendini e alcuni nervi. Dopo qualche giorno però ho notato un fastidio alla caviglia. Sono stato fortunato a non farmi nulla: perché in quella caduta, così rovinosa quanto spettacolare, avrei potuto rompermi una gamba. Almeno in questo periodo posso riposare tranquillamente, non siamo nel mezzo di una stagione», ha spiegato. 

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SBK Pedercini Racing, Salom: «Sarà un nuovo inizio»

VOLTA MANTOVANA - «Sono davvero felice di fare ritorno nel Team Pedercini. Questa volta sarà diverso rispetto al passato perché avrò a disposizione una moto ufficiale, essendo io un pilota Kawasaki Motors Europe, ed alcune delle persone che erano con me l'anno passato saranno al mio fianco anche nel 2015. Stiamo lavorando per creare un team molto ambizioso, che possa puntare in alto. Il Team Pedercini ha mostrato un impegno considerevole e continuativo per questo progetto e, per loro, sarà come un nuovo inizio, visti i cambiamenti». Parola di David Salom vincitore della classe EVO nella passata stagione e ora di nuovo insieme al Team Pedercini Racing.

MOLTO COMPETITIVI - «Siamo molto contenti di questa opportunità. Desidero ringraziare Kawasaki per questo e per lo stretto legame che da anni contraddistingue il nostro rapporto professionale e tutte le persone che ci hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo. Sono sicuro che saremo molto competitivi il prossimo anno, visto il ritorno di David Salom. Ha già corso con noi nel 2009 e nel 2012 e siamo molto felici di dargli nuovamente il benvenuto a 'casa'», ha aggiunto il team manager Lucio Pedercini.

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SBK Ducati, Terol: «Voglio tornare a vincere»

BORGO PANIGALE - «Spero di fare una buona progressione perché voglio stare davanti e tornare a vincere gare, soprattutto dopo un'annata così dura in Moto2. In questo momento pensiamo solo a migliorare e trovare costanza di rendimento». Lo ha detto Nico Terol in un'intervista al sito ufficiale della Superbike, dopo la  due giorni a Jerez de la Frontera con la versione 2015 della Ducati 1199 Panigale R. «Dove vorrei terminare la stagione? Chiudiamo prima la fase di preparazione e poi vedremo che obiettivi fissare.  Spero di essere pronto per l'Australia, anche se suppongo ci sarà da lavorare nelle prime gare della stagione», ha spiegato. 

BENE CON BAIOCCO - Con il compagno di squadra Matteo Baiocco il rapporto è buono. «Ognuno fa il suo lavoro e poi lo commentiamo tra noi. Ha molta esperienza su questa moto, la conosce benissimo. L'ha già provata a Jerez e su altri circuiti, è molto tecnico ed efficente nella messa a punto della moto e sarà importante poter contare su di lui nella prossima stagione»

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SBK Honda, Guintoli: «La moto è facile da guidare»

JEREZ - «La moto è molto facile da guidare. Non ho potuto girare molto sull'asciutto, quindi è difficile dire come la moto si comporta in queste condizioni, ma sul bagnato mi sono sentito subito a mio agio. Ovvio, è una moto completamente diversa dalla precedente, non solo a livello di motore. Mi dovrò abituare e capire appieno il suo comportamento, quindi ora è troppo presto per poter dare un giudizio». Parola di Sylvain Guintoli, che ha potuto provare la CBR1000RR Fireblade SP sul circuito di Jerez. 

OBIETTIVO TITOLO - Il pilota francese, nella prossima stagione, punta al titolo con la Honda. «L'ultima volta è stata nel 2007, quindi sarebbe bello riconquistare il titolo dopo questo lungo digiuno. Credo che il nuovo regolamento tecnico porterà ad un ulteriore livellamento delle prestazioni tra le varie moto e regalerà uno spettacolo ancora maggiore per i fan».

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MotoGp, Brivio: «Suzuki pronta alla sfida»

ROMA - La Suzuki è pronta a stare alle calcagna dei team più veloci dellaMotoGp: è quanto assicura il team manager Davide Brivio, dopo i test effettuati in pista con Aleix Espargaró e Maverick Viñales. I due piloti, che faranno coppia nel box «hanno concluso il test di Jerez e sono andati in vacanza con il sorriso: questo è un segnale molto importante - ha detto Brivio - Chiaramente abbiamo molto lavoro da fare, ma nonostante tutto Aleix a Valencia ha girato a 1" dal primo, mentre Maverick sta imparando». Aleix e Maverick «sono due ragazzi motivati, con tanta voglia di affermarsi: questi sono stati alcuni degli elementi importanti per i quali li abbiamo scelti e voluti con noi».

SITUAZIONI DA RISOLVERE - Se l'affiatamento e la voglia dei due di fare bene sono fuori di dubbio, su alcuni aspetti tecnici c'è ancora da lavorare. «Abbiamo, per esempio, dei motori che vanno molto bene, anche dal punto di vista della durata, al banco prova; ma quando li usiamo in pista interviene qualche rottura - ha spiegato Brivio - per questo motivo li abbiamo usati con una potenza un pó piú bassa. I due aspetti quindi ci sono giá 'in casa', il nostro obiettivo è ora trovare un giusto compromesso ed esser pronti per la prima gara». Altri punti da migliorare sono «l'elettronica, perfezionare inoltre il controllo di trazione, ma tutto sommato la moto ha una buona base. Forse è piú difficile riuscire a fare un buon telaio, piuttosto che un buon motore. Chiaramente per noi sará tutto nuovo: nel 2015 saremo degli sfidanti, sappiamo che avremo davanti dei competitor molto forti ma proveremo ugualmente ad avvicinarci e penso che abbiamo i piloti in grado di poterlo fare».

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MotoGp, battuto all'asta un casco da record

ROMA - Le firme dei più grandi campioni della storia del motociclismo per un casco speciale. Sull'elmetto hanno apposto i loro autografi Giacomo Agostini, Angel Nieto, Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Marc Marquez, Dani Pedrosa, Wayne Rainey, Loris Capirossi, Alex Crivillé, Wayne Gardner, Scott Russell e Randy Mamola. Il cimelio, dunque, è stato venduto all'asta, su iniziativa dello studente spagnolo Alberto Hernandez e di Oscar Haro, del team Lcr di Lucio Cecchinello. Il ricavato verrà devoluto alle associazioni che si occupano della lotta contro il cancro.

CIFRA RECORD Le firme dei dodici campioni sul casco hanno letteralmente scatenato gli appassionati nell'asta benefica che ha raccolto circa 255 mila euro. Ad aggiudicarsi il casco è stato il finanziere Anthony Constantinou, che è il presidente della Fx Cwm, azienda che si occupa di finanza, da poco title sponsor del Team Lcr in MotoGp. A oggi, il casco 'Stop cancro' è il più costoso al mondo mai battuto all'asta e supera di gran lunga i record precedenti stabiliti da due caschi di grandi campioni, come Ayrton Senna (battuto nel 2012 a circa 94.200 euro) e Sebastian Vettel (casco venduto all'asta nel 2013 per 90 mila euro).

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MotoGp Yamaha, Smith: «Voglio tornare sul podio»

BORMES LES MIMOSAS - Migliorare l'ottavo posto in campionato, salire ancora sul podio e battere i connaizonali Cal Crutchlow e Scott REdding: questi i principali obiettivi di Bradley Smith, al suo quarto anno in Tech 3 (gli ultimi due in MotoGp).

TOP SIX E PODIO - «Nel 2015 devo lottare per stare tra i primi sei e per essere il pilota top fra le moto satelliti. sarà una battaglia con Cal e Scott  - dice Bradley a BikeSportNews - Probabilmente non riuscirò a vincere l'anno prossimo, ma voglio tanto un altro podio, con il primo ci ho preso gusto» dice ancora Smith, riferendosi al suo terzo posto in Australia. «Per il prossimo test a Sepang voglio avere un buon setting di base e fare più giri che posso, voglio anche imparare ad essere costante in tutte le gare, mantenere le prestazioni degli pneumatici e imparare a guidare veloce su un pieno di carburante. In MotoGP i primi cinque giri sono importanti e non hai una sola cosa da guardare per la moto, ma si tratta di lavorare su tanti piccoli dettagli».

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Moto2, Lowes: «Obiettivo entrare in Top 5»

VICENZA - Secondo anno in Moto2 per Sam Lowes: il britannico, in sella alla Speed Up, proverà a migliorare il tredicesimo posto ottenuto nell'ultimo campionato. «Non è stata certo la mia migliore stagione, ma per la prossima punto a fare meglio. Le ultime tre gare non sono state male e partendo da quelle informazioni stiamo sviluppando la moto durante l'inverno - ha spiegato Lowes a BikesportNews - sapevo che l'anno d'esordio non sarebbe stato facile, ma ho degli aspetti positivi da sfruttare».

PODIO NEL MIRINO - Lowes riprenderà a testare la moto a febbraio e ha in mente degli obiettivi precisi. «Voglio salire sul podio e se riesco a finire almeno nella Top Five a fine anno, potrebbero aprirsi altre opportunità - ha detto ancora - non penso siano progetti irrealizzabili e continuerò a lavorare duro per ottenerli».

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Rossi: «Bella gara al Monza Rally Show»

MONZA - Poker sfiorato per Valentino Rossi, che al Monza Rally Show si classifica secondo: sempre in lizza per le prime posizioni e in testa nelle prove speciali del venerdì e del sabato, il nove-volte Campione del Mondo si è dovuto arrendere in extremis a Robert Kubica, trionfatore anche del Master Show della domenica.

GRAN DIVERTIMENTO - «Prima di tutto mi sono divertito molto - ha detto Valentino - è un peccato perché ieri prima dell'ultima prova ho avuto un vantaggio di 17 secondi, ma ho fatto un errore. Da quel momento è stato difficile tornare su. E' stata una bella gara, mi sono divertito, in particolare al Master Show. Ho combattuto fino all'ultimo metro ed ero davvero vicinissimo. Il pubblico a Monza, è sempre speciale ed è stato un weekend fantastico, insieme a tutti i miei fans. E' un bel modo per chiudere la stagione».

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Monza Rally Show, Rossi arriva secondo

MONZA - Poker sfiorato per Valentino Rossi, che al Monza Rally Show si classifica secondo: sempre in lizza per le prime posizioni e in testa nelle prove speciali del venerdì e del sabato, il nove-volte Campione del Mondo si è dovuto arrendere in extremis a Robert Kubica, trionfatore anche del Master Show della domenica.

GRAN DIVERTIMENTO - «Prima di tutto mi sono divertito molto - ha detto Valentino - è un peccato perché ieri prima dell'ultima prova ho avuto un vantaggio di 17 secondi, ma ho fatto un errore. Da quel momento è stato difficile tornare su. E' stata una bella gara, mi sono divertito, in particolare al Master Show. Ho combattuto fino all'ultimo metro ed ero davvero vicinissimo. Il pubblico a Monza, è sempre speciale ed è stato un weekend fantastico, insieme a tutti i miei fans. E' un bel modo per chiudere la stagione».

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Rally Monza: Rossi show, testa a testa con Kubica

MONZA - E' duello tra Valentino Rossi e Robert Kubica al Monster Energy Monza Rally Show. Nella "Maxi Grand Prix", di ben 44,100 chilometri, i due hanno dato una significativa scossa alla classifica. Il Dottore ha vinto quattro prove speciali, mentre Kubica, vincitore delle due prove speciali di venerdì e dell'ultima serale serale di ieri, non molla. I due ora sono distanziati di pochi secondi (7,2 di vantaggio per Rossi) ed ancora pienamente in grado di contendersi alla pari la vittoria finale.

OGGI GRAN FINALE - Più staccate, ma ben piazzate, alcune vecchie conoscenze del Rally di Monza, in particolare i fratelli Stefano e Linda D'Aste a 38,4 secondi dalla vetta. Poi, di seguito, l'altra coppia di fratelli Roberto e Davide Brivio, Alessandro Bosca e Roberto Aresca, Tony Cairoli e Matteo Romano. Questa mattina in programma le ultime due prove speciali (con la Grand Prix 2 di Km 32,500) e poi, nel primo pomeriggio, lo spettacolo del Masters' Show con tutti i migliori. A esibirsi, anche se fuori gara, ci sarà anche il campione del Mondo di Formula Uno Lewis Hamilton.

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Moto3, Brad Binder: «Occasione d'oro»

ROMA - Non solo i fratelli Marquez e gli Espargaró, dalla prossima stagione in Moto3 ci saranno anche Brad e Darryn Binder. Quest'ultimo, il minore, è all'esordio nel Motomondiale dopo la partecipazione nella Red Bull Rookies Cup. Brad, invece,ha conquistato due podi del 2014 sulla Mahindra e nel 2015 prenderà il posto di Jack Miller nel team Red Bull KTM Ajo.

OTTIMO AMBIENTE - «Tutto l'ambiente è molto professionale. Mi sono divertito davvero tanto nelle prime due uscite.  - ha spiegato Brad Binder al sito motogp.com - Erano tutti rilassati ma al stesso tempo professionali. E la moto è fantastica! L'erogazione del motore è dolce e facile da guidare, soprattutto in entrata di curva». Due i suoi compagni di squadra: Karel Hanika e Miguel Oliveira, ma Binder non ha timori: «Tutti e tre avremo lo stesso identico pacchetto in tutto l'arco dell'anno. La cosa non mi preoccupa affatto».

PER IL TITOLO MONDIALE - In merito, invece, ai suoi rivali, Danny Kent e Niccoló Antonelli sono da tenere particolarmente d'occhio, «ma sinceramente non mi interessa molto chi sará il mio avversario: io penso solo a vincere la gara!», ha detto, e ripensando all'ultimo campione del Mondo del Sudafrica, Jon Ekerold, nella classe 350cc nel 1980, ha spiegato: «Mi piacerebbe davvero. Io darò il 110% e faró tutto il possibile. Questa è un'occasione d'oro per mostrare a tutti quello che posso fare: è la mia prima vera occasione di potermi battere per risultati che contano. E' passato troppo tempo dal nostro ultimo titolo, ma in Sudafrica ci sono molti appassionati delle gare: sarebbe bello tornare ad avere un Gran Premio. Abbiamo giá due circuiti, Welkom e Kyalami, che hanno giá ospitato degli eventi in passato. In tal modo, potrei avere una gara 'di casa'...».

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MotoGp: a Valencia Valentino in pole

VALENCIA - Valentino Rossi vola in pole position nella classe MotoGp del Gp di Valencia, ultimo appuntamento stagionale del Motomondiale. Il pilota della Yamaha confeziona un giro perfetto prima della bandiera a scacchi che fa calare il sipario sulle qualifiche. L'ultima volta che il centauro di Tavullia era partito davanti a tutti risale a Le Mans, nel maggio 2010.
Il 'Dottore' mette in fila la concorrenza con il tempo di 1'30"843, precedendo la Ducati di Andrea Iannone (1'30"975). Lo spagnolo Dani Pedrosa, con la migliore delle Honda Repsol, ottiene il terzo crono (1'30"999) e chiude la prima fila. Quarto tempo per la Yamaha dell'iberico Jorge Lorenzo (1'31"049), seguito dalla Honda Repsol del connazionale Marc Marquez (1'31"144). Il campione del mondo chiude la sua giornata con una caduta nella fase finale delle qualifiche: nessun danno, ma addio alla prima fila.

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MotoGp Yamaha,Rossi: «La pole? Non ci avrei scommesso»

VALENCIA - «Sono contentissimo per la pole ottenuta qui a Valencia, sinceramente non avrei scommesso su di me». Con la consueta ironia Valentino Rossi commenta ai microfoni di Sky Sport la pole position ottenuta in Spagna, nell'ultimo Gp della stagione. Il titolo è già stato assegnato a Marquez, ma il Dottore è in lotta con il compagno di squadra Lorenzo per il secondo posto nella classifica piloti.

RIVALI - «Domani sarà importantissimo partire in pole - ha proseguito Rossi, che non centrava il primo posto in qualifica da quattro anni - non sono abituato a partire senza avere davanti nessuno! Sarà comunque molto dura, le Honda qui vanno fortissimo, ma sono molto motivato. Jorge sarà uno dei miei grandi rivali, sta guidando molto bene e lotterà per la vittoria».

GARA - Il Dottore si prepara al meglio per la sfida di domani: «Possiamo ancora migliorare la moto, dobbiamo sfruttare il tempo da qui sino alla gara, visto che le gomme dietro dopo qualche giro iniziano a scivolare un po' troppo», conclude Rossi.

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MotoGp: Marquez comanda libere, Valentino quinto

VALENCIA - Marc Marquez fa segnare il miglior tempo nella prima sessione di libere del Gran Premio della Comunitat Valenciana, 18esimo e ultimo appuntamento del Mondiale MotoGp. Il  pilota di Cervera, in sella alla sua Repsol Honda, gira in 1'31"296, staccando di quasi due decimi Jorge Lorenzo su Yamaha. Terzo Aleix Espargaro, a circa tre decimi e mezzo, che precede Dani Pedrosa e Valentino Rossi: per il Dottore quinto tempo a 471 millesimi da Marquez. La prima Ducati e' quella ufficiale di Andrea Dovizioso, settimo e in ritardo di 0"775. Decimo Michele Pirro, che con l'altra Rossa della Casa di Borgo Panigale fa meglio di Cal Crutchlow, 13^.

MOTO 2 - Il francese Johann Zarco è invece il piu' veloce nella prima sessione di libere del Gran Premio della Comunitat Valenciana, 18esima e ultima prova del Mondiale Moto2. Il pilota dell'AirAsia Caterham ferma il cronometro a 1'35"376, infliggendo tre decimi e mezzo a Thomas Luthi (Interwetten Sitag) mentre Maverick Vinales e' terzo, a 628 millesimi. Il migliore degli italiani e' Franco Morbidelli, 11esimo a 1"057, 15^ Baldassarri, 18^ Pasini.

MOTO 3 -  E' di Niccolò Antonelli il miglior tempo nella prima sessione di prove libere Moto3 del Gp di Valencia. L'italiano ha girato in 1'40''338 precedendo di soli 2 millesimi l'australiano Jack Miller e di 0''133 Romano Fenati. Il dominio delle Ktm è spezzato dallo spagnolo Efren Vazquez (Honda), giunto quarto. Inizio soft per lo spagnolo Alex Marquez (Honda), leader iridato con 11 punti di vantaggio su Miller, che si è piazzato ottavo a circa 6 decimi da Antonelli. Dodicesimo Enea Bastianini (Ktm).

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MotoGP, Marquez domina anche seconde libere

VALENCIA - Marc Marquez è stato il più veloce anche nelle seconde prove libere MotoGp del Gp di Valencia. Il pilota spagnolo della Honda, già campione del mondo, ha girato in 1'31"454 precedendo la Ducati di Andrea Dovizioso (1'31"558) e la Forward Yamaha del connazionale Aleix Espargaro (1'31"565). Quarto crono per la Yamaha dello spagnolo Jorge Lorenzo (1'31"568), seguito dalla Ducati del britannico Cal Crutchlow (1'31"731) e dalla Honda dell'iberico Dani Pedrosa (1'31"895). Decima piazza per Valentino Rossi (1'32"049) con l'altra Yamaha ufficiale.

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MotoGp Suzuki, Brivio: «Inizia una nuova avventura»

VALENCIA - «E' un momento importante per noi dopo aver provato per tanto tempo. Aspettavamo da molto di trovarci qui. Si tratta solo di un'apparizione come wild-card e sono contento di farla proprio a Valencia e con Randy in sella con noi, dopo l'incredibile lavoro che ha fatto». Lo ha detto il team manager della Suzuki Davide Brivio, alla vigilia in pista con il prototipo GSX-RR.

NUOVA AVVENTURA - «E' la fine della fase di preparazione e l'inizio di una nuova avventura. Sono consapevole del lavoro che abbiamo fatto e in questo weekend prenderemo nota anche del lavoro che avremo ancora da fare durante l'inverno. Questa prima apparizione sarà in realtà un importante termine di paragone con i nostri competitor», ha concluso.

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MotoGp Ducati, Pirro: «A Valencia non sarà facile»

VALENCIA - «E' dalla gara di Aragón che il mio feeling con la Desmosedici è migliorato: sono riuscito a trovare un buon passo in qualifica e in gara, e quindi spero di poter continuare con questo trend positivo anche a Valencia». Il collaudatore della Ducati Michele Pirro si prepara a ritornare in pista con la Desmosedici GP14 per la sesta volta in quessta stagione.

ULTIMA GARA - «Questo GP sarà anche la mia ultima gara con il Ducati Team, e quindi vorrei poter salutare e ringraziare tutta la mia squadra con un buon risultato», ha concluso Pirro.

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MotoGp Suzuki, De Puniet: «Felice di rientrare in gara»

VALENCIA - «Sono felice di rientrare, mi mancavano le gare. Sono emozionato all'idea, non ci poniamo obiettivi o risultati per il momento. So bene che sará dura prendere il ritmo alla fine della stagione. Ma non saró sotto pressione: qualunque cosa accada il mio futuro è giá scritto. Per me questa gara è un premio». Randy De Puniet tornerà in pista a Valencia in sella alla nuova Suzuki, per la quale correrà il prossimo anno in Superbike.  «Il mio ruolo quest'ano è stato fondamentale perchè si è trattato di sviluppare la moto partendo da zero. Il prossimo anno sará differente, la moto passerá ad altri piloti; io peró daró il mio feedback sulle gomme. Sará un lavoro diverso, ma interessante», ha spiegato.

VALENCIA PISTA TECNICA - «Mi piace il circuito, è un tracciato non grandissimo, ma molto tecnico. In genere preferisco i circuiti veloci, ma su questo mi trovo a mio agio. Inoltre è stato riasfaltato, per cui è anche in condizioni migliori di prima», ha detto a proposito della pista spagnola.

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Moto2 Marc VDS Racing, Rabat: «Correrò con meno pressione»

VALENCIA - «Sono felice di arrivare a Valencia senza la pressione di dover lottare per il campionato; questo fine settimana saró un po' più rilassato rispetto alle ultime gare. Sarà un'esperienza incredibile correre per la prima volta da Campione del Mondo davanti ai miei tifosi, ma se la pressione è ormai calata, l'obiettivo rimane immutato». Parola di Esteve Rabat, neocampione del mondo della classe Moto2. «Voglio continuare a spingere come sempre, perché la vittoria sarebbe il modo perfetto per concludere quella che è stata una stagione magnifica. Chissá, magari correre con meno pressione mi fará andare più veloce», ha spiegato.

KALLIO ALLA RISCOSSA - Il discorso è diverso per il compagno di squadra Mika Kallio, che vuole scippare a Maverick Viñales il secondo posto in campionato. «E' importante per me per finire la stagione con un buon risultato questo fine settimana a Valencia. Voglio assicurarmi il secondo posto in Campionato nell'ultima gara. Valencia è sempre stata una buona pista per me e 15 punti costituiscono un bel vantaggio», ha sottolineato. «E' sempre bello chiudere la stagione con una vittoria, perché ti dá la giusta carica per affrontare la pausa invernale e perchè, ancora più importante, Valencia sarà anche la mia ultima gara con il team Marc VDS Racing e vorrei concludere questi quattro anni col gradino più alto del podio».

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Caschi d'Oro: Marc Marquez Top Rider 2014

di Paolo Scalera

MILANO - Lo hanno chiamato con vari nomi, Magic Marc, Marvellous Marquez ma lui, quattro titoli iridati già al suo attivo, anche ieri sera si è schermito negando di considerarsi un superuomo. E' accaduto ieri sera, sul palco del Salone dei tessuti dove il fuoriclasse spagnolo ha ricevuto dalla rivista Motosprint l'ambito casco d'oro per il titolo mondiale recentemente conquistato con la Honda. Un premio che dal 1977 viene assegnato al numero uno della specialità. Gli ha fatto strada il suo team manager, il torinese Livio Suppo, grazie al cui intuito il colosso giapponese ha conquistato tre degli ultimi mondiali della classe regina dapprima con Casey Stoner e poi, appunto, con Marquez. «La scelta di Marc è stata semplice - ha confessato Suppo - perché già correva con la Honda e per di più con i colori del nostro sponsor principale. Eravamo tutti convinti che avesse talento, ma che vincesse subito, no, non potevamo saperlo. Ci ha sorpresi».

Tanto che dopo aver vinto all'esordio Marc Marquez si è ripetuto quest'anno con una incredibile serie di dieci Gran Premi consecutivi. E' stato allora che lo spagnolo ha scherzato «all'inizio sembrava che potessi vincerle tutte, ma io non sono né Superman né un extraterrestre. Dopo lo stop di Brno (una gomma difettosa n.d.r.) sono arrivati gli errori di Misano ed Aragon. Stavo rischiando troppo, così mi sono detto: prima vinciamo questo mondiale, poi penseremo al resto». Il resto, ora, dopo il terzo mondiale consecutivo (nel 2011 ha vinto anche in Moto2) è l'assalto al record di Mick Doohan di tredici vittorie in una stagione. Ha una sola possibilità per farcela, questo fine settimana a Valencia, nell'ultima gara della stagione. «Rischierò il cento per cento, per riuscirci tanto ormai non ho più nulla da perdere. Ma sono anche curioso di scoprire chi fra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo arriverà secondo in campionato. Secondo me sarà Vale a farcela». Un secondo posto che potrebbe cambiare in qualche modo gli equilibri all'interno della Yamaha? «Non credo le grandi case, come anche la Honda, non fanno distinzione fra i due loro piloti».

Marc ha firmato con l'HRC un ulteriore contratto biennale, al termine del quale al suo fianco potrebbe addirittura arrivare il fratello minore Alex, che a Valencia si giocherà il mondiale della Moto3 contro l'australiano Jack Miller. E c'è già chi teme che Marc sia solo l'inizio di una dinastia. «Che io sappia siamo solo due fratelli, ma per esserne sicuri dovete chiedere a mio babbo, Julià», ha motteggiato Marquez, prendendosi l'applauso della platea dove in prima fila c'era il re dei re, Sua Maestà Giacomo Agostini che dall'alto dei suoi 15 titoli iridati è venerato come un semidio. Durante la serata il 14enne Yari Montella ha ricevuto il premio Simoncelli da papà Paolo.

I CASCHI D'ORO 2014

Marc Marquez

Casco d'Oro e Top rider votato dai lettori di Motosprint

Aprilia 
Casco d'Oro (titolo mondiale Superbike)

Giacomo Agostini

Casco d'Oro alla carriera

Kiara Fontanesi

Iridata motocross

Romano Fenati

Casco tricolore

Yari Montella

Casco Marco Simoncelli

Dovizioso e Iannone

Caschetto d'oro

Livio Suppo

Team manager Honda Hrc

campione del mondo MotoGP

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SuperBike, Johnny Rea in Kawasaki nel 2015

TOKYO - Sarà Jonathan Rea il compagno di squadra di Tom Sykes in Kawasaki per il prossimo mondiale di Superbike. Il britannico che in categoria ha già disputato 140 Gp vincendone 15 e quattro dei suoi successi sono arrivati in questa stagione.  Con l'arrivo di Rea, dunque, Kawasaki punta a riprendersi il titolo mondiale, sfuggito per un soffio nell'ultima gara del campionato. Nel frattempo il team si prepara alla prossima stagione e già durante il mese di novembre comincerà un'intensa fase di test in Spagna.

CHE COPPIA CON SYKES «Dopo aver lavorato per tre anni con Loris Baz, al fine di poter far crescere un giovane talento, inizieremo la stagione 2015 con una nuova strategia ed un pilota di esperienza come Johnny Rea - ha spiegato il Team Manager del Kawasaki Racing Team Guim Roda - Siamo sicuri che il suo arrivo farà fare un salto in avanti a tutto il team e andrà d'accordo con Tom Sykes. Entrambi si spingeranno l'un l'altro a migliorare e a trovare i limiti della Ninja ZX-10R. Ci aspettiamo di far bene e daremo il massimo per riprenderci il titolo».

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Sbk: Guintoli, nel 2015 con Pata Honda

LOSAIL - Sylvain Guintoli al team Pata Honda World Superbike per la prossima stagione. Il francese, che ieri ha conquistato il titolo Superbike a Losail, completerà, con Michael van der Mark, la formazione 2015 della squadra olandese. Guintoli, 32 anni, ha centrato nove vittorie nel Mondiale Sbk, cinque a Phillip Island, Assen, Magny-Cours e Losail, dove ieri ha centrato la sua prima doppietta.

NUOVA SFIDA - Anche se la stagione 2015 sarà la sua prima con Honda, Guintoli ha già corso in passato con i colori Pata, title sponsor della squadra, nel 2012 in sella ad una Ducati, conquistando due vittorie di gara. «Gli eventi della stagione e soprattutto di ieri notte mi stanno ancora girando nella testa, ma sono contento di entrare a far parte della famiglia Honda e di tornare insieme a Pata. - ha detto Guintoli - L'ultima volta che abbiamo lavorato insieme abbiamo fatto sorprendentemente bene. Ho regalato a Pata le prime vittorie e il nostro rapporto è molto forte. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova sfida e di scendere in pista».

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Sbk Ducati, Giugliano: «Buona base per prossimo anno»

LOSAIL - Finale ok per il Ducati Superbike Team: Chaz Davies ha chiuso le due manche di Losail quinto e settimo e Davide Giugliano quinto e ottavo. Nella classifica finale del campionato Mondiale Superbike 2014, Davies ha concluso al sesto posto, con 215 punti mentre Davide Giugliano all'ottavo (181 punti). Ducati termina in quarta posizione nel campionato costruttori con un totale di 291 punti.

BUONA BASE PER IL FUTURO - «Direi che abbiamo chiuso la stagione positivamente, su un tracciato che è difficile per noi sulla carta. Questo ci dà fiducia prima dell'inverno, e continueremo a lavorare sull'ottima base che abbiamo ora», ha detto Davies. Soddisfatto anche Giugliano: «Abbiamo finito la stagione portando a casa due buoni risultati, ho fatto anche delle belle battaglie con il mio compagno di squadra e sono contento, penso che sia una buona base per il prossimo anno». Il Ducati Superbike Team sarà di nuovo in pista il 17 e 18 novembre quando il programma di test invernali avrà inizio sul circuito spagnolo di Aragon.

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Sbk, Qatar: Giugliano da record, è Superpole

LOSAIL - Un Davide Giugliano da record ha conquistato la prima Tissot-Superpole in notturna della storia del Mondiale Superbike in vista delle due gare conclusive della stagione 2014, in programma domani sera al Losail International Circuit. Il pilota della Ducati ha chiuso in 1'57''033, nuovo best lap della pista del Qatar. Completano la prima fila i due piloti del Kawasaki Racing Team Loris Baz e Tom Sykes. Quarto posto perChaz Davies, che ha preceduto Sylvain Guintoli e la coppia Pata Honda Leon Haslam e Jonathan Rea.

MELANDRI OTTAVO - Dopo essersi fatto strada attraverso la Superpole 1, Marco Melandri ha chiuso all'ottavo posto davanti a Eugene Laverty e Toni Elias. Caduta anche per Alex Lowes, undicesimo davanti a David Salom, primo classificato della categoria EVO.

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Moto2, Gresini Racing : Siméon con una Kalex nel 2015

ROMA - Prosegue la partnership Federal Oil e Gresini Racing anche nella prossima stagione: in sella ci sarà ancora Xavier Siméon per dare continuità a un progetto che nel corso del 2014 ha fatto intravedere ottime potenzialità, con un avvio di stagione esaltante che ha visto Siméon lottare per la vittoria a Austin e secondo classificato in Argentina. Per la stagione 2015 l'obiettivo è quello di inserirsi costantemente nella lotta al vertice. «Siamo felici di aver conquistato nuovamente la fiducia di Federal Oil, un partner importantissimo assieme al quale parteciperemo nel 2015 alla nostra quarta stagione nel CampionatoMoto2. - ha commentato Fausto Gresini - Si tratta di una sfida difficile, in un campionato estremamente combattuto, ma che sentiamo di poter affrontare con tutti i presupposti per essere vincenti».

MOTIVATO E CONVINTO - «Sono molto contento di poter proseguire anche nella prossima stagione con il Team Federal Oil Gresini Moto2, una squadra estremamente professionale con la quale mi sono subito trovato a mio agio, senza dubbio la migliore con la quale abbia corso nella mia carriera. - ha detto Xavier Simeon - Questo accordo ci consente di dare continuità a un progetto importante che ha preso il via quest'anno: il 2014 è iniziato molto bene, con il secondo posto conquistato nel GP di Argentina, dopodiché abbiamo incontrato più difficoltà del previsto, complice anche tanta sfortuna. Per il 2015 - ha concluso - l'obiettivo è ovviamente quello di tornare a lottare con i protagonisti e credo che ci siano tutti i presupposti per riuscirci. Stare davanti è un obiettivo alla nostra portata se riusciremo a fare una buona preparazione invernale. Avrò a disposizione una Kalex, moto che ho già avuto modo di conoscere in passato ricavando buone sensazioni. Sono molto motivato e convinto che torneremo a mostrare qual è il nostro vero livello».

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Motomondiale: cambiano regole, niente scie in qualifica

ROMA -  Vietato usare le scie nel Motomondiale. Nel 2014 spesso in qualifica i piloti hanno preso la scia dei Marquez di turno per realizzare il loro miglior tempo, ma da Valencia, ultima gara della stagione, in programma il prossimo weekend, la direzione corse prenderà provvedimenti. Il direttore di gara Mike Webb ha già convocato una riunione dei piloti per motivi di sicurezza. Il problema non sono tanto le scie non espressamente vietate ma il fatto che i piloti, attendendo il traino giusto, proseguono a velocità molto ridotte sulla pista creando pericolo.

SICUREZZA AL PRIMO POSTO - «E' una questione di sicurezza. È possibile infatti che uno o più piloti che sono nel loro giro lanciato si ritrovino davanti uno più lento: il primo pilota lo vede e magari riesce a evitarlo, ma il problema è dell'altro che sopraggiunge e che non può vederlo, se non quando è troppo tardi. - ha spiegato Webb - In alcuni casi i piloti aspettano perché vogliono solo pista libera per lanciarsi. Ma ultimamente si vedono sempre più piloti che rallentano e aspettano un pilota più veloce per accordarsi e sfruttarne la scia». Per seguire la scia, insomma, bisogna saperlo fare, senza disturbare. «Fino ad ora ho sempre detto i piloti che andare lenti è consentito, a condizione che siano fuori dalla traiettoria e non disturbino gli altri piloti. Purtroppo però adesso oltre la metà dei concorrenti della Moto3 procede lenta in diversi momenti: di conseguenza non lascia spazio a un pilota nel suo giro veloce, rappresentando un limite per la sicurezza - ha proseguito Webb - Pertanto, i piloti che andranno lenti, guardando dietro e in attesa di un scia, verranno considerati 'guida irresponsabile e pericolosa', indipendentemente dal fatto che pensano di non disturbare nessuno. Andremo a penalizzare questo comportamento a nostra discrezione, intervenendo nella modifica dei regolamenti». Webb si riferisce, in particolare, alla norma che parla di "responsible manner", concetto molto delicato e che dovrà esser meglio definito: in pratica, ogni pilota colto a procedere a velocità ridotta in qualifica senza validi motivi sarà convocato dalla Direzione Gara e penalizzato, oltre con la sanzione attuale dei punti sulla patente, anche di una fila sulla griglia di partenza rispetto al tempo ottenuto.

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Ducati: Yonny Hernandez firma per il 2015

BOLOGNA - Yonny Hernandez ha firmato un contratto con Ducati Corse per il 2015 con opzione per il 2016. Il pilota colombiano, classe 1988, ha esordito in MotoGp nel 2012 e ha iniziato la sua avventura con Ducati lo scorso anno ad Aragon, per sostituire l'infortunato Ben Spies sulla Desmosedici del Pramac Racing Team.

GIA' PRONTO PER I TEST DI VALENCIA - Confermato dal team anche per il 2014, ha disputato la stagione utilizzando con una GP13 Factory: il suo miglior risultato è arrivato proprio domenica scorsa a Sepang, con il settimo posto e ora è al 15/o posto in classifica generale, con 53 punti. Il prossimo anno continuerà a correre per il Pramac Racing Team, e già dal test post-gara di Valencia salirà sulla Desmosedici GP14.2 con cui disputerà la stagione 2015.

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Moto3 Red Bull Husqvarna Ajo, Kent: «Posso essere soddifatto»

SEPANG - «E' stato un weekend molto difficile. Abbiamo lavorato tanto per ottenere un buon feeling con la moto. Possiamo essere soddisfatti di come è andata la gara». Lo ha detto l'inglese Danny Kent dopo la gara di Sepang che lo ha visto chiudere a un passo dal podio.

RITMO FORTE - «Nelle ultime gare abbiamo mantenuto un gran ritmo forte e dimostrato che siamo in grado di stare con il gruppo di testa. Da Aragón in poi abbiamo lottato per esser dove siamo e sono molto felice con il grande passo che abbiamo compiuto in questa seconda parte della stagione. Ancora una volta, la squadra ha fatto un ottimo lavoro per tutto il weekend».

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MotoGp Honda, Marquez: «Pressione è difficile da gestire»

SEPANG - «E' sempre difficile raccontare esattamente cosa si prova. L'anno scorso a Valencia sono partito pensando di non commettere errori, mentre quest'anno in Giappone ho spinto al 100% fino all'ultimo giro perchè Valentino era molto vicino e Dani stava arrivando. Quando ho tagliato il traguardo non ho capito più nulla, mi sono dimenticato anche di frenare e sono arrivato lungo sulla ghiaia. E' un sentimento difficile da spiegare, è come un sogno, e ti senti felice per averlo raggiunto». Lo ha detto Marc Marquez, che a Motegi ha conquistato il suo secondo titolo di fila nella classe MotoGP, in un'intervista a 'After the Flag'.

SOTTO PRESSIONE - «Quest'anno è stato più difficile gestire la pressione. Se pure cadevo, la gente diceva – ok, è il suo primo anno, ha bisogno di imparare – Mentre quest'anno ero come obbligato, sin dai test invernali. La pressione è difficile da gestire, anche quando vinci dieci gare di fila», ha concluso lo spagnolo.

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SBK: Althea Racing, Terol e Baiocco nel 2015

BORGO PANIGALE - «Sono molto contento dell'opportunità che mi da il Team Althea. Ho la fortuna di arrivare in un campionato come la Superbike che ho sempre seguito con la massima attenzione, e all'interno di un team con molta esperienza e che sa come vincere. Ottimo poter debuttare con una moto come la Ducati». Lo ha detto Nicolas Terol, che dalla prossima stagione farà parte del team Althea Racing insieme a  Matteo Baiocco. «Questo periodo è stato molto difficile per me così che il passaggio in Superbike lo prendo come una possibilità di ripartire da zero. Non ho mai perso la voglia di poter competere con gli altri e la mia voglia di vincere. Grazie a Genesio Bevilacqua e al Team Althea per avermi fortemente voluto in squadra. Ho lavorato in passato con Gigi Dall'Igna che ora è ai vertici di Ducati, ed è una persona che ha molta stima nei miei confronti. Non vedo l'ora di salire sulla mia nuova moto e iniziare questa nuova avventura».

BAIOCCO ENTUSIASTA - «Sono davvero felice di aver raggiunto l'accordo con Genesio Bevilacqua e il Team Althea. Entrare a far parte di un Team così titolato rappresenta per me un'occasione molto importante per mettere a frutto il lavoro fatto in questi ultimi anni nei campionati nazionali e nello sviluppo della Panigale SBK con Ducati. Mi sento pronto per questo nuovo impegno e credo che quest'opportunità arrivi nel miglior momento per me. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con la mia nuova squadra per trovare subito l'intesa giusta e arrivare già competitivi alla prima gara», ha aggiuno Baiocco.

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SBK Aprilia, Guintoli: «Siamo molto vicini»

LOSAIL - «L'ultima volta che sono stato in Qatar ho vinto la 8 Ore di Doha e il mio Team ha vinto il Mondiale Endurance, nel 2010. Amo questa pista e si adatterà alla RSV4 come un guanto. Sono eccitato in vista del weekend e concentrato sul nostro obiettivo. Ho lavorato duro e, da Laguna Seca, abbiamo recuperato il nostro svantaggio passando da 44 a 12 punti. Sykes si sta difendendo bene ma ora siamo davvero molto vicini». Parola di Sylvain Guintoli, primo inseguitore in classifica piloti alle spalle di Tom Sykes. 

MELANDRI OTTIMISTA - Anche il compagno di squadra Marco Melandri può concludere bene la sua stagione. «Sono molto contento di correre in Qatar e di notte. É un posto che mi piace tantissimo così come la pista, e sono certo che la mia RSV4 si adatterà benissimo. Ho voglia di continuare la mia striscia positiva di risultati e di aiutare Aprilia a conquistare il mondiale costruttori».

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Superbike, Pirelli main sponsor in Qatar

DOHA - Dopo il round malesiano Pirelli sarà Event Main Sponsor anche del gran finale del Mondiale Superbike che si disputerà il prossimo fine settimana in Qatar, al Losail International Circuit di Doha. L'ultimo round stagionale prende quindi la denominazione ufficiale di Pirelli Qatar Round.

SFORZI «Siamo contenti che quest'anno Dorna sia riuscita a riportare il Mondiale in Qatar e in Malesia, due trasferte extracontinentali per noi molto importanti, motivo per cui abbiamo deciso di esserne Event Main Sponsor - ha dichiarato il direttore Racing di Pirelli Moto, Giorgio Barbie - così come la Malesia è un palcoscenico di rilievo per accrescere la nostra brand awarness nel sud est asiatico, il Qatar è un trampolino di lancio verso il Medio Oriente. In tal senso Pirelli accoglie molto di buon grado gli sforzi che Dorna ha intrapreso quest'anno nella strutturazione di un calendario sempre più internazionale e che il prossimo anno ci auguriamo possa essere ancora più ricco di appuntamenti ed ottimizzato nelle date».

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MotoGp NGM Forward Racing, Espargaro «Ma che bello il titolo Open»

SEPANG - Il suo Gp a Sepang è finito prestissimo, al secondo giro, a causa di un contatto con Alvaro Bautista, ma Aleix Espargaro della NGM Forward Racing si è comunque confermato come miglior pilota Open della stagione: «Aver vinto nella categoria Open è davvero un risultato importante per me e il team - ha spiegato dopo la gara - quest'anno ci siamo tolti tante soddisfazioni e abbiamo raggiunto grandi traguardi. Grazie a tutti i ragazzi per il loro splendido lavoro, a Yamaha per il suo supporto, a tutti coloro che lavorano per il team in pista e a casa e a tutti gli sponsor».

LA CADUTA - Poi il pilota spagnolo si è soffermato sulla caduta che gli ha fatto terminare la gara in anticipo. «Sono partito bene e ho spinto al massimo per stare con i primi. Alla prima curva del secondo giro sono andato un po' lungo in frenata e ho toccato Bautista. La mia moto è diventata ingestibile e mi sono ritrovato a terra senza poter fare nulla. Mi dispiace per Alvaro: ho rovinato la mia e la sua gara. Fortunatamente la caduta è stata senza conseguenze e stiamo bene entrambi».

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MotoGp Ducati, Dovizioso: «Abbiamo fatto un ottimo lavoro»

SEPANG - «Peccato davvero per il problema che abbiamo avuto: tutte le volte che aprivo il gas il motore aveva dei vuoti e quindi ho dovuto rallentare il mio ritmo. Spero che anche questo inconveniente ci possa servire come esperienza per migliorare le cose per il prossimo anno». Lo ha detto Andrea Dovizioso, al termine della gara in Malesia. «Sono però abbastanza contento di come stava andando la mia gara, perché sappiamo che i primi quattro piloti sono molto difficili da raggiungere in questo momento. Questo weekend abbiamo fatto un ottimo lavoro: abbiamo migliorato turno dopo turno per arrivare, a mio parere, al massimo che si può ottenere con questa moto. Soprattutto stavo tenendo un ritmo costante, ed era quello che mi interessava, perché su questa pista è molto difficile».

MALE ANCHE CRUTCHLOW - Deluso il compagno di squadra Cal Crutchlow. «Ovviamente sono molto deluso, perché sentivo di aver veramente un buon passo per la gara. Dopo il warm-up di questa mattina sapevamo di avere un buon ritmo con la gomma completamente usata e quindi oggi ero convinto di poter lottare per la quarta posizione. Però le gare sono così: abbiamo avuto un problema elettrico e il motore si è spento. Adesso cercherò di archiviare subito questa delusione per concentrarmi sull'ultima gara di Valencia, dove darò il massimo per ottenere un buon risultato», ha spiegato.

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Superbike, Pirelli main sponsor in Qatar

DOHA - Dopo il round malesiano Pirelli sarà Event Main Sponsor anche del gran finale del Mondiale Superbike che si disputerà il prossimo fine settimana in Qatar, al Losail International Circuit di Doha. L'ultimo round stagionale prende quindi la denominazione ufficiale di Pirelli Qatar Round.

SFORZI «Siamo contenti che quest'anno Dorna sia riuscita a riportare il Mondiale in Qatar e in Malesia, due trasferte extracontinentali per noi molto importanti, motivo per cui abbiamo deciso di esserne Event Main Sponsor - ha dichiarato il direttore Racing di Pirelli Moto, Giorgio Barbie - così come la Malesia è un palcoscenico di rilievo per accrescere la nostra brand awarness nel sud est asiatico, il Qatar è un trampolino di lancio verso il Medio Oriente. In tal senso Pirelli accoglie molto di buon grado gli sforzi che Dorna ha intrapreso quest'anno nella strutturazione di un calendario sempre più internazionale e che il prossimo anno ci auguriamo possa essere ancora più ricco di appuntamenti ed ottimizzato nelle date».

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MotoGp Ducati, Dovizioso: «Siamo più costanti»

SEPANG - «Sono contento del lavoro di oggi: ci siamo avvicinati ai primi e come passo siamo più costanti. In qualifica non sono riuscito a fare un giro perfetto perchè mi si è chiuso lo sterzo alla curva 6. Peccato perchè la gomma nuova si può sfruttare al meglio solo per il primo giro: io però sono riuscito a migliorare di qualche millesimo nella seconda uscita. La seconda fila mi va bene e domani dovrò cercare di fare una buona partenza. Sarà una gara difficile, però adesso sono più fiducioso di ieri». Lo ha detto Andrea Dovizioso, dopo aver centrato il quinto posto nelle qualifiche del Gp della Malesia.

DELUSO CRUTCHLOW - «Ammetto di essere molto deluso delle mie qualifiche di oggi. Purtroppo ho avuto un problema di chattering in entrambe le mie uscite. Pensiamo che sia stato causato dalla scelta della gomma dura anteriore e, senza questo problema, sono sicuro che avrei potuto tranquillamente qualificarmi in seconda fila. Peccato perchè il feeling con la mia GP14 oggi era buono e io ero ottimista ma in due curve ho perso più di mezzo secondo rispetto al mio miglior crono del mattino. I ragazzi della mia squadra stanno lavorando bene, come sempre, e cercheremo di migliorare la moto per domani, con la speranza di poter fare una bella gara qui in Malesia», ha aggiunto il compagno di squadra Cal Crutchlow.

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MotoGp Pramac Racing, Iannone: «Troppo dolore, torno in Italia»

SEPANG - «Questa mattina ho provato ad entrare in pista per vedere come andava con il braccio, purtroppo mi faceva molto male così ho deciso di non rischiare. Non avevo il pieno controllo della moto e può essere pericoloso. In Italia faró degli ulteriori controlli, per avere meglio il quadro della mia condizione». Andrea Iannone rientra in Italia dopo il contatto con Marquez nelle libere di ieri.

TROPPO DOLORE - «Mi dispiace molto saltare questa gara perché ci tenevo a finire bene la stagione. Sono cose che capitano, avremo modo di rifarci a Valencia per l'ultima gara», ha detto il pilota del Pramac Racing Team.

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